Tradurre o non tradurre?
Inviato: mercoledì 23 gennaio 2013, 17:18
Visto che la discussione nata su: http://forum.webdiplomacy.it/viewtopic.php?f=21&t=493 (Regali di natale/capodanno 2013)
stava andando un po' fuori tema....
Ho deciso, autonomamente, di spostarla in una nuova.
Per tutti coloro che non hanno seguito (visto che per ora è "una cosa a 3") cito gli interventi finora succedutisi:
Ecco, non so se è il modo giusto di traslocare (e se non lo è chiedo scusa ai mod)...
Adesso qualche risposta:
NON intendo discutere dell'italiano in se', di quale sia la nostra lingua nazionale, di come si è sviluppata e trasformata nel tempo.
Quello che mi importa sono i NOMI. I nomi propri. Michael, , Michele ti piacerebbe che qualcuno per pigrizia o per incapacità di pronuncia cambiasse il tuo nome? Non credo.
Tradurre tutti i nomi in italiano è esattamente qullo che hanno fatto i creatori del gioco dando a tutte le regioni nomi tradotti in inglese (alcuni decenni fa). Una legge del taglione.
Roma è Roma e deve essere sempre Roma, non Rome!
Non so se si capisce.. non fare agli altri... ecc.
Per estendere un po' questo concetto: quando gioco mi immedesimo abbastanza nello spirito del gioco e se ho la Turchia mi piacerebbe che tutte le regioni che ho Turchizzato vengano turchizzate a loro volta non solo nel colore ma anche nel nome. Non mi interessa un discorso assoluto su come dovremmo chiamare le cose nella vita vera. Ognuno le chiami come gli pare. Ripeto, non sono interessato.
Sono interessato allo spirito del gioco, invece. E uno tra i tanti spiriti possibili può essere: il conquistatore che assimila la nuova regione, che riprende il suo nome al cambio di occupante.
Ora questo non credo sia fattibile, tecnicamente... vero Admin?
Penso, però, possa essere veramente figo che Trieste, all'inizio della partita in mano austriaca, abbia un nome austriaco, quale che sia. Se giocassi l'italiano mi spingerebbe come prima cosa a riprendermelo...
Per quanto riguarda, invece, l'ultimo post di Fede. Non ti preoccupare. L'incomunicabilità dei forum di discussione mi è nota.
Capisco il tuo bisogno di immergerti in un contesto, il più possibile, italiano.
Devo dire che tra "tuttoinglese" e "tuttoitaliano" (che entrambi non condivido), alla luce del tuo caso accetto il secondo (ma solo perché sei tu).
Per il resto, giochiamo scrivendo e come si pronunciano, veramente, i nomi è secondario. E non penso che se uno trova Sankt-Peterburg sulla mappa possa pensare che sia Moskva...
Per il cirillico e quant'altro non li ho presi assolutamente in considerazione. Usiamo tutti un alfabeto latino e i nomi si traducono foneticamente anche in quelli che usano ideogrammi.
I mari non sono di nessuno, ergo, traducibili. Nel senso che hanno, già, un nome proprio anche nella nostra lingua.
Spero non sia sembrato troppo presuntuoso imbarcarmi in questo trasloco/discussione. Ma come detto sono un po' pipipi (o sapiotto) come dice qualcuno.
ps.
Avere una mappa dinamica con i nomi che cambiano a seconda di chi li possiede è una idea geniale che mi è venuta mentre scrivevo questo messaggio e voglio congratularmi con me stesso anche se non lo vedrò mai!
come al solito:
stava andando un po' fuori tema....
Ho deciso, autonomamente, di spostarla in una nuova.
Per tutti coloro che non hanno seguito (visto che per ora è "una cosa a 3") cito gli interventi finora succedutisi:
flyingdutchman ha scritto:Non per essere il solito pipipi (e chi mi conosce potrebbe dirlo).
Ma dico la seguente cosa cercando di essere propositivo (e sperando che il lavoro di traduzione delle mappe non sia già finito)...
In generale, a me, non piace italianizzare i nomi.
Allo stesso modo inorridisco quando leggo Neaples o Florence e Pechino e Nuova York (posto restando che se parli con gli altri della città vera non la chiami mai Beijing).
Si potrebbe trovare un compromesso per cui si traduce la Manica ma non Varsavia? Paris, Berlin...
