Re: San Marino 2012 - EDC !!!
Inviato: giovedì 17 maggio 2012, 17:34
A distanza di 4 giorni dalla ventesima edizione dell’EDC eccomi a commentare un evento che mi ha riempito di soddisfazioni.
Le soddisfazioni erano già iniziate con le pre-iscrizioni: 41 iscritti, fra cui 13 stranieri da mezza europa, più qualcuno da reperire in loco mi avevano fatto quasi sperare alla formazione del sesto tavolo anche se l’illusione purtroppo è durata poco. Prima una mail di Leonardo Quirini che mi diceva che non sarebbe venuto per problemi di lavoro, poi la rinuncia di Luca Pardini e Mirco Natili mi avevano riportato alla realtà che già il quinto tavolo sarebbe stato un successo.
Al mio arrivo incontro subito i giocatori inglesi, Dave Simpson, David Norman, Keith Smith e Emeric Miszti, quest’ultimo si era già preso una bella scottatura a Rimini sorseggiando whisky sotto il sole romagnolo e mi chiede di trovargli una crema contro le scottature. Chiedo in albergo ma non ne hanno per cui mi viene la bella idea di chiamare Giovanni Cesarini che con la “International car” (dentro lui, Marco, un olandese, un finlandese e un francese) stavano arrivando a San Marino.
PRIMO ROUND
Risolto il problema si procede con le pre-iscrizioni del primo round (35 giocatori, niente male comunque), presentazione del torneo e si parte con la prima partita. A me tocca l’Italia con l’Austria guidata da colui che poi diventerà campione d’europa, Nicolas Sahuguet, un vero mostro del diplomacy. Mi propone di imbastire un’alleanza a 3 con la Russia di Dave Simpson ai danni prima della Turchia di Francesco Conte e poi del resto della mappa. Peccato che il resto della mappa (oltre a Francesco, Alex in Inghilterra, Filippo Lonardo in Francia e Federico Zanardi in Germania) capisce la cosa già alla fine del primo anno e nel secondo mi trovo le flotte francesi di Filippo nel mediterraneo. La partita pertanto diventa tutta in difesa e mi trovo pure costretto a chiedere man forte all’austriaco che alla fine ovviamente chiede pegno e mi prende Roma e Venezia, Tunisi va al francese e io rimango a fatica con Napoli. Vabbè, prendo atto del risultato ma in questo EDC non ho certo ambizioni di vittoria, la mia vittoria sarebbe far andare tutto liscio.
La sera del venerdì esco con Davide, Gwen Maggi, Toby Harris e lo stesso Nicolas a mangiare una pizza, facciamo fatica a trovare un ristorante aperto dopo la mezzanotte ma quando lo troviamo la scelta è ottima, buona la pizza, ottima la location, prezzi ridicoli. Si parla sempre dell’hobby, si ride, si scherza sulla giacca di Toby pagata 430 sterline e indossata con una maglietta bianca da 5 €! . Poi dopo cena lo stesso Toby ci porta nella sua suite dell’albergo e ci offre una vodka, incontro di nuovo Emeric, stavolta sbronzo, verso le 2 io e Davide ce ne andiamo a nanna.
SECONDO E TERZO ROUND
Il sabato ci si ritrova per il secondo round, stavolta siamo in 30, io e Laurent Joly saltiamo, ne approfitto per sistemare un po’ di cose. Si arriva nel pomeriggio al terzo round con lo stesso numero di giocatori, io e Marco Ferrari saltiamo, ne approfitto per fare due chiacchiere con lui sul CISD e non solo e per organizzare la cena del sabato sera. Mi presenta un suo amico di Perugia interessato a Diplomacy vediamo se ne esce qualcosa. Il torneo nel frattempo fila tutto liscio, nessuna contestazione, finisce il terzo round, si stilano le classifiche. Alle 20 tutti in camera per una doccia in vista della partenza per Gradara alle 20,45.
LA CENA DEL SABATO SERA Su questo evento mi è piovuta qualche critica soprattutto dagli stranieri a causa della lontananza del locale da San Marino. Il problema è che volevo trovare un posto (a prezzi modici) dove si potesse cenare e stare insieme in allegria con un po’ di musica senza doverci necessariamente spostare di nuovo. Avrei potuto trovare un ristorante a Rimini e poi una discoteca vicina ma il tutto ci sarebbe costato almeno 50 € a testa (30 € la cena e 20 € la discoteca) con il rischio di perdere una buona fetta di interessati. Fra l’altro ci saremmo divertiti sicuramente di meno in quanto le discoteche sono locali sicuramente più dispersivi rispetto al ristorante dove siamo andati. Perché non so voi, ma io mi sono proprio divertito a Gradara !! E a giudicare dalle apparenze direi la stessa cosa per la maggior parte degli italiani, René Van Rooijen e qualche altro straniero. I più annoiati sono apparsi gli inglesi e i francesi che hanno continuato a parlare di diplomacy mentre tutto il resto attorno a loro si stava divertendo. Mi spiace per loro ma io lo avevo pure scritto nel programma che si trattava di una festa a tutti gli effetti con tanto di musica. La serata è partita in sordina ma poi è salita sempre di più complice anche la presenza di un paio di addi al nubilato . Senza contare la cornice del castello di Gradara che fa sempre il suo effetto. Sì insomma dovevamo festeggiare i primi vent’anni di Diplomacy in Europa e così è stato!
