Quarta Tappa LDM

[HokaHey]

L'alleanza GB/G nella centrifuga funziona bene, ma se si guarda ad una partita con più anni, l'Inghilterra sa di essere bloccata a STP per cui nel punto dove avete pattato, dovrebbe buttarsi sulla Francia, lasciando al tedesco l'opportunità di sviluppare il ritorno della centrifuga (prendendosi rapidamente la Scandinavia e poi minacciando l'Inghilterra), o irrompere a sud passando dalla Galizia. Se la Francia (come credo è successo con Davide) è sbilanciata nel mediterraneo, la posizione tedesca diventa davvero forte e per RTA diventa difficile fermarla.
In progetto ho l'applicazione di una serie di aperture alternative. Già provate Italia/Inghilterra (funzionano bene), 2 diverse per Germania (per interposta persona e una diretta). Sto studiando su Austria e Russia. Le idee ci sono, non sempre si possono sperimentare dal vivo, però possono variare le solite classiche.
Il problema maggiore che ho avuto è la difficoltà di spiegare lo sviluppo durante la partita, di solito a metà operazione il vicino passa all'incasso e non si ha il tempo di apprezzare la nuova proposta. Alle volte le novità fanno paura, soprattutto all'alleato

[curzio]

Marco , sempre pronto a sperimentare !!! Certo che se venissi alla prossima.......

L'alleanza GB/G nella centrifuga funziona bene, ma se si guarda ad una partita con più anni, l'Inghilterra sa di essere bloccata a STP per cui nel punto dove avete pattato, dovrebbe buttarsi sulla Franci

Concordo , l'aver visto da parte Inglese lo sviluppo dell'apertura nè evidenzia alcuni limiti ma rimane sempre molto interessante , esempio un evoluzione I / G /I ai danni di francia un volta sistemato il fronte nord, con la presa di war e stp.

e il tedesco è storia abbastanza in fretta.
LON-NTH NTH-HEL, SWE-DEN oppure una splendida F STPsc che si va a prendere il BAL, magari con una Francia che assapori il sangue e si affretti a prendersi BEL e MUN tanto per gradire.

Giovanni , nel primo esperimento a S Marino è finita proprio cosi' (la germania ero io con un bel misorder )
ma l'inghilterra alla fine non ha cavato un buco stretta da F/R/A che si son presi i frutti del suo attacco .

Nella piccola relazione precedente ho etichettato impropriamente come una variante delle western (l'ho fatto per semplificare la sopracitata).

Nella partita di domenica Davide ha sempre lasciato due /tre armate in patria (sola eccezione mar > pie) , se avesse preso Tun nel 1903 discuteremmo diversamente.Il 6 pezzo è il belgio ,ma se avesse invertito le priorità (da me suggerito )si sarebbe trovato con 7 pezzi nel 1904 .Contrastare questa dinamica avrebbe reso molto difficile i rapporti con I e G.

Ed ancora l' armata in livonia è arrivata forzosamente x assistere Matteo e acquietare le ansie di Davide, nè ero pienamente cosciente, ma l'esperimento valeva qualche sacrificio.
ED ancora bastava che Giovanni ritirasse in Finlandia ......
ED ancora non sempre si ha contro un Austria con te al comando , un Italia con Marco e una Turchia con Alberto cosi' solida.

Rimango convito che questa apertura valga la pena di giocarla ogni tanto ,con circospezione e con chi
stessa cosa del gambetto francese
della lepanto ecc.

[FERRARI MARCO]

Riconfermo il mio giudizio, una partita interessante.
Poi con i se i ma si può solo imparare.
Tralascio i giudizi etici, dovreste tutti adorarmi ed invece vi ostinate a contrariarmi, ma il reato di Lesa Maestà è stato ablito e quindi passa.
Scherzi a parte, il limite della partita, se volete, è tato lo scegliere la strada più facile, una Western tripla con 3 giocatori forti contro due forti e due deboli da sicuramente dei risultati.
Come succede sempre in centrifuga chi è più debole è il tedesco, vedi anche questa volta, il francese ha optato per una scelta su a chi dare la vittoria, Curzio in questo caso, quando poteva tornare indietro e giocarsela tutta, ma ultimamente il premio Notte di Natale manca a Davide e ha cercato di guadagnarselo, ha fatto bene, in fondo Curzio è un amico.
Poi i favori si fanno e si ricevono, ne sono testimone, non esiste neanche una certezza che la scelta fatta sia la migliore, è andata così, l'importante è che ci siamo divertiti. , almeno per me è stato così'.
prossimo appuntamento a Roma, i milanesi arrivano divisi, cosa possono volere di più i papalini?

