Carissimi
spazziamo via tutto ciò che non riguarda il gioco. Tendo la mano a coloro con cui tanto abbiamo discusso per riportarci su un clima di serenità, con la speranza viva di tornare a giocare su questo sito quanto prima.
Getto l'amo per una discussione accademica che, potenzialmente, potrebbe non avere mai fine. Sono peraltro certo esistano discussioni analoghe nel passato, ma diamo un poco di aria a questo tipo di diatribe. Definiamo il contesto. Partita online, senza limiti di tempo, con un solo scopo: VINCERE. Che cosa deve fare l'Italia per aumentare le sue scarsissime probabilità di vittoria? Esiste o no una combo realizzabile, specie nelle prime fasi della partita, che le consenta prima di rimanere a galla e poi di affermarsi in sordina, per non scatenare le ansie di coloro che temono il solo?
A questo proposito chiamo a disquisire un uomo che, recentemente, ha diretto l'Italia con una fede nell'Austria pressoché assoluta e con una lungimiranza senza eguali. Parlo di angel. Durante la partita per il Torneo
http://webdiplomacy.it/board.php?gameID=2241#gamePanel
io ero la Germania ed eravamo tutto sommato riusciti a costituire una Triplice efficace, che spazzò via prima lo zar e la Francia, poi accadde quel che accadde: io fui distrutto e l'Austria prese l'Europa senza troppa fatica. Ritengo che quella partita possa essere un ottimo punto di partenza per la presente discussione. Cosa avrebbe dovuto o potuto fare angel con l'Italia per vincere la partita, data l'ottima partenza? E cosa avrei dovuto\potuto fare io per evitare di rimanere schiacciato dalla stessa Triplice che avevo generato?
Italia vs Germania: persi io.
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Re: Italia vs Germania: persi io.
Buona ideabruckner85 ha scritto:Carissimi
spazziamo via tutto ciò che non riguarda il gioco. Tendo la mano a coloro con cui tanto abbiamo discusso per riportarci su un clima di serenità, con la speranza viva di tornare a giocare su questo sito quanto prima.
Getto l'amo per una discussione accademica che, potenzialmente, potrebbe non avere mai fine. Sono peraltro certo esistano discussioni analoghe nel passato, ma diamo un poco di aria a questo tipo di diatribe.
(Piccola risposta generale, senza guardare la partita in questione)bruckner85 ha scritto:Che cosa deve fare l'Italia per aumentare le sue scarsissime probabilità di vittoria? Esiste o no una combo realizzabile, specie nelle prime fasi della partita, che le consenta prima di rimanere a galla e poi di affermarsi in sordina, per non scatenare le ansie di coloro che temono il solo?
La posizione italiana è una delle più infelici, perché convergono su di essa gli svantaggi propri delle potenze centrali con quelli delle potenze periferiche: non solo non ha possibilità di sbocco senza inimicarsi subito la Francia o l'Austria (persino la Germania può permettersi un'approccio neutrale nei primi due turni!) ma non ha nemmeno una vera corsa ai centri iniziale, come l'Inghilterra o la Turchia: Tunisi è solo un premio di consolazione per essersi presi il Belpaese sul groppone - e la Lepanto funziona una sola volta nella vita, checché se ne dica!
Da quando ho scoperto Diplomacy ne ho sentiti parecchi che mi dicevano: "L'Austria è la potenza più sfigata, è stretta a panino e bersagliata da tutti, e la Germania viene subito dopo". Se incontrate qualcuno che vi dice così non fidatevi: o è troppo ingenuo o è troppo furbo... Se però ne siete convinti voi stessi, guardate per credere. Personalmente, quando mi capita l'Italia la cambierei molto volentieri con l'Austria.
