Adoro quando ci metti tutto questo entusiasmo!mirco ha scritto:e qu hai toppato alla grande, una volta tanto che parlavo sul serio ;-PE in ultimo Mirco che mi dice “ancora non è il momento di tradire il Francese”.
Ergo fare 1+1+1 è facile e mi configuro questa partita, Emmanuel ha un mezzo accordo con Mirco, di tagliare fuori subito la Gran Bretagna e poi prendermi in Mezzo con la Russia.
ringrazio anche io come andrea, ottima organizzazione e piacevolissimi momenti (sia a 6 che a 0 centri), state ben certi che organizzeremo un torneo non da meno a roma.
alla prossima
5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI*
Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
"There exist 10 kinds of people: those who understand binary and those who don't."
"If debugging is the process of removing bugs, then programming must be the process of putting them in."
"Gli alleati sono come dei palloncini, appena gli pianti un chiodo dietro la schiena spariscono immediatamente."
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
messe le foto del torneo nella galleria. a breve posterò pure un commento.
Alex Lebedev
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
Ed ecco il mio contributo!
Devo dire che questo torneo è stato per me il peggiore dal punto di vista dei risultati, che ha ridimensionato parecchio la mia "autostima" come giocatore di Diplomacy. Contemporaneamente, è stato anche decisamente ben organizzato, piuttosto puntuale e ben condotto (nessun problema di nessun tipo, per quello che ne so). Perciò, un enorme BRAVI agli organizzatori, che del resto registrano il podio di Davide, uno che se non lo elimini vince, e per questo viene spesso preso di mira.
Partiamo dal viaggio: tra defezioni e diverse modalità di partenza, ci ritroviamo in 3 in camper (io, Fulvio e Mirco) e ci organizziamo per fermarci a dormire in qualche autogrill dopo Bologna, per ripartire verso le 9 di mattina. Mirco fa il tassinaro e ci ritroviamo in buon orario all'(ormai mitica) officina con il camper già pronto per il viaggio. Una puntata al discount a comprare vari tipi di schifezze necessarie al sostentamento, e siamo liberi di muoverci in direzione Milano!
Viaggio piacevole, porto con me libri e portatile, che inopinatamente usiamo per caricare con Realpolitik le partite del festival della Diplomazia (ancora non ho finito, Alex!).
L'arrivo a Bologna avviene a notte ormai tarda (l'una e mezza?), con Padron Fulvio in versione schiavista che non ci permette di cucinare prima. La fame, portata così a livelli epici, ci permette di soprassedere sulla qualità della cena (risotto alla milanese in bustina, divenuto crema di risotto alla milanese, cotto 29 minuti perché "secondo me c'è ancora troppa acqua", ParolaDiFulvio), integrata da un'assassina scatola di tonno all'aglio che si rivela essere una scatola di aglio al tonno.
Il risveglio è più normale, Mirco decide che non basta il bagno del camper e si porta il nécessaire direttamente ai bagni dell'autogrill. Infine, quando Caesar Mircus è pronto, si parte per Milano arrivando con un pronto anticipo per il pranzo con gli altri (compresi alcuni stranieri, tra i quali Rene Van Rooijen che rivedo sempre volentieri).
La prima partita mette subito in evidenza la mia ingenuità e i miei limiti nel gestire una posizione in classifica (mi presento a Milano secondo in classifica CISD, il campionato Italo Sanmarinese, e la pagherò carissima finendo quarto, e ancora mi girano che non ne avete idea, oh se mi girano, oh quanto mi girano): mi ritrovo in Turchia, con Luca Pazzaglia in Russia, Laurent Joly in Italia, Frank Oosterom in Austria (Marco, perché continui a chiamarlo Oostermon? ), Rene Van Rooijen in Germania, Alessandro Moroni in Francia e in Inghilterra un impauritissimo Andrea Salerno, fratello di Giuseppe e intimidito dalla portata del tavolo.
E Andrea si rivela essere il punto focale della partita, perché parla pochissimo inglese e, tra Alessandro in Francia e Rene in Germania, sceglie di allearsi con il primo a scapito del secondo, determinando la geopolitica del tavolo; l'altra decisione delle potenze è quella che mi brucia di più: di fronte ad una partita potenzialmente ben giocata assieme a Luca in Russia (facciamo anche parte della stessa squadra EGP, mi ha poi detto Davide), e Frank in Austria che non ha delle doti particolarmente eccezionali in difesa (testato due volte a Brunate l'anno scorso, più commenti di altri giocatori), e Laurent e Rene come vicini, per di più - a posteriori - sotto pressione anglo-francese (Andrea sembrava francamente destinato a farsi manovrare in Germania per lo più), offro e do per scontata l'alleanza con Luca fin dall'inizio. E Luca mi attacca subito assieme a Frank, mentre Alessandro (Francia) impegna Laurent (Italia), che comunque non mi aveva nemmeno cercato per la diplomazia.
Luca mi guarda e mi dice "ti devo attaccare, sei secondo in classifica" (lui era primo, ma parecchio primo, io ormai avevo abbandonato il CISD e peraltro in un tavolo di stranieri a tutto pensavo meno che al CISD).
Insomma: vengo fatto fuori per non aver capito che, essendo in classifica CISD, l'altro della classifica mi avrebbe attaccato sicuramente. Avrei dovuto aprire in Armenia e Black Sea...
Invece, bounce in Mar Nero in primavera e mossa a Costantinopoli in autunno... con Luca che invece entra dritto dritto in acqua e rimpolpa peraltro la sua marina a sud. Perdo centro su centro, e come ultimo sforzo diplomatico non difendo Costantinopoli dandola a Frank, rinforzando la sua posizione in difesa contro Luca e chiedendo aiuto per recuperare Armenia nel caso la diplomazia cambiasse. Rimarrò tutta la partita con un'armata a Smirne, partita che si conclude comunque con una patta al 1906 che vede Luca vincere, secondo credo sia Alessandro Moroni con la Francia, giocatore che non conoscevo.
Rimango abbastanza seccato dall'andamento di questa partita, perché la mia incapacità di ragionare su classifica (e giocatori) mi spiazza completamente e mi rovina anche l'umore. Comunque, tutta esperienza che accumulo, ora so che Luca, in caso di situazioni di classifica contrastanti, è obbligato ad attaccarmi perché "tanto se no mi avresti attaccato tu", e posso farmene una ragione.
Qui devo aprire una parentesi: io vengo per giocare e per divertirmi (penso a Marco a Roma e riconsidero un po' le mie posizioni passate), ci sono 3 partite in cui fare bene, ho la "fortuna" di non essere famoso né baciato da particolari doti, perciò non mi aspetto di essere attaccato ad oltranza in diverse partite. Ad un certo punto mi sfiora l'idea di rinunciare al mio punteggio CISD per poter giocare le partite in tutta libertà, ma il pensiero che avrei rinunciato anche a Fossombrone mi fa desistere. Comunque la seconda partita mi mette in una posizione più tranquilla, senza concorrenti al titolo al tavolo (che al momento erano, oltre a me, Alex, Marco e Luca - mi pare)
Seconda partita: Francia, con Davide Cleopadre in Austria, Massimo Iretti in Germania, Alessandro Sola in Inghilterra. Non ricordo assolutamente il giocatore turco e italiano, mentre in Russia c'è Francesco (non ricordo il cognome).
E qui ho un dubbio. Credo che fossero tutti giocatori Milanesi, e temo che ci siano affiatamenti a me sconosciuti. Invece, Davide evidentemente non lo conoscono perché si aprono a ventaglio attorno a lui, e non c'è affatto sintonia tra l'inglese e il tedesco, che facilita la mia partita.
All'inizio opto per liquidare rapidamente la Germania e andare da Davide, perché se voglio vincere so già che devo andare a limitarlo. Purtroppo, non valuto bene il giocatore inglese, perché si fissa sulla presa del Belgio e non muove i suoi pezzi come gli chiedo di fare contro Massimo. Apro in Bur di forza e in MAO, l'Inghilterra mi propone di aprire nella Manica e con l'armata in Yorkshire per andare in Belgio, rischio e la mia controproposta è di aprire in Galles con l'armata per convincere il tavolo, tanto poi copro Brest ma prendo Spagna e un +1 mi sta benissimo. L'inghilterra fa così, ma convinco la Germania a rimbalzare il Belgio da Ruhr invece che coprirsi Monaco, che prendo, avviene il rimbalzo il Belgio e non copro Brest prendendo il Portogallo. Sono già in Borgogna, perché non ho mosso Mar - Spa ma Mar - Bur. Ma è qui che l'inglese, Alessandro, comincia a farmi capire che non mi muoverò di un passo perché per sbarcare in Belgio (mossa non più necessaria, a quel punto) non muove i pezzi e non riesce a farlo. A quel punto cambio strategia, Massimo con la Germania mi perdona (grazie, Massimo) e muovo muovo in Iri e Mao con Pic - Bre, lasciando Monaco a Massimo, poi Bre - Liv e l'Inghilterra cade in un anno.