[fenix71]

Marco permettimi di non essere d'accordo con una armata austriaca in Pie non posso tornare indietro e giocarmela.
A mio avviso questa partita ha avuto i seguenti limiti:
1)Curzio e Matteo che fanno coppia fissa e limitano le scelte del terzo giocatore.
2)Giovanni C. che non ha giocato per darmi una possibilità - contro la Germania - ma direttamente contro di me per cui dal pantano
italiano non sono riuscito ad uscire. Se Giovanni avesse accettato di farmi prendere 1 centro in Italia avrebbe avuto il mio aiuto contro
la Germania ma la sua proposta unica è stata :"Gioco contro di te fino a che tu non giocherai contro la Germania". Come avrete notato a questo
gioco, io almeno, non tradisco gratis per farmi un nemico gratis.
3)La Turchia che si è limitata a fare da comprimario anche quando avrebbe potuto vincere la partita.

Per Marco se per una partita della lega "i milanesi saranno divisi" mi lasci molto amaro in bocca.

[cranberry]

prossimo appuntamento a Roma, i milanesi arrivano divisi, cosa possono volere di più i papalini?

Oddio questa frase non l'ho capita...ma non avete sempre sostenuto che non esiste e non è mai esistita una "unione" milanese?!
Tanto che tutte le volte che sollevavo il problema venivo tacciato di essere paranoico.

Pertanto questa frase non ha senso, Marco deve aver preso sicuramente un abbaglio e sono sicuro che quanto prima si correggerà .

[FERRARI MARCO]

Luca, come ben sai un conto è arrivare con in tasca qualcosa da riscutere, un conto è arrivare con un conto da pagare, non è un'asse milanese, ma una normale considerazione sul gioco.
Devo dire che un paio di persone mi hanno riproverato dell'eccesso di agonismo nella Lega Milanese, può essere, ma credo che sia un bene, chissà!

[Fulvio]

Per il resto che in genere l'accoppiata Curzio-Matteo è molto forte (sia come valore di gioco, sia come intesa) lo si sa anche a Roma, a Milano penso la si dia per scontata, come in genere l'accoppiata Curzio-Davide contro il povero Giovanni. Come al solito dovrebbe essere il resto del tavolo ad "eliminare" sul nascere le alleanze che in genere si ripetono quasi sempre.

Per il resto i milanesi non arrivano già divisi? Giovanni viene in treno (o lo dico subito eh, mi ha chiesto di aspettarlo, quindi se la prima partita ritarda è perchè Giovanni non trova la strada per arrivare e si è perso per stazione Termini) credo gli altri in macchina!

[curzio]

ed eccolo qua il commentino del " er Rosicone de no altri".
......... ......... ........... !!!!
Ripigliati, e vai guardare le composizioni dei tavoli ,i risultati di quest'anno e dell'anno precedente .
Si sa che sei un appassionato cultore della variante " Boffo" ,è l'unica che sai giocare ,
forse è per questo che i risultati languono , ma tutto questo mi sarebbe piaciuto dirtelo " face to face".
Sarà per la prossima volta forse.

[cranberry]

Grazie della risposta Marco (anche se a dire il vero non ci ho capito molto ma non importa, ho i miei limiti ).

Mi era sfuggita invece questa frase di Davide:

Per Marco se per una partita della lega "i milanesi saranno divisi" mi lasci molto amaro in bocca.

che purtroppo conferma l'allusione di Marco pertanto, in qualità di Presidente uscente dell' Associazione Italiana Diplomacy vorrei dire una cosa importante a chi prenderà il mio posto a novembre...

Cerchiamo di superare questi campanilismi locali sennò rischieremo in futuro di rovinare tutto il lavoro fatto in questi 5 anni...ogni partita dovrebbe essere una storia a sè...e ogni giocatore dovrebbe tendere a vincere la propria partita e a raggiungere i propri obiettivi...ci sta la simpatia verso un giocatore piuttosto che un altro..ma partire con alleanze predeterminate dalla residenza nella stessa città o regione è devastante per tutti (per la partita che si sta giocando, per il torneo che si sta giocando, per i giocatori che stanno giocando, per l'hobby intero). Se non risolveremo questa tendenza arriveremo a giocare partite di cui si saprà già la dinamica prima che inizino e non è così che deve andare...la cosa più divertente che c'è giocando a Diplomacy è proprio il non sapere chi si avrà come vicino e come giocherà quel vicino e una delle sfide più belle a questo gioco è cercare di convincere quel vicino a giocare con te piuttosto che con il tuo nemico. Se tutto questo sarà già deciso a priori il divertimento sparirà e inizieremo a perdere giocatori.