Per me, è più fico, e credo che i lungocorsisti sarebbero comunque a proprio agio.
E' solo una opinione e non intende, assolutamente, dire cotica a chi fa tutto il lavoro e nessuno gli dice grazie ogni volta che fa il login
Ps. Grazie
Ma la variante nuova? Si può avere un indizio? Co-lo...????
fede ha scritto:Usare nomi italiani ha senso perche' non tutti conoscono i nomi o la pronuncia di tutti i luoghi geografici nella lingua originale. Chiamare Pechino Beijing in Italia sarebbe delirante, visto che non e' il nome originale, ma solo quello inglese... Stesso discorso per Varsavia, che dovresti chiamare Warszawa e non Warsaw.flyingdutchman ha scritto:Non per essere il solito pipipi (e chi mi conosce potrebbe dirlo).
Ma dico la seguente cosa cercando di essere propositivo (e sperando che il lavoro di traduzione delle mappe non sia già finito)...
In generale, a me, non piace italianizzare i nomi.
Allo stesso modo inorridisco quando leggo Neaples o Florence e Pechino e Nuova York (posto restando che se parli con gli altri della città vera non la chiami mai Beijing).
Si potrebbe trovare un compromesso per cui si traduce la Manica ma non Varsavia? Paris, Berlin...
Per me, è più fico, e credo che i lungocorsisti sarebbero comunque a proprio agio.
L'unica cosa su cui si puo' discutere e' se lasciare i nomi (inglesi) dell'edizione originale di Diplomacy. La mia preferenza va decisamente ai nomi in italiano.
Dimenticavo che c'è anche Fabrizio... allora è una cosa a 4!flyingdutchman ha scritto:Posto che non sono qui a fare un dibattito pubblico, non in tema, sul nazionalismo e l'autarchia della traduzione a tutti i costi dei nomi e delle parole straniere...
Sono d'accordo con fede per la praticità e l'opportunità di avere sulla mappa delle cose riconoscibili ed evidenti.
L'opinione che ho espresso è che, per me, è più figo, oltre a soddisfare la mia necessità di rispetto dell'originale.
Infatti Warszawa mi piace molto...
Ripeto, mi piacerebbe un compromesso.
Detto ciò l'unico giudice finale è chi sta, letteralmente, traducendo le mappe. Penso si sia guadagnato il diritto di fare come gli pare, e grazie.
ps. non ho scritto pipipi a caso: Pechino = 北京 (Běijīng, cinese tradizionale e semplificato) , fonte Google Translate, , Traduttore
pps. scusate tutte le faccine, ma in discussioni come questa si fa presto a infiammarsi.
FabrizioFre ha scritto:sei il solito pi-pi-pi!
ziomi68 ha scritto:Warszawa è bellissimo, ma allora perché non ci poniamo il problema di Spagna, Spain o Espana?fede ha scritto:Usare nomi italiani ha senso perche' non tutti conoscono i nomi o la pronuncia di tutti i luoghi geografici nella lingua originale. Chiamare Pechino Beijing in Italia sarebbe delirante, visto che non e' il nome originale, ma solo quello inglese... Stesso discorso per Varsavia, che dovresti chiamare Warszawa e non Warsaw.flyingdutchman ha scritto:Non per essere il solito pipipi (e chi mi conosce potrebbe dirlo).
Ma dico la seguente cosa cercando di essere propositivo (e sperando che il lavoro di traduzione delle mappe non sia già finito)...
In generale, a me, non piace italianizzare i nomi.
Allo stesso modo inorridisco quando leggo Neaples o Florence e Pechino e Nuova York (posto restando che se parli con gli altri della città vera non la chiami mai Beijing).
Si potrebbe trovare un compromesso per cui si traduce la Manica ma non Varsavia? Paris, Berlin...
Per me, è più fico, e credo che i lungocorsisti sarebbero comunque a proprio agio.
L'unica cosa su cui si puo' discutere e' se lasciare i nomi (inglesi) dell'edizione originale di Diplomacy. La mia preferenza va decisamente ai nomi in italiano.
Burgundy, Borgogna o Bourgogne? E perché non consideriamo l'occitano Borgonha?
E il tirolo come lo traduciamo? Italiano o tedesco? e con quali motivazioni?
