Ed ecco il mio contributo!
Devo dire che questo torneo è stato per me il peggiore dal punto di vista dei risultati, che ha ridimensionato parecchio la mia "autostima" come giocatore di Diplomacy. Contemporaneamente, è stato anche decisamente ben organizzato, piuttosto puntuale e ben condotto (nessun problema di nessun tipo, per quello che ne so). Perciò, un enorme BRAVI agli organizzatori, che del resto registrano il podio di Davide, uno che se non lo elimini vince, e per questo viene spesso preso di mira.
Partiamo dal viaggio: tra defezioni e diverse modalità di partenza, ci ritroviamo in 3 in camper (io, Fulvio e Mirco) e ci organizziamo per fermarci a dormire in qualche autogrill dopo Bologna, per ripartire verso le 9 di mattina. Mirco fa il tassinaro e ci ritroviamo in buon orario all'(ormai mitica) officina con il camper già pronto per il viaggio. Una puntata al discount a comprare vari tipi di schifezze necessarie al sostentamento, e siamo liberi di muoverci in direzione Milano!
Viaggio piacevole, porto con me libri e portatile, che inopinatamente usiamo per caricare con Realpolitik le partite del festival della Diplomazia (ancora non ho finito, Alex!).
L'arrivo a Bologna avviene a notte ormai tarda (l'una e mezza?), con Padron Fulvio in versione schiavista che non ci permette di cucinare prima. La fame, portata così a livelli epici, ci permette di soprassedere sulla qualità della cena (risotto alla milanese in bustina, divenuto crema di risotto alla milanese, cotto 29 minuti perché "secondo me c'è ancora troppa acqua", ParolaDiFulvio), integrata da un'assassina scatola di tonno all'aglio che si rivela essere una scatola di aglio al tonno.
Il risveglio è più normale, Mirco decide che non basta il bagno del camper e si porta il nécessaire direttamente ai bagni dell'autogrill. Infine, quando Caesar Mircus è pronto, si parte per Milano arrivando con un pronto anticipo per il pranzo con gli altri (compresi alcuni stranieri, tra i quali Rene Van Rooijen che rivedo sempre volentieri).
La prima partita mette subito in evidenza la mia ingenuità e i miei limiti nel gestire una posizione in classifica (mi presento a Milano secondo in classifica CISD, il campionato Italo Sanmarinese, e la pagherò carissima finendo quarto, e ancora mi girano che non ne avete idea, oh se mi girano, oh quanto mi girano): mi ritrovo in Turchia, con Luca Pazzaglia in Russia, Laurent Joly in Italia, Frank Oosterom in Austria (Marco, perché continui a chiamarlo Oostermon?
), Rene Van Rooijen in Germania, Alessandro Moroni in Francia e in Inghilterra un impauritissimo Andrea Salerno, fratello di Giuseppe e intimidito dalla portata del tavolo.
E Andrea si rivela essere il punto focale della partita, perché parla pochissimo inglese e, tra Alessandro in Francia e Rene in Germania, sceglie di allearsi con il primo a scapito del secondo, determinando la geopolitica del tavolo; l'altra decisione delle potenze è quella che mi brucia di più: di fronte ad una partita potenzialmente ben giocata assieme a Luca in Russia (facciamo anche parte della stessa squadra EGP, mi ha poi detto Davide), e Frank in Austria che non ha delle doti particolarmente eccezionali in difesa (testato due volte a Brunate l'anno scorso, più commenti di altri giocatori), e Laurent e Rene come vicini, per di più - a posteriori - sotto pressione anglo-francese (Andrea sembrava francamente destinato a farsi manovrare in Germania per lo più), offro e do per scontata l'alleanza con Luca fin dall'inizio. E Luca mi attacca subito assieme a Frank, mentre Alessandro (Francia) impegna Laurent (Italia), che comunque non mi aveva nemmeno cercato per la diplomazia.
Luca mi guarda e mi dice "ti devo attaccare, sei secondo in classifica" (lui era primo, ma parecchio primo, io ormai avevo abbandonato il CISD e peraltro in un tavolo di stranieri a tutto pensavo meno che al CISD).
Insomma: vengo fatto fuori per non aver capito che, essendo in classifica CISD, l'altro della classifica mi avrebbe attaccato sicuramente. Avrei dovuto aprire in Armenia e Black Sea...
Invece, bounce in Mar Nero in primavera e mossa a Costantinopoli in autunno... con Luca che invece entra dritto dritto in acqua e rimpolpa peraltro la sua marina a sud. Perdo centro su centro, e come ultimo sforzo diplomatico non difendo Costantinopoli dandola a Frank, rinforzando la sua posizione in difesa contro Luca e chiedendo aiuto per recuperare Armenia nel caso la diplomazia cambiasse. Rimarrò tutta la partita con un'armata a Smirne, partita che si conclude comunque con una patta al 1906 che vede Luca vincere, secondo credo sia Alessandro Moroni con la Francia, giocatore che non conoscevo.
Rimango abbastanza seccato dall'andamento di questa partita, perché la mia incapacità di ragionare su classifica (e giocatori) mi spiazza completamente e mi rovina anche l'umore. Comunque, tutta esperienza che accumulo, ora so che Luca, in caso di situazioni di classifica contrastanti, è obbligato ad attaccarmi perché "tanto se no mi avresti attaccato tu", e posso farmene una ragione.
Qui devo aprire una parentesi: io vengo per giocare e per divertirmi (penso a Marco a Roma e riconsidero un po' le mie posizioni passate), ci sono 3 partite in cui fare bene, ho la "fortuna" di non essere famoso né baciato da particolari doti, perciò non mi aspetto di essere attaccato ad oltranza in diverse partite. Ad un certo punto mi sfiora l'idea di rinunciare al mio punteggio CISD per poter giocare le partite in tutta libertà, ma il pensiero che avrei rinunciato anche a Fossombrone mi fa desistere. Comunque la seconda partita mi mette in una posizione più tranquilla, senza concorrenti al titolo al tavolo (che al momento erano, oltre a me, Alex, Marco e Luca - mi pare)
Seconda partita: Francia, con Davide Cleopadre in Austria, Massimo Iretti in Germania, Alessandro Sola in Inghilterra. Non ricordo assolutamente il giocatore turco e italiano, mentre in Russia c'è Francesco (non ricordo il cognome).
E qui ho un dubbio. Credo che fossero tutti giocatori Milanesi, e temo che ci siano affiatamenti a me sconosciuti. Invece, Davide evidentemente non lo conoscono perché si aprono a ventaglio attorno a lui, e non c'è affatto sintonia tra l'inglese e il tedesco, che facilita la mia partita.
All'inizio opto per liquidare rapidamente la Germania e andare da Davide, perché se voglio vincere so già che devo andare a limitarlo. Purtroppo, non valuto bene il giocatore inglese, perché si fissa sulla presa del Belgio e non muove i suoi pezzi come gli chiedo di fare contro Massimo. Apro in Bur di forza e in MAO, l'Inghilterra mi propone di aprire nella Manica e con l'armata in Yorkshire per andare in Belgio, rischio e la mia controproposta è di aprire in Galles con l'armata per convincere il tavolo, tanto poi copro Brest ma prendo Spagna e un +1 mi sta benissimo. L'inghilterra fa così, ma convinco la Germania a rimbalzare il Belgio da Ruhr invece che coprirsi Monaco, che prendo, avviene il rimbalzo il Belgio e non copro Brest prendendo il Portogallo. Sono già in Borgogna, perché non ho mosso Mar - Spa ma Mar - Bur. Ma è qui che l'inglese, Alessandro, comincia a farmi capire che non mi muoverò di un passo perché per sbarcare in Belgio (mossa non più necessaria, a quel punto) non muove i pezzi e non riesce a farlo. A quel punto cambio strategia, Massimo con la Germania mi perdona (grazie, Massimo) e muovo muovo in Iri e Mao con Pic - Bre, lasciando Monaco a Massimo, poi Bre - Liv e l'Inghilterra cade in un anno.
Sono ad 8 centri, entro in mediterraneo ma Davide ha già preso tutta l'Italia e si sta occupando della Russia, ma sono messo meglio in generale e nei mari del nord ci sono solamente mie flotte, ho una buona pace con Massimo che non vuole altri centri (gli concedo Belgio, pronto a riprendermelo alla fine) e posso andare almeno a +3 finendo Alessandro (rimasto in Norvegia) e andando a infilarmi in Ska e Hel, riprendendomi Belgio... e tenendo (se non forzando) in Mediterraneo.
E' a questo punto che Davide cala la carta della RICHIESTA OSSESSIVA E MANIACALE DI PATTA, richiesta da tutti gli altri ma che andava fortemente a mio svantaggio, perché avrei sicuramente preso la scia e avrei potuto mandare Massimo contro di lui (era scopertissimo!), insomma mi stavo giocando la vittoria. E invece, di fronte alla pressione di Davide, di Massimo e del russo (Alessandro con la sola Norvegia, da gran signore, non ha aperto bocca), decido di lasciar perdere e di accettare la patta. Sulla decisione pesa sopratutto il destino di Alessandro, che avrei dovuto fare fuori, e Massimo che all'improvviso si rifiuta di collaborare malgrado avesse di fronte a sé tanti bei centri austriaci scoperti.
Nel dopo partita, Davide si vanta a voce alta di avermi fregato.
Il resto lo scrivo dopo!