Sono ad 8 centri, entro in mediterraneo ma Davide ha già preso tutta l'Italia e si sta occupando della Russia, ma sono messo meglio in generale e nei mari del nord ci sono solamente mie flotte, ho una buona pace con Massimo che non vuole altri centri (gli concedo Belgio, pronto a riprendermelo alla fine) e posso andare almeno a +3 finendo Alessandro (rimasto in Norvegia) e andando a infilarmi in Ska e Hel, riprendendomi Belgio... e tenendo (se non forzando) in Mediterraneo.
E' a questo punto che Davide cala la carta della RICHIESTA OSSESSIVA E MANIACALE DI PATTA, richiesta da tutti gli altri ma che andava fortemente a mio svantaggio, perché avrei sicuramente preso la scia e avrei potuto mandare Massimo contro di lui (era scopertissimo!), insomma mi stavo giocando la vittoria. E invece, di fronte alla pressione di Davide, di Massimo e del russo (Alessandro con la sola Norvegia, da gran signore, non ha aperto bocca), decido di lasciar perdere e di accettare la patta. Sulla decisione pesa sopratutto il destino di Alessandro, che avrei dovuto fare fuori, e Massimo che all'improvviso si rifiuta di collaborare malgrado avesse di fronte a sé tanti bei centri austriaci scoperti.
Nel dopo partita, Davide si vanta a voce alta di avermi fregato.
Il resto lo scrivo dopo!
Devo dire che questo torneo è stato per me il peggiore dal punto di vista dei risultati, che ha ridimensionato parecchio la mia "autostima" come giocatore di Diplomacy. Contemporaneamente, è stato anche decisamente ben organizzato, piuttosto puntuale e ben condotto (nessun problema di nessun tipo, per quello che ne so). Perciò, un enorme BRAVI agli organizzatori, che del resto registrano il podio di Davide, uno che se non lo elimini vince, e per questo viene spesso preso di mira.
Partiamo dal viaggio: tra defezioni e diverse modalità di partenza, ci ritroviamo in 3 in camper (io, Fulvio e Mirco) e ci organizziamo per fermarci a dormire in qualche autogrill dopo Bologna, per ripartire verso le 9 di mattina. Mirco fa il tassinaro e ci ritroviamo in buon orario all'(ormai mitica) officina con il camper già pronto per il viaggio. Una puntata al discount a comprare vari tipi di schifezze necessarie al sostentamento, e siamo liberi di muoverci in direzione Milano!
Viaggio piacevole, porto con me libri e portatile, che inopinatamente usiamo per caricare con Realpolitik le partite del festival della Diplomazia (ancora non ho finito, Alex!).
L'arrivo a Bologna avviene a notte ormai tarda (l'una e mezza?), con Padron Fulvio in versione schiavista che non ci permette di cucinare prima. La fame, portata così a livelli epici, ci permette di soprassedere sulla qualità della cena (risotto alla milanese in bustina, divenuto crema di risotto alla milanese, cotto 29 minuti perché "secondo me c'è ancora troppa acqua", ParolaDiFulvio), integrata da un'assassina scatola di tonno all'aglio che si rivela essere una scatola di aglio al tonno.
Il risveglio è più normale, Mirco decide che non basta il bagno del camper e si porta il nécessaire direttamente ai bagni dell'autogrill. Infine, quando Caesar Mircus è pronto, si parte per Milano arrivando con un pronto anticipo per il pranzo con gli altri (compresi alcuni stranieri, tra i quali Rene Van Rooijen che rivedo sempre volentieri).
La prima partita mette subito in evidenza la mia ingenuità e i miei limiti nel gestire una posizione in classifica (mi presento a Milano secondo in classifica CISD, il campionato Italo Sanmarinese, e la pagherò carissima finendo quarto, e ancora mi girano che non ne avete idea, oh se mi girano, oh quanto mi girano): mi ritrovo in Turchia, con Luca Pazzaglia in Russia, Laurent Joly in Italia, Frank Oosterom in Austria (Marco, perché continui a chiamarlo Oostermon? ), Rene Van Rooijen in Germania, Alessandro Moroni in Francia e in Inghilterra un impauritissimo Andrea Salerno, fratello di Giuseppe e intimidito dalla portata del tavolo.
E Andrea si rivela essere il punto focale della partita, perché parla pochissimo inglese e, tra Alessandro in Francia e Rene in Germania, sceglie di allearsi con il primo a scapito del secondo, determinando la geopolitica del tavolo; l'altra decisione delle potenze è quella che mi brucia di più: di fronte ad una partita potenzialmente ben giocata assieme a Luca in Russia (facciamo anche parte della stessa squadra EGP, mi ha poi detto Davide), e Frank in Austria che non ha delle doti particolarmente eccezionali in difesa (testato due volte a Brunate l'anno scorso, più commenti di altri giocatori), e Laurent e Rene come vicini, per di più - a posteriori - sotto pressione anglo-francese (Andrea sembrava francamente destinato a farsi manovrare in Germania per lo più), offro e do per scontata l'alleanza con Luca fin dall'inizio. E Luca mi attacca subito assieme a Frank, mentre Alessandro (Francia) impegna Laurent (Italia), che comunque non mi aveva nemmeno cercato per la diplomazia.
Luca mi guarda e mi dice "ti devo attaccare, sei secondo in classifica" (lui era primo, ma parecchio primo, io ormai avevo abbandonato il CISD e peraltro in un tavolo di stranieri a tutto pensavo meno che al CISD).
Insomma: vengo fatto fuori per non aver capito che, essendo in classifica CISD, l'altro della classifica mi avrebbe attaccato sicuramente. Avrei dovuto aprire in Armenia e Black Sea...
Invece, bounce in Mar Nero in primavera e mossa a Costantinopoli in autunno... con Luca che invece entra dritto dritto in acqua e rimpolpa peraltro la sua marina a sud. Perdo centro su centro, e come ultimo sforzo diplomatico non difendo Costantinopoli dandola a Frank, rinforzando la sua posizione in difesa contro Luca e chiedendo aiuto per recuperare Armenia nel caso la diplomazia cambiasse. Rimarrò tutta la partita con un'armata a Smirne, partita che si conclude comunque con una patta al 1906 che vede Luca vincere, secondo credo sia Alessandro Moroni con la Francia, giocatore che non conoscevo.
Rimango abbastanza seccato dall'andamento di questa partita, perché la mia incapacità di ragionare su classifica (e giocatori) mi spiazza completamente e mi rovina anche l'umore. Comunque, tutta esperienza che accumulo, ora so che Luca, in caso di situazioni di classifica contrastanti, è obbligato ad attaccarmi perché "tanto se no mi avresti attaccato tu", e posso farmene una ragione.
Qui devo aprire una parentesi: io vengo per giocare e per divertirmi (penso a Marco a Roma e riconsidero un po' le mie posizioni passate), ci sono 3 partite in cui fare bene, ho la "fortuna" di non essere famoso né baciato da particolari doti, perciò non mi aspetto di essere attaccato ad oltranza in diverse partite. Ad un certo punto mi sfiora l'idea di rinunciare al mio punteggio CISD per poter giocare le partite in tutta libertà, ma il pensiero che avrei rinunciato anche a Fossombrone mi fa desistere. Comunque la seconda partita mi mette in una posizione più tranquilla, senza concorrenti al titolo al tavolo (che al momento erano, oltre a me, Alex, Marco e Luca - mi pare)
Seconda partita: Francia, con Davide Cleopadre in Austria, Massimo Iretti in Germania, Alessandro Sola in Inghilterra. Non ricordo assolutamente il giocatore turco e italiano, mentre in Russia c'è Francesco (non ricordo il cognome).
E qui ho un dubbio. Credo che fossero tutti giocatori Milanesi, e temo che ci siano affiatamenti a me sconosciuti. Invece, Davide evidentemente non lo conoscono perché si aprono a ventaglio attorno a lui, e non c'è affatto sintonia tra l'inglese e il tedesco, che facilita la mia partita.