Dai, facciamo i seri... (e io per primo non lo sono!).Secondo me dice bene Fede: o la plancia la si traduce tutta e in italiano, lingua del sito, oppure la si lascia coi nomi inglesi perché sono quelli originali!
Fermo restando che, in partita, continuerò a odiare visceralmente chi mi scriverà burgundy e, d'altro canto, continuerò a dire agli altri che muoverò Mar supp Par->Bur e Bre->MAO!
flyingdutchman ha scritto:Ecco, , il problema è proprio questo, a dispetto delle faccine "allegerenti", io sono serissimo.ziomi68 ha scritto:Dai, facciamo i seri... (e io per primo non lo sono!).Secondo me dice bene Fede: o la plancia la si traduce tutta e in italiano, lingua del sito, oppure la si lascia coi nomi inglesi perché sono quelli originali!
Per questo motivo abbandono questa discussione che potrei portare OT.
Se vogliamo parlarne seriamente lo si può fare, credo, benissimo in un'altro post perché non penso che:
.fede ha scritto:L'unica cosa su cui si puo' discutere e' se lasciare i nomi (inglesi) dell'edizione originale di Diplomacy.
Ma credo che si possa discutere di tutto.
Basta che non si traducano i nomi della Sengoku.
ziomi68 ha scritto:Caro Olandese Volante,
(cominciamo bene!)
sono d'accordo con te, discutere di tutto è non solo possibile ma anche doveroso... fermo restando che poi, alla fine dei giochi, le nostre restano discussioni fini a se stesse perché ne tu ne io stiamo materialmente traducendo la plancia e/o lavorando alle implementazioni del sito.
Detto questo, se vogliamo essere seri, e se posso dirti la mia....
NON vorrei aprire un dibattito su quale sia la lingua ufficiale d'Italia, [la costituzione nella prima versione del '48 -per intenderci quella che vietava ai maschi Savoia il rientro nei confini patri- aveva un buco abbastanza grosso, non dichiarando in nessuna parte esplicitamente qual'è la lingua ufficiale della repubblica ma prevedendo con apposito articolo (n°6) la tutela delle minoranze linguistiche] ma vorrei ricordare che una legge [l'art. 2 della legge 482/1999] riconosce l'esistenza delle minoranze linguistiche "storiche" e ne tutela le lingue:
« In attuazione dell'articolo 6 della Costituzione (. . .) la Repubblica tutela la lingua e la cultura delle popolazioni albanesi, catalane, germaniche, greche, slovene e croate e di quelle parlanti il francese, il franco-provenzale, il friulano, il ladino, l'occitano e il sardo. »"
Quindi, come vedi, ha più senso in un dominio ".it" domandarsi se tradurre con l'italiano Guascogna o coll' occitano Gasconha [essendo l'occitano non soltanto una lingua riconosciuta dall'Italia ma, sopratutto, la lingua parlata in quella regione!] che non discutere della bellezza grafica di Warszaw o Beijing.
Potremmo poi discutere del fatto che il sito vede utenti (e amministratori!) con doppia nazionalità o di nazionalità non italiana. Perché penalizzarli traducendo "solo" in italiano? Per rispetto ad Alex perché non mettiamo anche i nomi in russo e scritti in cirillico?
Tu scrivi:Il problema, secondo me, è invece proprio quello. Quantomeno lo diventa nel momento in cui si decide di tradurre una serie di vocaboli geografici scritti originariamente in inglese e poi, come suggerisci tu, li si vuole tradurre solo parzialmente.flyingdutchman ha scritto:Posto che non sono qui a fare un dibattito pubblico, non in tema, sul nazionalismo e l'autarchia della traduzione a tutti i costi dei nomi e delle parole straniere...
Chiamami pure sciovinista ma sono convinto che l'italiano sia una lingua bella e ricca di vocaboli, di storia e di tradizione da avere ben poco bisogno di termini d'origine straniera. Capolavori del pensiero umano sono stati scritti nella nostra lingua (o nella suo antenato, il volgare!), superbe opere d'arte, in ogni branca dell'arte, sono state concepite pensando in italiano e persino la prima legge che aboliva la pena di morte è srata scritta in questa lingua...
E' vero, come tutti adopro anch'io temini stranieri nel parlare e nello scrivere e se lo faccio è per pigrizia o, molto più spesso, per ignoranza dell'italiano. Ma non per qusto mi domando se sia più carino avere una plancia con scritto Berlino o Berlin... Se devo essere sincero Berlin mi dà tanto l'idea di videogioco mal tradotto, se lo trovo accanto a Piemonte!