Questa cosa è di fondamentale importanza per la futura sopravvivenza dell'AID!!
Mi auguro pertanto che il futuro Presidente prenda atto di questo problema che purtroppo ogni tanto riemerge.

Luca Pazzaglia

[FERRARI MARCO]

Caro Luca, mi spiace che a volte le parole siano crptiche, cercherò di migliorare.
L'allusione che ho fatto, purtroppo so scontra con quello che oggi è "il problema" del Diplomacy Italiano : ad ogni partita uno parte con il preconcetto di sapere quali saranno le alleanze e le divisioni, per cui se io ho vicino y ed X so che giocherò con X contro Y indipendemente dallo stato che ho e che hanno sia x che Y e dai chi sono gli altri 4.
Non è facile perchè questa, purtroppo è una logica radicata, che abbiamo tutti.
Il fatto che i milanesi saranno "divisi" dovrebbe favorire un gioco più sereno, ma ribdisco il dovrebbe, buono il tuo annuncio, purchè non cada in terra di sordi.
Aggiungi il fatto che se poi io ho un effettivo interesse a giocare contro y ed x si vuole alleare con me resta un'opzione, che sia la scelta o sbagliata possiamo litigare per i prossimi 50 anni.

[Fulvio]

Io credo che la frase di Marco fosse una battuta, quella di Davide un pò di meno, ma sappiamo tutti che a Davide piace fare queste esternazioni ad effetto.

Realmente però, Marco, uno ci mette dentro anche l'esperienza, se 8 volte su 10, quando si fà un tavolo, 2 persone finiscono vicine e fanno alleanza, anche a discapito l'uno dell'altro ( a seconda del caso), non credo che ci voglia un genio per suscitare un "sospetto" che anche l'11 partita insieme quei due faranno alleanza.
Le alleanze purtroppo le smonti o martellando 1 dei 2, insistendo ed insistendo, oppure se non hai tempo ne voglia di insistere, si smantellano con la forza, andando dagli altri al tavolo a chiedere aiuti....
Come ho detto ho visto Matteo spesso giocare bene con Curzio, come ho visto Curzio con Davide...ho sempre avuto difficoltà a vedere un Davide o un Curzio giocare bene con Giovanni...ma di questi casi ce ne sono a tonnellate, in genere io gioco bene con Alex ( anche se usualmente cerco sempre modo e maniera di fregarlo ma vengo puntualmente sgamato^^)...

Ci vuole un'attimo la forza di dire "ok in genere con questo gioco bene ma in quest'altra partita voglio provare a giocare anche con altri" forse questo è un discorso che funziona bene in una partita tra amici, un poco meno in partite dove c'è in ballo un punteggio o una vittoria, allora li forse viene il "braccino" e si va sul sicuro scegliendo la soluzione, pronti via, che garantisce un maggior ritorno di punti.

[cranberry]

Marco,

quello che hai scritto ci sta tutto, simpatie e antipatie sono legittime, ci mancherebbe, anche se tuttavia dovrebbe alla fine prevalere il gioco. Quello che non ci sta è il discorso "siccome sono milanese gioco con i milanesi" o "siccome sono romano gioco con i romani" se ci infanghiamo qui è finita.

Luca

[FERRARI MARCO]

Luca e Fulvio, non pretendo di scoprire l'acqua calda, ci hanno già pensato altri, ma quante volte ci capita di dire " Ah, ma allora quei due mi attaccheranno di certo" e quindi ci muoviamo per contrastare la cosa, senza provare, in una delle ultime partite giocate con Luca c'era anche Giuseppe e quel discorso era uscito, ma anch'io lo detto rispetto ad Andrea Rosati e Alex, per esempio.
Siccome concordiamo tutti e 3 sulle logiche conclusioni e cioè che certi comportamenti sono da evitare, mi auguro che ci sia poi coerenza, spero di non innervosirmi anche stavolta venendo a Roma!

[cranberry]

spero di non innervosirmi anche stavolta venendo a Roma!