All'inizio opto per liquidare rapidamente la Germania e andare da Davide, perché se voglio vincere so già che devo andare a limitarlo. Purtroppo, non valuto bene il giocatore inglese, perché si fissa sulla presa del Belgio e non muove i suoi pezzi come gli chiedo di fare contro Massimo. Apro in Bur di forza e in MAO, l'Inghilterra mi propone di aprire nella Manica e con l'armata in Yorkshire per andare in Belgio, rischio e la mia controproposta è di aprire in Galles con l'armata per convincere il tavolo, tanto poi copro Brest ma prendo Spagna e un +1 mi sta benissimo. L'inghilterra fa così, ma convinco la Germania a rimbalzare il Belgio da Ruhr invece che coprirsi Monaco, che prendo, avviene il rimbalzo il Belgio e non copro Brest prendendo il Portogallo. Sono già in Borgogna, perché non ho mosso Mar - Spa ma Mar - Bur. Ma è qui che l'inglese, Alessandro, comincia a farmi capire che non mi muoverò di un passo perché per sbarcare in Belgio (mossa non più necessaria, a quel punto) non muove i pezzi e non riesce a farlo. A quel punto cambio strategia, Massimo con la Germania mi perdona (grazie, Massimo) e muovo muovo in Iri e Mao con Pic - Bre, lasciando Monaco a Massimo, poi Bre - Liv e l'Inghilterra cade in un anno.
Sono ad 8 centri, entro in mediterraneo ma Davide ha già preso tutta l'Italia e si sta occupando della Russia, ma sono messo meglio in generale e nei mari del nord ci sono solamente mie flotte, ho una buona pace con Massimo che non vuole altri centri (gli concedo Belgio, pronto a riprendermelo alla fine) e posso andare almeno a +3 finendo Alessandro (rimasto in Norvegia) e andando a infilarmi in Ska e Hel, riprendendomi Belgio... e tenendo (se non forzando) in Mediterraneo.
E' a questo punto che Davide cala la carta della RICHIESTA OSSESSIVA E MANIACALE DI PATTA, richiesta da tutti gli altri ma che andava fortemente a mio svantaggio, perché avrei sicuramente preso la scia e avrei potuto mandare Massimo contro di lui (era scopertissimo!), insomma mi stavo giocando la vittoria. E invece, di fronte alla pressione di Davide, di Massimo e del russo (Alessandro con la sola Norvegia, da gran signore, non ha aperto bocca), decido di lasciar perdere e di accettare la patta. Sulla decisione pesa sopratutto il destino di Alessandro, che avrei dovuto fare fuori, e Massimo che all'improvviso si rifiuta di collaborare malgrado avesse di fronte a sé tanti bei centri austriaci scoperti.
Nel dopo partita, Davide si vanta a voce alta di avermi fregato.
Il resto lo scrivo dopo!
La filosofia è come la Russia: piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.
Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
e si piccolo commento alle prime due partite del franz
1)Presidente un buuuuuuuuuuuuuuuuuuu per te!
2)si alla seconda partita, sguardo veloce alla mappa, davide ti ha fregato per bene, capisco massimo che era cotto e che voleva la patta per limiti fisici (evidente davide aveva sfinito anche lui) secondo me era da continuare.
andavi da massimo e gli dicevi le cose come stavano, e se era stanco poteva chiudersi in difesa facendo mosse "standard" di supporti.
A quel punto a fine 1907 vedevi se c'erano gli estremi per provare a recuperare la scia.
anche se massimo ti avesse attaccato, alla fine potevi finire a 7 invece che ad 8, e contando cmq che il secondo posto era assicurato, scommessa per scomessa erano 6 punti (contando il bonus sopravvivenza) di un centro da perdere, contro i +10 di una scia da avere.
senza contare che potevi usare anche tu la tattica dello sfinimento e spappardellare massimo e convincerlo invece che difendersi, a continuare l'attacco a davide.
1)Presidente un buuuuuuuuuuuuuuuuuuu per te!
2)si alla seconda partita, sguardo veloce alla mappa, davide ti ha fregato per bene, capisco massimo che era cotto e che voleva la patta per limiti fisici (evidente davide aveva sfinito anche lui) secondo me era da continuare.
andavi da massimo e gli dicevi le cose come stavano, e se era stanco poteva chiudersi in difesa facendo mosse "standard" di supporti.
A quel punto a fine 1907 vedevi se c'erano gli estremi per provare a recuperare la scia.
anche se massimo ti avesse attaccato, alla fine potevi finire a 7 invece che ad 8, e contando cmq che il secondo posto era assicurato, scommessa per scomessa erano 6 punti (contando il bonus sopravvivenza) di un centro da perdere, contro i +10 di una scia da avere.
senza contare che potevi usare anche tu la tattica dello sfinimento e spappardellare massimo e convincerlo invece che difendersi, a continuare l'attacco a davide.
"There exist 10 kinds of people: those who understand binary and those who don't."
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- Francesco
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
Beh, è evidente che avrei dovuto continuare. Nessuno ne aveva dubbio, ma credo in tutta sincerità di essere stato per metà un signore e per metà un bel manzo. Visti i tempi prevale la sensazione bovina, ma tra un po' potrei rasserenarmi un poco!
La filosofia è come la Russia: piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
devo consolare Francesco, a cui manca ancora la terza partita, sulle patte lo capisco, e non è vero che sei manzo, ma sei Signore, credo che il bello delle partite sia proprio la disponibilità ad accettare la patta quando viene proposta.
Ma bisogna essere signori nell'anima, cianno da imparà da te Fra'!!
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
Aggiungo il mio contributo, almeno la prima parte.
Due premesse, chiedo ancora scusa per lo sfogo di Roma, non ci stava ma se invece della rabbia aavessi usato il buon senso potevo mettere in guardia Francesco dai pericoli della classifica, tutte cose che ci stanno.
Ringrazio tutti gli amici che sono venuti a Milano, hanno contribuito tutti alla riuscita dell'evento.
Inizio
L'ultima tappa del CISD comincia per me il giovedì sera, quando Renè mi scrive che arriva il giorno dopo alle 7:00 AM alla stazione di Milano, seguito da Manu che mi avvisa che arriva alle 12,40. A Milano c'è lo sciopero dei mezzi e io che ci posso fare? Scrive anche Gwen, non ha il cell, rimasto a Parigi durante l'EDC, chiede di essere aggiornato leggerà le mail nelle varie tappe.
Vado a letto un po' agitato, al mattino mi sveglio ma di renè nessuna notizia, apro la posta, ormai all'estero hanno tutti l'I.Phone e mandano mail anche in viaggio, nessuna notizia dei due ma le prime cattive notizie, Capponi non verrà e non verrà neanche l'inglese che si è iscritto, anche Savini si defila, Giovanni e Davide danno buca per la serata a cena.
Alle 11 chiamo Renè che mi dice che è al museo di Brera, appuntamento per le 16 a casa mia, dove convoglio anche Manu.
Offro un giro di grappa con scelta tra 5 tipi diversi, tutte monivitigno e di qualità, poi si parte per l'albergo, dovrebbero arrivare anche Frank, Gwen (forse) e poi ci avrebbe raggiunto anche Yann.
Traffico incredibile, ma rriviamo in tempo all'albergo, renè sente Frank che gli dice che è in metro, faccio i conti e ritengo che per l'ora che è e il tempo che ci vuole Frank dovrebbe essere lì lì per arrivare, visto che l'albergo è a due passi dalla fermata mi avvio per recuperare Frank, mi avvisa Giuseppe che è nel traffico, dopo mezzora Frank non si vede, comincio ad essere preoccupato, mi sarà sgusciato da sotto il naso? torno all'albergo, niente, ritorno al metro, dopo un'altra mezzora torno all'albergo, Renè e Manu sono scesi, Renè chiama e scopriamo che non era in metro ma non riusciva a afre il biglietto, comunque lo recuperiamo, lo accompagnamo in albergo e gwen ci avvisa che è in metro, ma sono già le nove, Giuseppe ci sta già aspettando alla trattoria, dove ho fatto preparae un piatto tipico di milano, riso giallo con l'ossobuco, andiamo alla metro, recuperiamo Gwen e andiamo a mangiare, gli amici hanno fame, arriviamo saluti e abbracci con Giuseppe, quando iniziano a portare il piatto arriva Yann, che la festa cominci!!
Ho portato due bottiglie della mia riserva, gli amici apprezzano molto, unica che non aprezza è Deborah che non beve.
Inciso, il posto l'ho scelto perchè il cuoco è il ragazzo di mia nipote e conosco le sue qualità, arriva anche mia nipote che si unisce alla tavolata, non sazi chiediamo un piatti di salumi, ci portano diversi prodotti a base di cinta senese, devo dire che apprezzano ulteriormente, unica nota stonata, finito il mio vino la prima bottiglia che apriamo non è all'altezza, ma ci può stare.
Con Giuseppe accompagnamo gli ospiti in albergo e io torno a casa, un pensiero mi va ai romani che sono in movimento, dove saranno? visto che non hanno chiamato vuol dire che stanno bene.
Mattina sveglia di buon ora, smonta il PC di casa, carica tutto in macchina e parto, mi chiama Davide per avvisarmi che è già arrivato io sono a 10 minuti dal luogo, arrivo e iniziamo i preparativi, monto la work station, per fortuna funziona tutto.
La serata precedente è piaciuta e mi hanno chiesto di tornare, visto che il menù è a € 9,00 12,00 se vogliono il fritto misto.