E, se devo dirla tutta, a volte invidio i francesi che quando comprano un nuovo ordinateur portatile per prima cosa scelgono l'immagine di sfondo del bureau...
Michele
fede ha scritto:Si, certo che se ne puo' discutere. Hai toccato un mio nervo scoperto. Uno dei motivi per cui frequento questo sito e' per immergermi in un contesto italiano, visto che sono anni che vivo all'estero. Per questo i nomi stranieri non mi sembrano piu' cosi' fighi ed ho forse reagito in maniera eccessiva. Scusami.flyingdutchman ha scritto:.fede ha scritto:L'unica cosa su cui si puo' discutere e' se lasciare i nomi (inglesi) dell'edizione originale di Diplomacy.
Ma credo che si possa discutere di tutto.
Basta che non si traducano i nomi della Sengoku.
Ripeto la mia opinione: da un punto di vista formale, trovo i nomi italiani piu' eleganti. I nomi in inglese hanno ragion d'essere in quanto quelli della versione originale. I nomi in lingua originale (russa, turca, ...) sono di difficile attuazione per via di alfabeti diversi e pronunce avventurose.
Ecco, non so se è il modo giusto di traslocare (e se non lo è chiedo scusa ai mod)...
Adesso qualche risposta:
NON intendo discutere dell'italiano in se', di quale sia la nostra lingua nazionale, di come si è sviluppata e trasformata nel tempo.
Quello che mi importa sono i NOMI. I nomi propri. Michael, , Michele ti piacerebbe che qualcuno per pigrizia o per incapacità di pronuncia cambiasse il tuo nome? Non credo.
Tradurre tutti i nomi in italiano è esattamente qullo che hanno fatto i creatori del gioco dando a tutte le regioni nomi tradotti in inglese (alcuni decenni fa). Una legge del taglione.
Roma è Roma e deve essere sempre Roma, non Rome!
Non so se si capisce.. non fare agli altri... ecc.
Per estendere un po' questo concetto: quando gioco mi immedesimo abbastanza nello spirito del gioco e se ho la Turchia mi piacerebbe che tutte le regioni che ho Turchizzato vengano turchizzate a loro volta non solo nel colore ma anche nel nome. Non mi interessa un discorso assoluto su come dovremmo chiamare le cose nella vita vera. Ognuno le chiami come gli pare. Ripeto, non sono interessato.
Sono interessato allo spirito del gioco, invece. E uno tra i tanti spiriti possibili può essere: il conquistatore che assimila la nuova regione, che riprende il suo nome al cambio di occupante.
Ora questo non credo sia fattibile, tecnicamente... vero Admin?
Penso, però, possa essere veramente figo che Trieste, all'inizio della partita in mano austriaca, abbia un nome austriaco, quale che sia. Se giocassi l'italiano mi spingerebbe come prima cosa a riprendermelo...
Per quanto riguarda, invece, l'ultimo post di Fede. Non ti preoccupare. L'incomunicabilità dei forum di discussione mi è nota.
Capisco il tuo bisogno di immergerti in un contesto, il più possibile, italiano.
Devo dire che tra "tuttoinglese" e "tuttoitaliano" (che entrambi non condivido), alla luce del tuo caso accetto il secondo (ma solo perché sei tu).
Per il resto, giochiamo scrivendo e come si pronunciano, veramente, i nomi è secondario. E non penso che se uno trova Sankt-Peterburg sulla mappa possa pensare che sia Moskva...
Per il cirillico e quant'altro non li ho presi assolutamente in considerazione. Usiamo tutti un alfabeto latino e i nomi si traducono foneticamente anche in quelli che usano ideogrammi.
I mari non sono di nessuno, ergo, traducibili. Nel senso che hanno, già, un nome proprio anche nella nostra lingua.
Spero non sia sembrato troppo presuntuoso imbarcarmi in questo trasloco/discussione. Ma come detto sono un po' pipipi (o sapiotto) come dice qualcuno.
ps.
Avere una mappa dinamica con i nomi che cambiano a seconda di chi li possiede è una idea geniale che mi è venuta mentre scrivevo questo messaggio e voglio congratularmi con me stesso anche se non lo vedrò mai!
come al solito: