Ne sono perfettamente cosciente: forse mi sono spiegato male, intendo dire che ci si godono di più i risultati quando non si fa affidamento su condizioni extra-partita per se stessi. Se poi sul resto del tavolo il metagaming altera un naturale svolgimento, io non ci posso fare molto e di conseguenza ognuno sfrutta ciò che può, l'importante è che non dipenda da se stessi.Alex ha scritto: Un altra cosa: se questa partita fosse stata giocata non seguendo le considerazioni di torneo, Gwen non sarebbe stato così determinato nell'eliminarmi e avremmo anche potuto creare un asse Alex-Gwen contro i due litigiosi ad un certo punto. Questa partita (a suo modo) è stata pesantemente influenzata da considerazioni extra-partita. Il punto è che sono stati altri ad esserne influenzati e tu ne hai tratto i maggiori benefici. Ma anche questo è il bello/brutto del Diplomacy.
Se fosse stata una partita diversa, con un accordo tra te e Gwen (ma Gwen l'avrebbe accettato con te in Turchia?), probabilmente non avrei attaccato Giuseppe. Naturale che sarebbe stata una partita diversa.
Ed infatti ho detto:Alex ha scritto:@Francesco. Rovescia il tuo ragionamento per favore. L'asse Filippo-Gwen era quello che attaccava. Non è possibile pretendere dal difensore il primo passo, a meno che il difensore non è in procinto di scomparire (e non era il caso). Ora, dire che era Fulvio quello a dover fare il primo passo mi sembra esagerato, considerando la fine che ha fatto Budapest a favore di Gwen
Francesco ha scritto:Anzi, se fossi stato io la Russia, avrei agito proprio così; rendo schiava la Turchia tramite il Black Sea ed un'armata pronta per forzare l'Armenia, e la sfrutto con gli altri pezzi sud per prendere centri nei Balcani appena l'Austria deve sbandare le due cruciali armate.