Componiamo il corteo delle macchine e li accompagno, poi torno alla ludoteca.
Ma qui comincia un'altra storia
Due premesse, chiedo ancora scusa per lo sfogo di Roma, non ci stava ma se invece della rabbia aavessi usato il buon senso potevo mettere in guardia Francesco dai pericoli della classifica, tutte cose che ci stanno.
Ringrazio tutti gli amici che sono venuti a Milano, hanno contribuito tutti alla riuscita dell'evento.
Inizio
L'ultima tappa del CISD comincia per me il giovedì sera, quando Renè mi scrive che arriva il giorno dopo alle 7:00 AM alla stazione di Milano, seguito da Manu che mi avvisa che arriva alle 12,40. A Milano c'è lo sciopero dei mezzi e io che ci posso fare? Scrive anche Gwen, non ha il cell, rimasto a Parigi durante l'EDC, chiede di essere aggiornato leggerà le mail nelle varie tappe.
Vado a letto un po' agitato, al mattino mi sveglio ma di renè nessuna notizia, apro la posta, ormai all'estero hanno tutti l'I.Phone e mandano mail anche in viaggio, nessuna notizia dei due ma le prime cattive notizie, Capponi non verrà e non verrà neanche l'inglese che si è iscritto, anche Savini si defila, Giovanni e Davide danno buca per la serata a cena.
Alle 11 chiamo Renè che mi dice che è al museo di Brera, appuntamento per le 16 a casa mia, dove convoglio anche Manu.
Offro un giro di grappa con scelta tra 5 tipi diversi, tutte monivitigno e di qualità, poi si parte per l'albergo, dovrebbero arrivare anche Frank, Gwen (forse) e poi ci avrebbe raggiunto anche Yann.
Traffico incredibile, ma rriviamo in tempo all'albergo, renè sente Frank che gli dice che è in metro, faccio i conti e ritengo che per l'ora che è e il tempo che ci vuole Frank dovrebbe essere lì lì per arrivare, visto che l'albergo è a due passi dalla fermata mi avvio per recuperare Frank, mi avvisa Giuseppe che è nel traffico, dopo mezzora Frank non si vede, comincio ad essere preoccupato, mi sarà sgusciato da sotto il naso? torno all'albergo, niente, ritorno al metro, dopo un'altra mezzora torno all'albergo, Renè e Manu sono scesi, Renè chiama e scopriamo che non era in metro ma non riusciva a afre il biglietto, comunque lo recuperiamo, lo accompagnamo in albergo e gwen ci avvisa che è in metro, ma sono già le nove, Giuseppe ci sta già aspettando alla trattoria, dove ho fatto preparae un piatto tipico di milano, riso giallo con l'ossobuco, andiamo alla metro, recuperiamo Gwen e andiamo a mangiare, gli amici hanno fame, arriviamo saluti e abbracci con Giuseppe, quando iniziano a portare il piatto arriva Yann, che la festa cominci!!
Ho portato due bottiglie della mia riserva, gli amici apprezzano molto, unica che non aprezza è Deborah che non beve.
Inciso, il posto l'ho scelto perchè il cuoco è il ragazzo di mia nipote e conosco le sue qualità, arriva anche mia nipote che si unisce alla tavolata, non sazi chiediamo un piatti di salumi, ci portano diversi prodotti a base di cinta senese, devo dire che apprezzano ulteriormente, unica nota stonata, finito il mio vino la prima bottiglia che apriamo non è all'altezza, ma ci può stare.
Con Giuseppe accompagnamo gli ospiti in albergo e io torno a casa, un pensiero mi va ai romani che sono in movimento, dove saranno? visto che non hanno chiamato vuol dire che stanno bene.
Mattina sveglia di buon ora, smonta il PC di casa, carica tutto in macchina e parto, mi chiama Davide per avvisarmi che è già arrivato io sono a 10 minuti dal luogo, arrivo e iniziamo i preparativi, monto la work station, per fortuna funziona tutto.
La serata precedente è piaciuta e mi hanno chiesto di tornare, visto che il menù è a € 9,00 12,00 se vogliono il fritto misto.
Componiamo il corteo delle macchine e li accompagno, poi torno alla ludoteca.
Ma qui comincia un'altra storia
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
Proseguo.
La sera c’è l’Assemblea AID, che allieto (forse troppo?) distribuendo mirto e amaretto. Luca si spazientisce un po’ per qualche mio intervento troppo... puntiglioso, ma c’è una tendenza piuttosto evidente a divagare e perdersi in un bicchiere d’acqua, perciò a turno Marco, Alex e me medesimo tentiamo di riportare i carrelli sui binari. Anche il posto in cui si gioca ha degli orari, e qualche punto da discutere rimane fuori, pazienza, ma il grosso è fatto.
La sensazione comune è che il mirto abbia penalizzato soprattutto Giovanni!
Comincia così il racconto della terza stranissima partita.
Perché, in effetti, la partita è stata quantomeno insolita, ed ha indicato la mia inadeguatezza dal punto di vista diplomatico. Ma veniamo con ordine:
Austria. Marco Ferrari in Germania, Oscar Terziotti in Turchia, Jacopo Iannarino in Russia, Mia Rambol in Italia, Deborah Greco (la ragazza di Giuseppe) in Inghilterra, Andrea Rosati in Francia.
Situazione identica al round precedente, con la differenza di Andrea Rosati in Francia e la presenza di Marco al centro, di ben altro spessore diplomatico rispetto a Davide quando si tratta con gente poco esperta, e con la Germania, potenza che ricordo essere tra le sue preferite.
Inizio un po’ di diplomazia... e succede qualcosa di strano. L’Italia, la Turchia e la Russia, chi più velatamente chi dichiaratamente, mi dicono che mi faranno fuori.
Fine della diplomazia.
La situazione è talmente paradossale che lo racconto a Marco, che si fa una sonora risata perché era tanto strano da risultare divertente, e mi accodo ben volentieri all’ilarità imperante.
Qui dovrei capire cosa ho sbagliato dal punto di vista diplomatico, ma è ardua, visto che la diplomazia non l’ho fatta e non ho quindi avuto modo di sbagliarla. Qualcuno ha sparso la voce che fossi Gwen Maggi?
Non amo giocare intere partite in difesa, perciò cerco sbocchi, e l’unica soluzione proviene dal giocatore russo, Jacopo, che più furbamente degli altri due mi apre uno spiraglio. Apro a Budapest, o la va o la spacca, sperando di non vederlo entrare in Galizia: Galizia, Tirolo, Venezia, flotta russa in Mar Nero che va a prendersi la Romania con supporto di Bulgaria, Galizia supporta Tirolo – Vienna e tanti saluti. Difendo Trieste, prendo Serbia, ma sono molto ben coordinati per essere poco esperti (al di là di Terziotti che sono tre anni che gioca, credo) e mi fanno fuori in 2 tristissimi anni. Batto il mio record, sapendo che difficilmente potrò migliorarlo, e questo è in sé consolante.
Comunque la partita prosegue, faccio la spola tra la partita e il pc che ho portato con me, e assisto a Italia e Turchia che cambiano obiettivo, vanno in Francia dal povero Andrea Rosati (Brest ad un certo punto era turca, se non sbaglio), già attaccato da Marco e Deborah durante la partita. Andrea si difende benissimo, ma non può fare miracoli (anche se trasporta con successo a Londra con una mossa inaspettata mentre stava soccombendo), e cade a fine partita (o è sopravvissuto con un centro? Non ricordo).
Vittoria a Marco che a metà partita spinge sull’acceleratore e ottiene il massimo risultato. Seconda Mia con l’Italia, terza credo la Russia.
Al top table si conferma vincitore Gwen Maggi, che festeggia il suo dorato 2010 con la vittoria in una tappa italiana, trofeo che gli mancava, e che è stato decisamente più amichevole nei miei confronti dopo le scaramucce durante mondiale e EDC (l’unica partita del mondiale che non ha vinto è stata quando l’ho eliminato, e se l’è ricordato pure all’europeo, il maledetto).
La premiazione non mi vede bendisposto. Pessimo risultato per me, quarto in CISD, nemmeno a podio, e una serie di sfottò che normalmente prenderei sul ridere (ora lo farei), ma che sul momento hanno colpito nel segno, e che mi fanno pensare che ho ancora parecchio da imparare e da digerire. Umore nerissimo in mezzo a tanta allegria, che comunque faccio del mio meglio per non rovinare.
Dopo un paio di kebab (avevo fame), il ritorno procede senza grossi intoppi fino a Roma (a parte Fulvio che in un impeto suicida afferra il volante – da passeggero – e cerca di portarci sull’altra carreggiata, grazie Mirco per aver ripreso il controllo del camper). Giungo a casa verso mezzanotte, gentile concessione di Mirco e Fulvio.
Sul camper si affrontano vari temi, tra i quali i più rilevanti sono l’organizzazione di partite a Roma per allargare la cerchia di giocatori, e la ricerca di persone volenterose di aiutarci all’organizzazione della prossima tappa CISD di Roma, a settembre 2011, che a meno di ribaltoni dell’ultima ora sarà di portata europea.
La sera c’è l’Assemblea AID, che allieto (forse troppo?) distribuendo mirto e amaretto. Luca si spazientisce un po’ per qualche mio intervento troppo... puntiglioso, ma c’è una tendenza piuttosto evidente a divagare e perdersi in un bicchiere d’acqua, perciò a turno Marco, Alex e me medesimo tentiamo di riportare i carrelli sui binari. Anche il posto in cui si gioca ha degli orari, e qualche punto da discutere rimane fuori, pazienza, ma il grosso è fatto.
La sensazione comune è che il mirto abbia penalizzato soprattutto Giovanni!
Comincia così il racconto della terza stranissima partita.
Perché, in effetti, la partita è stata quantomeno insolita, ed ha indicato la mia inadeguatezza dal punto di vista diplomatico. Ma veniamo con ordine:
Austria. Marco Ferrari in Germania, Oscar Terziotti in Turchia, Jacopo Iannarino in Russia, Mia Rambol in Italia, Deborah Greco (la ragazza di Giuseppe) in Inghilterra, Andrea Rosati in Francia.
Situazione identica al round precedente, con la differenza di Andrea Rosati in Francia e la presenza di Marco al centro, di ben altro spessore diplomatico rispetto a Davide quando si tratta con gente poco esperta, e con la Germania, potenza che ricordo essere tra le sue preferite.
Inizio un po’ di diplomazia... e succede qualcosa di strano. L’Italia, la Turchia e la Russia, chi più velatamente chi dichiaratamente, mi dicono che mi faranno fuori.
Fine della diplomazia.
La situazione è talmente paradossale che lo racconto a Marco, che si fa una sonora risata perché era tanto strano da risultare divertente, e mi accodo ben volentieri all’ilarità imperante.
Qui dovrei capire cosa ho sbagliato dal punto di vista diplomatico, ma è ardua, visto che la diplomazia non l’ho fatta e non ho quindi avuto modo di sbagliarla. Qualcuno ha sparso la voce che fossi Gwen Maggi?
Non amo giocare intere partite in difesa, perciò cerco sbocchi, e l’unica soluzione proviene dal giocatore russo, Jacopo, che più furbamente degli altri due mi apre uno spiraglio. Apro a Budapest, o la va o la spacca, sperando di non vederlo entrare in Galizia: Galizia, Tirolo, Venezia, flotta russa in Mar Nero che va a prendersi la Romania con supporto di Bulgaria, Galizia supporta Tirolo – Vienna e tanti saluti. Difendo Trieste, prendo Serbia, ma sono molto ben coordinati per essere poco esperti (al di là di Terziotti che sono tre anni che gioca, credo) e mi fanno fuori in 2 tristissimi anni. Batto il mio record, sapendo che difficilmente potrò migliorarlo, e questo è in sé consolante.
Comunque la partita prosegue, faccio la spola tra la partita e il pc che ho portato con me, e assisto a Italia e Turchia che cambiano obiettivo, vanno in Francia dal povero Andrea Rosati (Brest ad un certo punto era turca, se non sbaglio), già attaccato da Marco e Deborah durante la partita. Andrea si difende benissimo, ma non può fare miracoli (anche se trasporta con successo a Londra con una mossa inaspettata mentre stava soccombendo), e cade a fine partita (o è sopravvissuto con un centro? Non ricordo).
Vittoria a Marco che a metà partita spinge sull’acceleratore e ottiene il massimo risultato. Seconda Mia con l’Italia, terza credo la Russia.
Al top table si conferma vincitore Gwen Maggi, che festeggia il suo dorato 2010 con la vittoria in una tappa italiana, trofeo che gli mancava, e che è stato decisamente più amichevole nei miei confronti dopo le scaramucce durante mondiale e EDC (l’unica partita del mondiale che non ha vinto è stata quando l’ho eliminato, e se l’è ricordato pure all’europeo, il maledetto).
La premiazione non mi vede bendisposto. Pessimo risultato per me, quarto in CISD, nemmeno a podio, e una serie di sfottò che normalmente prenderei sul ridere (ora lo farei), ma che sul momento hanno colpito nel segno, e che mi fanno pensare che ho ancora parecchio da imparare e da digerire. Umore nerissimo in mezzo a tanta allegria, che comunque faccio del mio meglio per non rovinare.
Dopo un paio di kebab (avevo fame), il ritorno procede senza grossi intoppi fino a Roma (a parte Fulvio che in un impeto suicida afferra il volante – da passeggero – e cerca di portarci sull’altra carreggiata, grazie Mirco per aver ripreso il controllo del camper). Giungo a casa verso mezzanotte, gentile concessione di Mirco e Fulvio.
Sul camper si affrontano vari temi, tra i quali i più rilevanti sono l’organizzazione di partite a Roma per allargare la cerchia di giocatori, e la ricerca di persone volenterose di aiutarci all’organizzazione della prossima tappa CISD di Roma, a settembre 2011, che a meno di ribaltoni dell’ultima ora sarà di portata europea.
La filosofia è come la Russia: piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.
Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
Frà evidentemente hanno letto lo statuto delle amichevoli di Roma e lo hanno reputato che valesse anche a Milano.
a parte questo partita di Francesco, e in parte la mia seconda partita, hanno mostrato come a volte un tavolo di gente "inesperta" possa essere veramente un boomerang.
Nel senso che mediamente se ad un tavolo capitano 3 persone esperte e 4 che hanno poca pratica, c'è una sorta di corsa al "minion" se non ai "minions" cioè le persone esperte cercano di far leva e accaparrarsi quanti più persone inesperte al tavolo sotto la loro ala.
Il problema nasce quando attorno al singolo giocatore esperto si accodano 2 o 3 giocatori poco esperti, e la combinazione risulta devastante per gli altri 2 o 3 giocatori rimasti fuori.
Spesso accade per magnetismo personale, come nel mio caso, quando Mia in russia e Iannarino potevano scegliere tra me o Angelo a cui accodarsi, hanno scelto Angelo, e io li, nonostante l'aiuto di Laurent ho potutto far poco.
Il guaio di questa condizione è che per quanto uno si possa far "a pois" agli occhi dei due giocatori "minionizzati" non riuscirà a fargli cambiare idea, visto che cmq il giocatore in questione dovrebbe rinunciare ad una via sicura di una buona partita, per mettersi a difendere un attimo l'indifendibile.
questo genere di gioco mediamente è da me accettato, cioè se io per qualsiasi motivo non riesco ad accaparrarmi il mio minion durante il game (sembra quasi una corsa ai centri alla fine) evidentemente c'è qualcosa che non va nell'impostazione della diplomazia che faccio, visto che cmq giocatori del mio livello invece riescono a prendere sotto la loro ala 1 o 2 aiutanti.
E la fase minions è una fasa che bene o male, la passano tutti i giocatori nuovi del diplomacy, solitamente per imparare si accodano al gioco della persona esperta e cercano di carpirne i segreti (io stesso quando entrai nel 2007 mi accodai spesso ad alex , visto che mi piaceva il suo gioco, e mi piace tutt'ora quindi se ci sono al tavolo insieme è sempre un piacere cmq giocare a coppia con lui per me)
Quindi bisogna accettare questa situazione.
Purtroppo dall'altro lato della medaglia ad alcuni può dar fastidio, ad esempio a Paolo Notaro, che so ci è rimasto molto male per questa situazione arrivandomi a dire "è bruttissimo vedere gente che non sa nemmeno tenere in mano la penna per scrivere gli ordini, scrivere sotto dettato degli altri".
Purtroppo non so come sono andate per filo e per segno le sue partite non essendo stato ad entrambi i tavoli con lui, però insomma se questo succede ad una partita su tre può starci, ma se come per lui poi succede a due partite su tre, inizia a diventare un pò pesante.
a parte questo partita di Francesco, e in parte la mia seconda partita, hanno mostrato come a volte un tavolo di gente "inesperta" possa essere veramente un boomerang.
Nel senso che mediamente se ad un tavolo capitano 3 persone esperte e 4 che hanno poca pratica, c'è una sorta di corsa al "minion" se non ai "minions" cioè le persone esperte cercano di far leva e accaparrarsi quanti più persone inesperte al tavolo sotto la loro ala.
Il problema nasce quando attorno al singolo giocatore esperto si accodano 2 o 3 giocatori poco esperti, e la combinazione risulta devastante per gli altri 2 o 3 giocatori rimasti fuori.
Spesso accade per magnetismo personale, come nel mio caso, quando Mia in russia e Iannarino potevano scegliere tra me o Angelo a cui accodarsi, hanno scelto Angelo, e io li, nonostante l'aiuto di Laurent ho potutto far poco.
Il guaio di questa condizione è che per quanto uno si possa far "a pois" agli occhi dei due giocatori "minionizzati" non riuscirà a fargli cambiare idea, visto che cmq il giocatore in questione dovrebbe rinunciare ad una via sicura di una buona partita, per mettersi a difendere un attimo l'indifendibile.
questo genere di gioco mediamente è da me accettato, cioè se io per qualsiasi motivo non riesco ad accaparrarmi il mio minion durante il game (sembra quasi una corsa ai centri alla fine) evidentemente c'è qualcosa che non va nell'impostazione della diplomazia che faccio, visto che cmq giocatori del mio livello invece riescono a prendere sotto la loro ala 1 o 2 aiutanti.
E la fase minions è una fasa che bene o male, la passano tutti i giocatori nuovi del diplomacy, solitamente per imparare si accodano al gioco della persona esperta e cercano di carpirne i segreti (io stesso quando entrai nel 2007 mi accodai spesso ad alex , visto che mi piaceva il suo gioco, e mi piace tutt'ora quindi se ci sono al tavolo insieme è sempre un piacere cmq giocare a coppia con lui per me)
Quindi bisogna accettare questa situazione.
Purtroppo dall'altro lato della medaglia ad alcuni può dar fastidio, ad esempio a Paolo Notaro, che so ci è rimasto molto male per questa situazione arrivandomi a dire "è bruttissimo vedere gente che non sa nemmeno tenere in mano la penna per scrivere gli ordini, scrivere sotto dettato degli altri".
Purtroppo non so come sono andate per filo e per segno le sue partite non essendo stato ad entrambi i tavoli con lui, però insomma se questo succede ad una partita su tre può starci, ma se come per lui poi succede a due partite su tre, inizia a diventare un pò pesante.
"There exist 10 kinds of people: those who understand binary and those who don't."
"If debugging is the process of removing bugs, then programming must be the process of putting them in."
"Gli alleati sono come dei palloncini, appena gli pianti un chiodo dietro la schiena spariscono immediatamente."
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
Spiegazione della battuta per i non romani: a Roma vige la legge che devo essere buttato fuori entro il 1904, non importa se in partite amichevoli o meno. E vi assicuro che si impegnano...Fulvio ha scritto:Frà evidentemente hanno letto lo statuto delle amichevoli di Roma e lo hanno reputato che valesse anche a Milano.
Fulvio, io starei attento a dare del "minion" a un giocatore solo perché preferisce seguire un carro sentendosi insicuro (o anche solo vedendo che il carro è quello giusto). Generalizzando, è anche questione di impostazione: molti di quei giocatori hanno imparato a giocare sotto l'ala di alcune figure carismatiche (e capaci), e trovano forse più naturale di te e di me cercare una guida in partite che da soli non sono sicuri di gestire, meglio ancora se la guida è sempre la stessa. A Roma è più difficile perché non esiste alcun leader, anzi, abbiamo raccolto alla rinfusa gente che giocava su internet, o abbiamo spiegato il gioco noi stessi che siamo ancora "nuovi". Questa impostazione la vedi nella completa assenza di gerarchie, un piccolo caos che però è il modo in cui ci piace giocare - che però al momento non ha portato nemmeno frutto; occorre vedere se ce ne frega qualcosa.
E' sempre complicato per me trovarmi una persona che mi dice "che faccio con le mie armate?", perché a Roma non me l'ha mai chiesto nessuno.
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
Dai su , il termine minion è scherzoso.
alla fine il minion è un ottimo aiutante!
solo che noi spesso gli diamo un accezione negativa, da quando non so dove usci la frase "giocatore X vince portandosi i suoi minion" (giocatore X non è censurato è che non mi ricordo chi era veramente).
Effettivamente sono due modi di giocare, differenti, hai ragione nel dire che noi siamo cresciuti senza una guida, che abbiamo imparato "da noi" diciamo da autodidatti, ci siamo presentati ai primi tornei dove già sapevamo bene o male come si giocava e cosa + o - bisogna fare.
Come ho detto anche io all'inizio mi sono "minionizzato" quando giocavo con alex (e si i suoi occhi da cerbiatto hanno sempre avuto un grande ascendente su di me), dopo aver acquisito maggiore sicurezza ho smesso in toto di farlo (lo facevo solo con lui).
Il problema è invece quando capita ad un tavolo con 3 o 4 giocatori inesperti, e i soliti 3 "mangiafuoco" che fanno la corsa a prendersi il "burattino" migliore (non è dispreggiativo è solo una similitudine che calza).
Il fatto è....che non c'è un modo univoco o etico di affrontare la cosa, il gioco permette, e se la situazione lo richiede, e se il giocatore lo ritiene giusto, di fare oltre la corsa al centro, anche la corsa al "bravo" di turno.
Ora il discorso è lasciato alla coscienza della persona che tesse le fila, di fatto utilizzare il giocatore meno esperto per i propri fini, spesso porta alla vittoria al tavolo, o cmq all'eliminazione di un possibile rivale per la vittoria del tavolo.
Ma secondo me porta anche la persona "usata" a crescere molto poco, a scrivere pedissequamente delle mosse senza capirne il fine, e forse a renderlo felice solo del risultato finale (capisco bene che esser abituato a fare sempre 1 o 2 centri finali, e poi bam finire a 6 o 7 è gratificante), ma mi appello sempre alla solita "onesta intellectuale" del giocare, che capisca che il primo, secondo o terzo posto ottenuto sia frutto di qualcun altro e non del proprio lavoro.
personalmente, se qualcuno mi chiede "cosa devo fare delle mie armate" mi trovo spesso in difficoltà anche io, non trovando come interlocutore una persona propositiva che vuole confrontarsi con me proponendo delle idee, ma una semplice spugna che vuole il dettato.
E quindi mi ritrovo a dovergli dire "pensa un attimo ad una strategia, o proponime una e vediamo". Perchè credo che fermamente questo faccia sviluppare il giocatore inesperto
Forse la richiesta di pensare, spaventa alcuni che poi vanno a chiedere la stessa cosa ad altri, che ne approfittano.
Ora il discorso è "sei un signore a non approfittarne, anzi rischi di perdere centri per sviluppare il giocatore nuovo, oppure sei il Manzo che non se ne è approfittato"?
purtroppo una dicotomia insita nel gioco del diplomacy, e non vedo maniere per arginare ne l'uno ne l'altro approccio (e anche perchè non lo trovo giusto).
Per il discorso di avere un "tutor" non saprei, alla fine preferisco trovare un mio modo di giocare, che non assomigli a quello di qualcun altro, e poi con l'esperienza e i tornei, capire dove poter migliorare e selezionare poi quello che reputo meglio imparare.
se ho già un impronta di indirizzamento, credo sia più difficile poi cambiare stile di gioco con il tempo.
alla fine il minion è un ottimo aiutante!
solo che noi spesso gli diamo un accezione negativa, da quando non so dove usci la frase "giocatore X vince portandosi i suoi minion" (giocatore X non è censurato è che non mi ricordo chi era veramente).
Effettivamente sono due modi di giocare, differenti, hai ragione nel dire che noi siamo cresciuti senza una guida, che abbiamo imparato "da noi" diciamo da autodidatti, ci siamo presentati ai primi tornei dove già sapevamo bene o male come si giocava e cosa + o - bisogna fare.
Come ho detto anche io all'inizio mi sono "minionizzato" quando giocavo con alex (e si i suoi occhi da cerbiatto hanno sempre avuto un grande ascendente su di me), dopo aver acquisito maggiore sicurezza ho smesso in toto di farlo (lo facevo solo con lui).
Il problema è invece quando capita ad un tavolo con 3 o 4 giocatori inesperti, e i soliti 3 "mangiafuoco" che fanno la corsa a prendersi il "burattino" migliore (non è dispreggiativo è solo una similitudine che calza).
Il fatto è....che non c'è un modo univoco o etico di affrontare la cosa, il gioco permette, e se la situazione lo richiede, e se il giocatore lo ritiene giusto, di fare oltre la corsa al centro, anche la corsa al "bravo" di turno.
Ora il discorso è lasciato alla coscienza della persona che tesse le fila, di fatto utilizzare il giocatore meno esperto per i propri fini, spesso porta alla vittoria al tavolo, o cmq all'eliminazione di un possibile rivale per la vittoria del tavolo.
Ma secondo me porta anche la persona "usata" a crescere molto poco, a scrivere pedissequamente delle mosse senza capirne il fine, e forse a renderlo felice solo del risultato finale (capisco bene che esser abituato a fare sempre 1 o 2 centri finali, e poi bam finire a 6 o 7 è gratificante), ma mi appello sempre alla solita "onesta intellectuale" del giocare, che capisca che il primo, secondo o terzo posto ottenuto sia frutto di qualcun altro e non del proprio lavoro.
personalmente, se qualcuno mi chiede "cosa devo fare delle mie armate" mi trovo spesso in difficoltà anche io, non trovando come interlocutore una persona propositiva che vuole confrontarsi con me proponendo delle idee, ma una semplice spugna che vuole il dettato.
E quindi mi ritrovo a dovergli dire "pensa un attimo ad una strategia, o proponime una e vediamo". Perchè credo che fermamente questo faccia sviluppare il giocatore inesperto
Forse la richiesta di pensare, spaventa alcuni che poi vanno a chiedere la stessa cosa ad altri, che ne approfittano.
Ora il discorso è "sei un signore a non approfittarne, anzi rischi di perdere centri per sviluppare il giocatore nuovo, oppure sei il Manzo che non se ne è approfittato"?
purtroppo una dicotomia insita nel gioco del diplomacy, e non vedo maniere per arginare ne l'uno ne l'altro approccio (e anche perchè non lo trovo giusto).
Per il discorso di avere un "tutor" non saprei, alla fine preferisco trovare un mio modo di giocare, che non assomigli a quello di qualcun altro, e poi con l'esperienza e i tornei, capire dove poter migliorare e selezionare poi quello che reputo meglio imparare.
se ho già un impronta di indirizzamento, credo sia più difficile poi cambiare stile di gioco con il tempo.
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
Reduce da una settimana passata a letto con una delle peggiori influenze che mi sono mai preso mi accingo a scrivere il mio resoconto della tappa milanese.
Arrivo a Milano sabato verso mezzogiorno con già i primi sintoni influenzali, tanto che decido di stendermi un'oretta nel letto dell'albergo per riprendermi un po'. Arrivo poco prima l'inizio della prima partita e trovo il solo Marco Ferrari intento a sistemare gli ultimi preparativi. Poi nell'arco di un quarto d'ora arrivano tutti, un sacco di facce nuove, bellissimo.
Prima Partita
Come già detto dal buon Francesco, nella prima partita capitiamo nello stesso tavolo, io Russia e lui Turchia. Aggiungo due olandesi in Germania e Austria e Laurent Jolie in Francia. Andrea Salerno in Inghilterra, la Francia non me la ricordo. Peggio di così per me non poteva andare per il semplice fatto che essendo il primo del CISD e lui il secondo sarebbe stato lecito aspettarsi che il Conte avrebbe tentato quantomeno di farmi fuori avendone l'occasione. O meglio, questo è quello che avrei fatto io se fossi stato al suo posto, onde per cui ho ritenuto opportuno evitare false e patetiche allenze e fargli subito la guerra. Non vedo sinceramente cosa ci sia di male in questo nel senso che avrei ritenuto perfettamente lecito se lui avesse cercato di eliminarmi per il CISD come trovo perfettamente lecito che io tentassi di eliminare lui per cercare di difendere il mio primo posto. In fondo a Diplomacy devi comunque fare la guerra a qualcuno tanto più se hai una motivazione forte. Perchè, se permettete, mi sarebbe tirato un sacco arrivare all'ultima tappa del CISD e vedermelo soffiare perchè me la sono giocata al "volemose bene" prendendola in quel posto . Quindi Francesco, niente di personale, poi se Tu avresti giocato diversamente vuol dire che non la pensiamo allo stesso modo.
Detto questo commento brevemente la partita, a nord lascio tranquilla l'inghilterra mentre a sud cerco una forte alleanza con l'Austria di Frank Osteroom contro Francesco. Il Buon Frank prima tentenna poi però quando vede la mia seconda flotta a sebastopoli si convince delle mie buone intenzioni e decide di allearsi con me. La Turchia rimane molto presto a 1. Ad ovest nel frattempo Francia e Inghilterra stanno pressando la Germania di René, io decido di dargli una mano contro l'Inghilterra di Andrea Salerno, un ragazzino davvero promettente. Nonostante gli abbia mentito per ben due volte prendendogli la norvegia se l'è sempre ripresa e mi ha pure minacciato san pietroburgo, veramente una bella scoperta. Penso che gran parte del merito vada anche a Giuseppe se gioca così bene.
in ogni caso dopo 4 anni di gioco la situazione era questa: Frank/Austria 8 centri, io 7, Francia, Italia e Germania 5 e via di seguito. A quel punto visto che ero spostato tutto a nord, con un'austria che non vedeva l'ora di tradirmi e un'armata turca che nn vedeva l'ora di dargli man forte chiamo un draw improbabile che, inaspettatamente tutti accettano. Secondo posto a 7 centri con il Conte (un po' incazzato) a 1. Niente male direi .
Arrivo a Milano sabato verso mezzogiorno con già i primi sintoni influenzali, tanto che decido di stendermi un'oretta nel letto dell'albergo per riprendermi un po'. Arrivo poco prima l'inizio della prima partita e trovo il solo Marco Ferrari intento a sistemare gli ultimi preparativi. Poi nell'arco di un quarto d'ora arrivano tutti, un sacco di facce nuove, bellissimo.
Prima Partita
Come già detto dal buon Francesco, nella prima partita capitiamo nello stesso tavolo, io Russia e lui Turchia. Aggiungo due olandesi in Germania e Austria e Laurent Jolie in Francia. Andrea Salerno in Inghilterra, la Francia non me la ricordo. Peggio di così per me non poteva andare per il semplice fatto che essendo il primo del CISD e lui il secondo sarebbe stato lecito aspettarsi che il Conte avrebbe tentato quantomeno di farmi fuori avendone l'occasione. O meglio, questo è quello che avrei fatto io se fossi stato al suo posto, onde per cui ho ritenuto opportuno evitare false e patetiche allenze e fargli subito la guerra. Non vedo sinceramente cosa ci sia di male in questo nel senso che avrei ritenuto perfettamente lecito se lui avesse cercato di eliminarmi per il CISD come trovo perfettamente lecito che io tentassi di eliminare lui per cercare di difendere il mio primo posto. In fondo a Diplomacy devi comunque fare la guerra a qualcuno tanto più se hai una motivazione forte. Perchè, se permettete, mi sarebbe tirato un sacco arrivare all'ultima tappa del CISD e vedermelo soffiare perchè me la sono giocata al "volemose bene" prendendola in quel posto . Quindi Francesco, niente di personale, poi se Tu avresti giocato diversamente vuol dire che non la pensiamo allo stesso modo.
Detto questo commento brevemente la partita, a nord lascio tranquilla l'inghilterra mentre a sud cerco una forte alleanza con l'Austria di Frank Osteroom contro Francesco. Il Buon Frank prima tentenna poi però quando vede la mia seconda flotta a sebastopoli si convince delle mie buone intenzioni e decide di allearsi con me. La Turchia rimane molto presto a 1. Ad ovest nel frattempo Francia e Inghilterra stanno pressando la Germania di René, io decido di dargli una mano contro l'Inghilterra di Andrea Salerno, un ragazzino davvero promettente. Nonostante gli abbia mentito per ben due volte prendendogli la norvegia se l'è sempre ripresa e mi ha pure minacciato san pietroburgo, veramente una bella scoperta. Penso che gran parte del merito vada anche a Giuseppe se gioca così bene.
in ogni caso dopo 4 anni di gioco la situazione era questa: Frank/Austria 8 centri, io 7, Francia, Italia e Germania 5 e via di seguito. A quel punto visto che ero spostato tutto a nord, con un'austria che non vedeva l'ora di tradirmi e un'armata turca che nn vedeva l'ora di dargli man forte chiamo un draw improbabile che, inaspettatamente tutti accettano. Secondo posto a 7 centri con il Conte (un po' incazzato) a 1. Niente male direi .
Dott. Comm.,Figl di putt, gran test di cazz, stronz, gran farabutt, pezz di merd, grand pezz di merd (ma molto meno di Fulvio De Persio), colui-che-è-scritto-in-giallo-ma-che-ha-il-quintuplo-di medaglie-di-altri-scritti-in-giallo.
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
Seconda partita
Mi capita l'Austria con Andrea Rosati in Italia, Roberto Perego in Turchia, Frank Osteroom in Germania, Emmanuelle Du Pontavice in Russia, Mirco Natili in Francia e Marco Noseda in inghilterra. Il primo contatto che ho è con l'Italia di Andrea Rosati che mi chiede di fare la Lepanto, io tentenno un po' e cortesemente rifiuto cosicchè mi ritrovo dopo la primavera del 901 con un'armata italiana in tirolo e una venezia. A quel punto il Rosati cerca di tranquillizzarmi dicendomi che è tutta una farsa per andare a prendersi un monaco, faccio finta di credergli ma siccome non sono proprio l'ultimo arrivato mi copro sia vienna che trieste e cerco di allearmi con la Turchia di Roberto Perego che trovo molto dispobile (anche perchè gli cedo subito la Grecia ). Con la Russia invece decidiamo di non ostacolarci, anche perchè l'inglese era abbastanza bellicoso. Parato il tentativo di attacco italiano inizio una guerra austro-turca contro il povero Rosati che devo dire si difende bene ma soverchiato per mare e per terra soccomberà solo all'ultima stagione. Bravo Andrea. Dopo l'iItalia mi rivolgo contro la Germania ma nel 905 (o 06?) qualcuno chiama la patta e tutti accettano, finisco primo a 8 centri insieme al mio alleato turco. Terzo assoluto in classifica.
