Ecco il mio resoconto per una partita che devo dire mi ha divertito, soprattutto perchè pone le persone in contesti che magari normalmente non affrontano.
Il resoconto è grosso modo lo stesso di Marco, quindi vorrei concentrarmi più sull'aspetto tattico e psicologico che non sulle mosse in sè.
Trovo sia utile confrontarmi su quanto ha detto Antonio per evidenziare come a volte la partita venga vissuta in maniera molto diversa a seconda del lato della situazione in cui ci si trova.
Apro in maniera classica con l'Austria, parlo con Paolo (tornato dopo un fortunatamente breve periodo di pausa) e propongo un'apertura anti-francese diluita, cosa che accetta perchè credo sia il ruolo che anche lui vede per la sua Italia. L'idea piace a Paolo anche perchè da buona Italia le consente di lasciare che gli altri si sbilancino per assumere il ruolo chiave successivamente.
Apro in ALB, SER e GAL. Perchè Galizia? Semplice, non parlo con Antonio, non mi ha cercato e non lo farà per tutta la partita! Nel dubbio, copro Galizia e la mossa si rivela corretta essendoci stato un Bounce.
L'apertura contestuale in APU, ION e VEN xxx di Paolo mi consente di respirare un momento. Antonio ancora non mi parla, con l'armata in UKR e SEV (bounce in BLA) pensa forse di non avere contendenti in RUM.. ed ecco
un punto di svolta del tavolo: si avvicina Thug (Filippo in Germania) e mi chiede di rimbalzare il russo Antonio in quanto pensa di fare lo stesso in SWE. L'apertura anti-austriaca in Galizia non mi era piaciuta particolarmente, Marco mi avvicina e mi propone lo stesso, mi fido e vado in GRE senza supporto dal momento che lo do a Marco per il bounce in RUM. Intanto VIE stavolta fa TRI (ho dato fiducia a Paolo ma non si sa mai), Antonio entra in GAL ma non prende SWE. Paolo convoglia a TUN e rimane fermo col resto. Situazione: Austria +2, Turchia +1, Italia + 1, Russia no build, Germania +3!, Inghilterra +1, Francia +2.
Bilancio del primo anno: Antonio ha trovato una situazione sfavorevole ma è anche vero che
FABER EST SUAE QUISQUE FORTUNAE.
I giochi, al nord, li hanno fatti i suoi vicini quando ha deciso di aprire completamente a sud: il fronte, completamente sguarnito, ha offerto il fianco a un'alleanza tra inglese e tedesco (almeno in apertura). Al sud.. era talmente minaccioso con i suoi 3 pezzi ha irretito entrambi i suoi vicini. E io, in quanto Austria, se sistemo il confine con l'Italia e se trovo l'accordo con la Turchia, beh, ho risolto il 70% dei problemi che un'Austria ha in apertura. E se impedisco le costruzioni al Russo beh, sono vicino al 90%.
Lo sviluppo della partita vede le seguenti situazioni: Italia-Francia che si piazzano in Spagna-Marsiglia, se le danno che è un piacere, Paolo rischia parecchio quando decide di muoversi verso la Francia e rimane fermo con l'armata in Piemonte invece che insistere su Marsiglia; così facendo, in
un secondo punto di svolta, consente al francese di costruire lì una flotta (cosa che non fa, mettendoci un'armata), perdendo l'occasione di prendersi un centro che avrebbe cambiato le sorti del Mediterraneo e sfondato una linea di stallo. A questo si aggiunga che con la mia flotta in ALB propongo all'italiano di coordinare le flotte per l'attacco alla Francia, lui gentilmente declina l'invito, preferisce fare per conto suo, non gli metto mai la flotta in ION e nonostante questo purtroppo non sfonderà mai realmente in Francia.