angel si è comportato molto bene - interessante il convoglio iniziale su Tunisi che gli ha permesso la conquista di Marsiglia nel secondo anno. Avrebbe però dovuto entrare nell'Atlantico nel 1905, con quelle due mosse è rimasto indietro: se lo avesse fatto forse non si sarebbe ritrovato a combattere ancora contro l'inglese quando l'austriaco aveva finito contro di te terminando i centri a est e rivolgendosi così contro di lui. Inoltre avrebbe dovuto capire che l'Austria stava per invaderlo quando questa non ha avanzato da San Pietroburgo verso il Baltico nel 1913 ed anticipare così l'attacco austriaco dell'anno successivo. Ciò non toglie che ha condotto una buona partita.bruckner85 ha scritto: Cosa avrebbe dovuto o potuto fare angel con l'Italia per vincere la partita, data l'ottima partenza? E cosa avrei dovuto\potuto fare io per evitare di rimanere schiacciato dalla stessa Triplice che avevo generato?
Anche tu hai iniziato bene, ma secondo me hai commesso due errori, entrambi nel 1907.
Il primo di natura tattica: in primavera hai avanzato la retroguardia in Galizia quando potevi vedere come l'armata di Budapest (che sicuramente sarebbe stata dislocata) non avrebbe potuto ritirarsi in nessun'altra regione. Sarebbe stato meglio un movimento forza 3 Budapest--->Romania mantenendo l'avanzata in Galizia.
Il secondo di natura strategica, fatale: hai messo l'armata di San Pietroburgo a difesa della flotta in Norvegia, ma non ce n'era bisogno. Il turno prima ci stava perché ancora non sapevi se fidarti dell'inglese, ma in quel momento era inutile, l'anglosassone avrebbe potuto attaccarti solo con un forza 1 rimbalzando. In questo modo hai perso un turno e sei arrivato tardi per proteggere la Romania l'anno seguente, e ciò ha rappresentato la causa ultima del declino: la perdita del centro rumeno nel 1908 ti ha portato a distruggere l'armata in Danimarca, cosa che ha indebolito le tue difese nel Baltico e che ha consentito all'inglese già l'anno successivo di conquistare la penisola danese... e da lì tutti i guai capitati dopo. Partita comunque avvincente, non c'è che dire: sai offrire un buon grado di sfida ai tuoi avversari.
*Un compromesso è perfetto quando tutti sono scontenti. (Aristide Briand, Presidente del Consiglio di Francia, 1915-1917)
*SI... PUÒ... FARE! (Frankenstein Junior)
*SI... PUÒ... FARE! (Frankenstein Junior)
Re: Italia vs Germania: persi io.
Ebbene eccomi qua... sono stato chiamato in causa e rispondo (o almeno, inizio la discussione, che rischia senza dubbio di essere infinita).
Prima di parlare di mosse e strategia, penso che sia utile fornire qualche dettaglio in piu' sulla partita, che bruckner ha dimenticato di spiegare nella sua completezza
Prima di tutto non e' vero che era una partita in cui contava solo vincere: si tratta di una partita di torneo, in cui anche il secondo (e persino uno dei terzi) aveva accesso alla finale. Quindi c'era del vantaggio anche ad arrivare secondo, anche se ovviamente senza "portafoglio".
Poi, non e' vero che ho avuto fede assoluta nell'Austria. La mia "fede", se cosi' si puo' chiamare, e' durata si' e no meta' partita; dopodiche' e' stato chiaro che lui si stava preparando ad attaccare e a fare il solo, e a quel punto ho fatto l'unico gioco che potevo fare per provare a fermarlo: cercare un accordo con l'Inghilterra.
Ma andiamo con ordine. E' stata una partita giocata sulla psicologia e sulla diplomazia, piu' che sulla tattica e strategia. A me la triplice A-I-G andava benissimo, perche' come detto si trattava di una partita di qualificazione di torneo e per me sarebbe stato piu' che soddisfacente chiuderla con una patta a 3 e andare tutti e tre in finale in carrozza. Purtroppo la Germania (bruckner) non la pensava cosi' e - del tutto legittimamente per carita' - voleva provare a giocarsela per vincere.