Mi capita l'Austria con Andrea Rosati in Italia, Roberto Perego in Turchia, Frank Osteroom in Germania, Emmanuelle Du Pontavice in Russia, Mirco Natili in Francia e Marco Noseda in inghilterra. Il primo contatto che ho è con l'Italia di Andrea Rosati che mi chiede di fare la Lepanto, io tentenno un po' e cortesemente rifiuto cosicchè mi ritrovo dopo la primavera del 901 con un'armata italiana in tirolo e una venezia. A quel punto il Rosati cerca di tranquillizzarmi dicendomi che è tutta una farsa per andare a prendersi un monaco, faccio finta di credergli ma siccome non sono proprio l'ultimo arrivato mi copro sia vienna che trieste e cerco di allearmi con la Turchia di Roberto Perego che trovo molto dispobile (anche perchè gli cedo subito la Grecia ). Con la Russia invece decidiamo di non ostacolarci, anche perchè l'inglese era abbastanza bellicoso. Parato il tentativo di attacco italiano inizio una guerra austro-turca contro il povero Rosati che devo dire si difende bene ma soverchiato per mare e per terra soccomberà solo all'ultima stagione. Bravo Andrea. Dopo l'iItalia mi rivolgo contro la Germania ma nel 905 (o 06?) qualcuno chiama la patta e tutti accettano, finisco primo a 8 centri insieme al mio alleato turco. Terzo assoluto in classifica.
Dott. Comm.,Figl di putt, gran test di cazz, stronz, gran farabutt, pezz di merd, grand pezz di merd (ma molto meno di Fulvio De Persio), colui-che-è-scritto-in-giallo-ma-che-ha-il-quintuplo-di medaglie-di-altri-scritti-in-giallo.
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Re: 5a tappa del CISD 2010 - Milano 30-31 Ottobre *RISULTATI
Top table
Dopo un sabato intenso con due partite e un'assemblea AID trascorro una notte molto riposante in vista del top table di domenica. Nell'estrazione sono fortunato, mi capita la Francia, con Gwen in Inghilterra, Giuseppe in Germania, Alex in Austria, Frank in Russia, Alessandro Moroni in Italia e Davide in Turchia. Gwen mi propone subito una western tripla, a me va più che bene anche perchè il personaggio al tavolo che temevo di più era l'Austria di Alex Lebedev che se avesse vinto il top mi avrebbe tolto pure il CISD per cui accettai subito. Peccato che non fu così facile convincere Giuseppe ad unirsi a noi e ci volle un gran lavoro diplomatico di entrambi per tirarlo dentro. A sud l'italia apre con una sola armata in Tirolo, la cosa è molto sospetta, e infatti poi quella armata guarda caso arriva in piemonte ma riesco a rimbalzarla. A quel punto io mi butto completamente contro l'italia con alterne vicende, Gwen attacca la Russia con Giuseppe ma chi ancora è tranquillo è proprio Alex che prima distrugge la Turchia di Davide insieme a Russia e Italia e poi inizia a dar man forte all'italiano facendosi pagare l'aiuto concesso in centri in quanto si riprenderà Trieste e pure Venezia. Niente da dire, alex stava giocando davvero bene. Nel 1904 era primo assoluto e se la partita sarebbe finita lì avrebbe vinto tappa milanese e CISD con tanto di ben servito al sottoscritto. Chi, più o meno involontariamente, pensò bene di riparare a quella brutta situazione fu proprio Gwen Maggi che nella primavera del 1905 tradisce il tentennante Giuseppe balzando primo in classifica. A fine 905 chiama un draw ma Alex, comprensibilmente, rifiuta. A quel punto diventa un braccio di ferro fra Alex e Gwen dove però il secondo si trova praterie estese dove prendere centri mentre Alex fa fatica ad avanzare fermato a sud da me a nord da Giuseppe, Dopo la primavera del 906 un secondo draw viene rifiutato da Alex. Gwen entra nella manica minacciando anche i miei centri. Alla fine del 906 il terzo draw viene accettato anche da Alex resosi conto che non avrebbe comunque potuto vincere il top board. Io finisco a 5 centri, quarto posto in classifica, ma la cosa più importante vinco il CISD 2010 pur avendo corso parecchi rischi nel tavolo finale grazie alla caparbietà di Alex.
Al di là del mio soddisfacente risultato devo dire che il torneo mi è davvero piaciuto. Primo per il numero di facce nuove che ho visto, davvero tante, e non finirò mai di ringraziare Marco Ferrari per lo splendido lavoro di reclutamento che sta facendo. Poi per l'organizzazione, è il caso di dirlo davvero "milanese"!
E qui i ringraziamenti si estendono a tutti gli organizzatori, Davide Cleopadre, Giovanni Cesarini, Marco Noseda, Giuseppe Salerno oltre ovviamente al Ferrari. Grazie ragazzi siete stati fantastici, giocare a Milano è un'esperienza davvero unica .
Dopo un sabato intenso con due partite e un'assemblea AID trascorro una notte molto riposante in vista del top table di domenica. Nell'estrazione sono fortunato, mi capita la Francia, con Gwen in Inghilterra, Giuseppe in Germania, Alex in Austria, Frank in Russia, Alessandro Moroni in Italia e Davide in Turchia. Gwen mi propone subito una western tripla, a me va più che bene anche perchè il personaggio al tavolo che temevo di più era l'Austria di Alex Lebedev che se avesse vinto il top mi avrebbe tolto pure il CISD per cui accettai subito. Peccato che non fu così facile convincere Giuseppe ad unirsi a noi e ci volle un gran lavoro diplomatico di entrambi per tirarlo dentro. A sud l'italia apre con una sola armata in Tirolo, la cosa è molto sospetta, e infatti poi quella armata guarda caso arriva in piemonte ma riesco a rimbalzarla. A quel punto io mi butto completamente contro l'italia con alterne vicende, Gwen attacca la Russia con Giuseppe ma chi ancora è tranquillo è proprio Alex che prima distrugge la Turchia di Davide insieme a Russia e Italia e poi inizia a dar man forte all'italiano facendosi pagare l'aiuto concesso in centri in quanto si riprenderà Trieste e pure Venezia. Niente da dire, alex stava giocando davvero bene. Nel 1904 era primo assoluto e se la partita sarebbe finita lì avrebbe vinto tappa milanese e CISD con tanto di ben servito al sottoscritto. Chi, più o meno involontariamente, pensò bene di riparare a quella brutta situazione fu proprio Gwen Maggi che nella primavera del 1905 tradisce il tentennante Giuseppe balzando primo in classifica. A fine 905 chiama un draw ma Alex, comprensibilmente, rifiuta. A quel punto diventa un braccio di ferro fra Alex e Gwen dove però il secondo si trova praterie estese dove prendere centri mentre Alex fa fatica ad avanzare fermato a sud da me a nord da Giuseppe, Dopo la primavera del 906 un secondo draw viene rifiutato da Alex. Gwen entra nella manica minacciando anche i miei centri. Alla fine del 906 il terzo draw viene accettato anche da Alex resosi conto che non avrebbe comunque potuto vincere il top board. Io finisco a 5 centri, quarto posto in classifica, ma la cosa più importante vinco il CISD 2010 pur avendo corso parecchi rischi nel tavolo finale grazie alla caparbietà di Alex.
Al di là del mio soddisfacente risultato devo dire che il torneo mi è davvero piaciuto. Primo per il numero di facce nuove che ho visto, davvero tante, e non finirò mai di ringraziare Marco Ferrari per lo splendido lavoro di reclutamento che sta facendo. Poi per l'organizzazione, è il caso di dirlo davvero "milanese"!
E qui i ringraziamenti si estendono a tutti gli organizzatori, Davide Cleopadre, Giovanni Cesarini, Marco Noseda, Giuseppe Salerno oltre ovviamente al Ferrari. Grazie ragazzi siete stati fantastici, giocare a Milano è un'esperienza davvero unica .
Dott. Comm.,Figl di putt, gran test di cazz, stronz, gran farabutt, pezz di merd, grand pezz di merd (ma molto meno di Fulvio De Persio), colui-che-è-scritto-in-giallo-ma-che-ha-il-quintuplo-di medaglie-di-altri-scritti-in-giallo.