L'Inghilterra è molto motivata (riferisco una frase del giocatore che con molto entusiasmo la guidava: "questo gioco mi intrippa, a un certo punto non ci capisco niente ma mi piace sempre di più"
bravo così, questo è lo spirito) anche se purtroppo crolla subito dopo, favorendo in
un terzo punto di svolta l'ascesa dell'alleanza franco-tedesca.
Filippo ogni volta che gioca mi piace sempre di più, i miei complimenti anche per questa partita che ha gestito bene nonostante alcune sbavature, niente che il tempo non risolva, ma vede le mosse, propone, accetta pareri diversi dal suo, intuisce i momenti.. insomma, ci troviamo di fronte a un gran bel giocatore.
Il mio rapporto con Marco prosegue bene, concordiamo molte mosse per tenere in vita Antonio (anche se sembra non apprezzare, in un turno muove WAR-LIV, MOS-UKR e STP-BOT.. non perdendo
nessuno di questi tre centri), perdendo invece parte della credibilità che avrebbe potuto sfruttare meglio per un ritorno gradito e auspicato, soprattutto se diretto a controllare il tedesco, dominatore della metà nord del tavolo trovatosi senza nemici, ben piazzato e con vicini deboli (tatticamente o per numeri di centri).
Io e Marco, col francese che giochicchia con l'italiano (anche se Paolo arriva a Brest non riesce a stroncare il francese), con Antonio il russo imprevedibile e con l'inglese eliminato, non riusciamo a minacciare seriamente il tedesco che giustamente raccoglie quello che deve raccogliere, mantiene e vince.
Un mio timido attacco gli prende Monaco ma sono costretto a restituirlo al turno dopo: la prendo in Autunno, il tedesco era in Ruhr e Silesia e costruisce subito due armate a KIE e a BER.. e quelle costruzioni mai e poi mai avrei potuto impedirgliele (stava saccheggiando l'inglese).
Sull'autostrada per la vittoria del tedesco queste sono le mie percentuali degli ingredienti:
- 50% bravura sua (è vero, bravo Filippo)
- 15% circostanze metagaming (Paolo si meritava una partita un po' più dedicata all'analisi, senza l'affanno della competizione)
- Il restante 35% merita un approfondimento a parte.
Quel 35% lo imputo a varie cose che classifico sotto la voce "mancanza di reali avversari": in questo ci metto la poca esperienza del francese e dell'inglese, comunque bravi e di piacevole compagnia.. e ci metto anche un Antonio poco ispirato che è vero che non costruisce a inizio partita ma che non mi ha parlato per tutta la partita! Da un giocatore che prima di iniziare mi dice che le partite mute (gunboat) non gli piacciono perchè non si può fare diplomazia, mi sarei aspettato un altro approccio.
In particolare sottoscrivo quanto ha scritto Marco che riporto qui:
FERRARI MARCO ha scritto:
Quando si capisce che è messa male occorre molta umiltà e molto spirito, come il grande Yan Clouet, per dire "ragazzi, io sono morto, ma per arrivare alla fine sarò anche la vostra Puttana" (Parole testuali di Yan per arrivare vivo a fine partita), senza umiltà non si va da nessuna parte, Antonio non sarebbe stato in grado in questa partita di attaccare la Germania neanche se io e Giuseppe fossimo stati fermi, poi, se fa comodo, diamo pure le colpe, le mie me le prendo, ma ho imparato a meditare sui miei errori per cercare di migliorare e quando mi sono accorto che davo la colpa agli altri, ed è successo, ho capito dopo che la colpa era mia e che dovevo prendermi un po' di tempo per riflettere e meditare su come fare. (il corsivo e il grassetto sono miei)
Antonio, sai quanto ti stimo e quanto ti apprezzo sia come giocatore sia come persona. Sono convinto che facendo tue queste parole diventerai un giocatore migliore (persona migliore è impossibile, sei già una persona squisita).
Alla prossima partita ragazzi, ci vediamo al Torneo di Milano!