Il problema, e il grande errore di valutazione di bruckner, e' che lui era convinto di avere in pugno gli altri giocatori e di poter muovere le pedine sulla scacchiera della mappa come meglio credeva. Purtroppo si sbagliava di grosso, e l'ha capito abbastanza in fretta venendo spazzato via dalla mappa in pochi turni. In realta', anche se lui probabilmente non lo ammettera' mai, erano un paio di altri giocatori a muovere le pedine sulla scacchiera come volevano, e lui era solo una delle pedine...
Ben prima che l'eliminazione della Germania si compisse completamente, e' stato chiaro che l'Austria non si sarebbe accontentata e avrebbe attaccato non appena il tedesco fosse sparito dai radar. A quel punto ho provato a giocare l'unica carta che avevo: cercare l'accordo con l'Inghilterra, muovendo insieme contro l'austriaco e fermandolo. Era potenzialmente una carta vincente, perche' sapevo che entrambi i miei avversari (l'austriaco e l'inglese) volevano vincere ad ogni costo e, di fronte ad una situazione di stallo conclamato, qualcuno avrebbe commesso un errore che mi avrebbe favorito. Purtroppo l'inglese l'errore lo ha commesso prima di arrivare allo stallo: ha continuato a scaramucciare con me invece di andare a chiudere la linea di stallo con l'austriaco, di fatto aprendogli un'autostrada verso la vittoria.
Cosi' sono andate le cose nella partita in questione. Come potete notare non ho citato nessuna mossa e nessuna strategia, perche' come ho detto sopra e' stata una partita dominata dalla diplomazia in cui la strategia ha contato poco o nulla, secondo me.
Per quanto riguarda la domanda piu' generale di bruckner, io penso che l'Italia abbia possibilita' di vittoria solo in un caso: se trova, fin dall'inizio, una buona alleanza con l'Austria. Una guerra con l'Austria (ma anche semplicemente mancanza di fiducia reciproca) costringe l'italiano a impegnare su quel fronte un numero spropositato di unita', che di fatto gli impedisce qualsiasi possibilita' di sviluppo. E un italiano debole e' preda sicura della prima potenza mediterranea (Francia o Turchia) che si trova a passare da quelle parti con intenzioni ostili.
Prima di parlare di mosse e strategia, penso che sia utile fornire qualche dettaglio in piu' sulla partita, che bruckner ha dimenticato di spiegare nella sua completezza
Prima di tutto non e' vero che era una partita in cui contava solo vincere: si tratta di una partita di torneo, in cui anche il secondo (e persino uno dei terzi) aveva accesso alla finale. Quindi c'era del vantaggio anche ad arrivare secondo, anche se ovviamente senza "portafoglio".
Poi, non e' vero che ho avuto fede assoluta nell'Austria. La mia "fede", se cosi' si puo' chiamare, e' durata si' e no meta' partita; dopodiche' e' stato chiaro che lui si stava preparando ad attaccare e a fare il solo, e a quel punto ho fatto l'unico gioco che potevo fare per provare a fermarlo: cercare un accordo con l'Inghilterra.
Ma andiamo con ordine. E' stata una partita giocata sulla psicologia e sulla diplomazia, piu' che sulla tattica e strategia. A me la triplice A-I-G andava benissimo, perche' come detto si trattava di una partita di qualificazione di torneo e per me sarebbe stato piu' che soddisfacente chiuderla con una patta a 3 e andare tutti e tre in finale in carrozza. Purtroppo la Germania (bruckner) non la pensava cosi' e - del tutto legittimamente per carita' - voleva provare a giocarsela per vincere.
Il problema, e il grande errore di valutazione di bruckner, e' che lui era convinto di avere in pugno gli altri giocatori e di poter muovere le pedine sulla scacchiera della mappa come meglio credeva. Purtroppo si sbagliava di grosso, e l'ha capito abbastanza in fretta venendo spazzato via dalla mappa in pochi turni. In realta', anche se lui probabilmente non lo ammettera' mai, erano un paio di altri giocatori a muovere le pedine sulla scacchiera come volevano, e lui era solo una delle pedine...