TOP TABLE E QUARTO ROUND
La domenica io e Davide ci svegliamo a fatica (dopo essere andati a dormire quasi alle 3 di notte) ma per l’ultimo round riusciamo a preparare tutto a tempo debito. 28 giocatori presenti me compreso, scelta causale delle potenze al top table e si parte.
Mi capita la Turchia ad un tavolo con Cesarini/Austria, Sbaffi/Russia, Palazzi/Italia, Fiedler/Germania, Facoetti/Francia e Du Pontavice/Inghilterra. Provo a mettere in piedi un’alleanza con Russia e Austria ma ad un certo punto Luigi mi stabba prima di riuscire a prendere un solo centro italiano. Torno sui miei passi e attacco la Russia, mi riprendo Ankara, poi aiutato da Giovanni, Romania e Sevastopoli. A quel punto io e Giovanni ci buttiamo sull’Italia con ottimi risultati per Giovanni che arriva a 10 centri nel ‘905. Viene chiamato un draw che viene accettato da tutti eccetto da Curzio per cui si va avanti fino alla fine, Giovanni viene raggiunto da Du Pontavice a 10 centri ma vince comunque la partita. Io finisco a 5. Nel frattempo il top board viene vinto da Nicolas Sahuguet che si laurea Campione d’Europa 2012. Secondo Alex Lebedev, terzo Renè Van Rooijen. Peccato per Francesco e Davide ma la sorte nella scelta delle nazioni non li aveva favoriti molto.
Dopo il quarto round le premiazioni con tanto di Diavolessa per Satana in persona saluti finali e abbracci. L’EurodipCon XX è terminato, ricevo tanti complimenti da tutti, italiani e stranieri, forse non è andata male .
Le soddisfazioni erano già iniziate con le pre-iscrizioni: 41 iscritti, fra cui 13 stranieri da mezza europa, più qualcuno da reperire in loco mi avevano fatto quasi sperare alla formazione del sesto tavolo anche se l’illusione purtroppo è durata poco. Prima una mail di Leonardo Quirini che mi diceva che non sarebbe venuto per problemi di lavoro, poi la rinuncia di Luca Pardini e Mirco Natili mi avevano riportato alla realtà che già il quinto tavolo sarebbe stato un successo.
Al mio arrivo incontro subito i giocatori inglesi, Dave Simpson, David Norman, Keith Smith e Emeric Miszti, quest’ultimo si era già preso una bella scottatura a Rimini sorseggiando whisky sotto il sole romagnolo e mi chiede di trovargli una crema contro le scottature. Chiedo in albergo ma non ne hanno per cui mi viene la bella idea di chiamare Giovanni Cesarini che con la “International car” (dentro lui, Marco, un olandese, un finlandese e un francese) stavano arrivando a San Marino.
PRIMO ROUND
Risolto il problema si procede con le pre-iscrizioni del primo round (35 giocatori, niente male comunque), presentazione del torneo e si parte con la prima partita. A me tocca l’Italia con l’Austria guidata da colui che poi diventerà campione d’europa, Nicolas Sahuguet, un vero mostro del diplomacy. Mi propone di imbastire un’alleanza a 3 con la Russia di Dave Simpson ai danni prima della Turchia di Francesco Conte e poi del resto della mappa. Peccato che il resto della mappa (oltre a Francesco, Alex in Inghilterra, Filippo Lonardo in Francia e Federico Zanardi in Germania) capisce la cosa già alla fine del primo anno e nel secondo mi trovo le flotte francesi di Filippo nel mediterraneo. La partita pertanto diventa tutta in difesa e mi trovo pure costretto a chiedere man forte all’austriaco che alla fine ovviamente chiede pegno e mi prende Roma e Venezia, Tunisi va al francese e io rimango a fatica con Napoli. Vabbè, prendo atto del risultato ma in questo EDC non ho certo ambizioni di vittoria, la mia vittoria sarebbe far andare tutto liscio.
La sera del venerdì esco con Davide, Gwen Maggi, Toby Harris e lo stesso Nicolas a mangiare una pizza, facciamo fatica a trovare un ristorante aperto dopo la mezzanotte ma quando lo troviamo la scelta è ottima, buona la pizza, ottima la location, prezzi ridicoli. Si parla sempre dell’hobby, si ride, si scherza sulla giacca di Toby pagata 430 sterline e indossata con una maglietta bianca da 5 €! . Poi dopo cena lo stesso Toby ci porta nella sua suite dell’albergo e ci offre una vodka, incontro di nuovo Emeric, stavolta sbronzo, verso le 2 io e Davide ce ne andiamo a nanna.
SECONDO E TERZO ROUND
Il sabato ci si ritrova per il secondo round, stavolta siamo in 30, io e Laurent Joly saltiamo, ne approfitto per sistemare un po’ di cose. Si arriva nel pomeriggio al terzo round con lo stesso numero di giocatori, io e Marco Ferrari saltiamo, ne approfitto per fare due chiacchiere con lui sul CISD e non solo e per organizzare la cena del sabato sera. Mi presenta un suo amico di Perugia interessato a Diplomacy vediamo se ne esce qualcosa. Il torneo nel frattempo fila tutto liscio, nessuna contestazione, finisce il terzo round, si stilano le classifiche. Alle 20 tutti in camera per una doccia in vista della partenza per Gradara alle 20,45.
LA CENA DEL SABATO SERA Su questo evento mi è piovuta qualche critica soprattutto dagli stranieri a causa della lontananza del locale da San Marino. Il problema è che volevo trovare un posto (a prezzi modici) dove si potesse cenare e stare insieme in allegria con un po’ di musica senza doverci necessariamente spostare di nuovo. Avrei potuto trovare un ristorante a Rimini e poi una discoteca vicina ma il tutto ci sarebbe costato almeno 50 € a testa (30 € la cena e 20 € la discoteca) con il rischio di perdere una buona fetta di interessati. Fra l’altro ci saremmo divertiti sicuramente di meno in quanto le discoteche sono locali sicuramente più dispersivi rispetto al ristorante dove siamo andati. Perché non so voi, ma io mi sono proprio divertito a Gradara !! E a giudicare dalle apparenze direi la stessa cosa per la maggior parte degli italiani, René Van Rooijen e qualche altro straniero. I più annoiati sono apparsi gli inglesi e i francesi che hanno continuato a parlare di diplomacy mentre tutto il resto attorno a loro si stava divertendo. Mi spiace per loro ma io lo avevo pure scritto nel programma che si trattava di una festa a tutti gli effetti con tanto di musica. La serata è partita in sordina ma poi è salita sempre di più complice anche la presenza di un paio di addi al nubilato . Senza contare la cornice del castello di Gradara che fa sempre il suo effetto. Sì insomma dovevamo festeggiare i primi vent’anni di Diplomacy in Europa e così è stato!
TOP TABLE E QUARTO ROUND
La domenica io e Davide ci svegliamo a fatica (dopo essere andati a dormire quasi alle 3 di notte) ma per l’ultimo round riusciamo a preparare tutto a tempo debito. 28 giocatori presenti me compreso, scelta causale delle potenze al top table e si parte.
Mi capita la Turchia ad un tavolo con Cesarini/Austria, Sbaffi/Russia, Palazzi/Italia, Fiedler/Germania, Facoetti/Francia e Du Pontavice/Inghilterra. Provo a mettere in piedi un’alleanza con Russia e Austria ma ad un certo punto Luigi mi stabba prima di riuscire a prendere un solo centro italiano. Torno sui miei passi e attacco la Russia, mi riprendo Ankara, poi aiutato da Giovanni, Romania e Sevastopoli. A quel punto io e Giovanni ci buttiamo sull’Italia con ottimi risultati per Giovanni che arriva a 10 centri nel ‘905. Viene chiamato un draw che viene accettato da tutti eccetto da Curzio per cui si va avanti fino alla fine, Giovanni viene raggiunto da Du Pontavice a 10 centri ma vince comunque la partita. Io finisco a 5. Nel frattempo il top board viene vinto da Nicolas Sahuguet che si laurea Campione d’Europa 2012. Secondo Alex Lebedev, terzo Renè Van Rooijen. Peccato per Francesco e Davide ma la sorte nella scelta delle nazioni non li aveva favoriti molto.
Dopo il quarto round le premiazioni con tanto di Diavolessa per Satana in persona saluti finali e abbracci. L’EurodipCon XX è terminato, ricevo tanti complimenti da tutti, italiani e stranieri, forse non è andata male .