No Marco, quest'anno niente nervosismi...quest'anno a Roma si deve festeggiare!! Io porterò il vino ma qualcuno deve portare i tarallucci!

[Filippo]

Io sottoscrivo in pieno l'appello di Luca e sono contentissimo che l'abbia fatto. Secondo me sta guardando ad un disegno molto più grande. In Italia abbiamo dei giocatori bravissimi, ma pochi si sono distinti a livello internazionale, l'ultimo dei quali è stato Luca stesso, che guarda caso si è anche sempre distinto per la sua terzietà rispetto alle fazioni.

Non voglio cadere nell'ipocrisia di mettere la parola fazioni tra virgolette (e non lo faccio adesso, quando la lingua italiana pure lo vorrebbe). Siamo in Italia. Il campanilismo ce l'abbiamo nel DNA. Ma vi posso assicurare di una cosa: la stagione del metagame per quanto mi riguarda è finita. Giocherò solo per me stesso, e farò alleanze solo sulla base della convenienza del tavolo, proprio come dice Luca. Se avrò davanti due milanesi che spudoratamente giocano insieme, mi alleerò con un romano per contrastare questa alleanza, ma solo perché perderei facendo il contrario: è comunque il tavolo a parlare. Se invece un giocatore milanese mi dimostrerà di potersi alleare seriamente con me, magari contro un altro milanese, io giocherò con lui contro chiunque altro, senza alcuna distinzione basata sulla città (o la nazione) di provenienza.

Questo perché voglio vincere, e per vincere devo migliorare, e per migliorare devo saper giocare con tutti, senza adagiarmi sul fatto che "quello non mi attaccherà" e che al momento giusto potrò contare sull'idea che una mano lava l'altra. Perché è meno divertente, è meno corretto e, appena si esce dalla "piccola realtà", è proprio inutile.

Con tutta la modestia di cui sono capace (perché so di essere scarso, fidatevi), questa cosa l'ho vista bene quando siamo andati a giocare il mondiale a Parigi. Ho vinto la prima partita, e già questo andava al di là delle mie più rosee aspettative. Ma c'era Fulvio al tavolo, ed abbiamo giocato insieme quasi fino alla fine (ovviamente il GPDM ha provato a stabbarmi all'ultimo - ed ha fatto bene, pur non riuscendo, perché voleva vincere). Arrivato alla seconda partita, però, non c'erano italiani al tavolo; anzi, non c'erano proprio giocatori che avessi mai visto. Mi avvicino e mi presento a tutti, e scopro 4 giocatori erano francesi, due dei quali erano l'Inghilterra e la Francia, mentre io ero la Germania.

Comincio a farmela addosso. Penso: sono fottuto, camperò a malapena tre anni. Però mi dico: che cavolo, non sarò all'altezza di vincere il mondiale, ma ho già vinto una partita, sono più avanti di tanti altri, devo dare il massimo. Vado dalla Francia e gli dico: "ciao, è un grandissimo piacere essere qui, ti ringrazio davvero per l'ospitalità, sappi che se verrai a giocare in Italia sarai il benvenuto (in effetti, visti i precedenti, qui sapevo un po' di mentire)." E continuo "io sono qui per giocare e ci tengo molto a fare una bella partita con te, per cui sappi che possiamo sempre parlare". Vado dalla Germania e dico le stesse cose. Ne esce fuori una triplice super-cazzuta, che si rompe soltanto per un errore tattico-diplomatico del giocatore francese. Finisco terzo o quarto, ma pazienza, c'ho provato. L'importante per me è stato poter arrivare al tavolo, anche in un ambiente a me completamente estraneo cercare di avere un'attitudine positiva, e scoprire che non tutti ragionano per fazioni e (forse soprattutto) che in realtà non c'è bisogno di giocare in questo modo per divertirsi. E devo tristemente ammettere che io ho imparato a giocare a Diplomacy senza realmente divertirmi nel farlo, visto che troppe volte sono stato buttato fuori senza ricevere alcuno sconto.

Forse questi ragionamenti voi li avete già fatti migliaia di volte e forse non hanno funzionato; forse sono persino banali. Io comunque ci tenevo ad esprimere la mia umilissima ma onesta opinione, anche accogliendo l'appello di Luca, con cui, ribadisco, sono profondamente d'accordo e che invito tutti (soprattutto il Presidente entrante, chiunque sarà) a valutare con attenzione.