Ben prima che l'eliminazione della Germania si compisse completamente, e' stato chiaro che l'Austria non si sarebbe accontentata e avrebbe attaccato non appena il tedesco fosse sparito dai radar. A quel punto ho provato a giocare l'unica carta che avevo: cercare l'accordo con l'Inghilterra, muovendo insieme contro l'austriaco e fermandolo. Era potenzialmente una carta vincente, perche' sapevo che entrambi i miei avversari (l'austriaco e l'inglese) volevano vincere ad ogni costo e, di fronte ad una situazione di stallo conclamato, qualcuno avrebbe commesso un errore che mi avrebbe favorito. Purtroppo l'inglese l'errore lo ha commesso prima di arrivare allo stallo: ha continuato a scaramucciare con me invece di andare a chiudere la linea di stallo con l'austriaco, di fatto aprendogli un'autostrada verso la vittoria.
Cosi' sono andate le cose nella partita in questione. Come potete notare non ho citato nessuna mossa e nessuna strategia, perche' come ho detto sopra e' stata una partita dominata dalla diplomazia in cui la strategia ha contato poco o nulla, secondo me.
Per quanto riguarda la domanda piu' generale di bruckner, io penso che l'Italia abbia possibilita' di vittoria solo in un caso: se trova, fin dall'inizio, una buona alleanza con l'Austria. Una guerra con l'Austria (ma anche semplicemente mancanza di fiducia reciproca) costringe l'italiano a impegnare su quel fronte un numero spropositato di unita', che di fatto gli impedisce qualsiasi possibilita' di sviluppo. E un italiano debole e' preda sicura della prima potenza mediterranea (Francia o Turchia) che si trova a passare da quelle parti con intenzioni ostili.
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Re: Italia vs Germania: persi io.
Bruckner, considera che per motivi che adesso non sto a ricordare ho seguito la partita da vicino solo durante la prima fase. Le mie sono quindi solo impressioni.
La mia sensazione e' che angel fosse convinto di portare la partita fino alla fine con una patta a tre d'amore e d'accordo. Questa non era necessarimente ne' la tua intenzione, come non lo era quella dell'Austria.
Probabilmente per via del tuo modo di giocare e di fare diplomazia molto piu' "attivo" (oserei dire sfiancante) rispetto a Airpomir (AUstria), angel ad un certo punto ti ha considerato come il traditore dell'alleanza. Due contro uno e partita finite per te.
Cosa avrebbe dovuto fare l'Italia per vincere? L'Italia non voleva vincere, voleva pattare. La sua affidabilita' e la sua fiducia lo hanno portato lontano in questa partita. Direi che si e' pero' scoperto, fidandosi troppo. Ci poteva stare essere sbilanciati fino a che la Turchia era in gioco. Una volta sconfitta, l'Austria da qualche parte doveva andare.
La mia sensazione e' che angel fosse convinto di portare la partita fino alla fine con una patta a tre d'amore e d'accordo. Questa non era necessarimente ne' la tua intenzione, come non lo era quella dell'Austria.
Probabilmente per via del tuo modo di giocare e di fare diplomazia molto piu' "attivo" (oserei dire sfiancante) rispetto a Airpomir (AUstria), angel ad un certo punto ti ha considerato come il traditore dell'alleanza. Due contro uno e partita finite per te.
Cosa avrebbe dovuto fare l'Italia per vincere? L'Italia non voleva vincere, voleva pattare. La sua affidabilita' e la sua fiducia lo hanno portato lontano in questa partita. Direi che si e' pero' scoperto, fidandosi troppo. Ci poteva stare essere sbilanciati fino a che la Turchia era in gioco. Una volta sconfitta, l'Austria da qualche parte doveva andare.