Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Intelligenza di gioco e intelligenza personale,
ovvero il dualismo che attanaglia il niubbo: Novizio incompetente o Passante Supercazzolato???
Salve a tutti,
molti di voi mi conoscono (o hanno imparato a farlo) perché ultimamente ho animato il forum postando interventi che riguardavano le impressioni di un "niubbo" (ancora una volta, neologismo di anglo-Webbica etimologia, orribile secondo me!) sulle sue prime partite.
Vorrei lanciare un altro sasso nello stagno delle discusioni su questo gioco, giusto per vedere dove arrivano le onde generate, e SOPRATUTTO per veder di capire/capirci/far capire qualcosa di interessante su questo gioco che mi stà appassionando.
Lo Spunto è questo: un appartenente alla comunità che ha avuto voglia di perdere tempo nella fase di "apprendistato" dei nuovi giocatori ha detto (cito a memoria): "dopo la parte riguardante le regole di movimento e le meccaniche di gioco si passa allo svezzamento diplomatico del neofita...".
Giocate (ma non ancora finite) le partite/tutorial che dovrebbero spiegarmi le basi di questo gioco sono curioso di approfondirne gli aspetti!
La base del quesito:
Da buon giocatore (non per qualità ma per spirito) ormai sono pronto a capire e accettare un tradimento;
ma da buon neofita di carattere orgoglioso mantengo un'idiosincrasia per tutti coloro che invece che dirti "ti ho tradito" cercano di giustificare la cosa dando delle spiegazioni surreali.
-La Domanda: Prendi per il culo il ME persona o il ME giocatore?
Cerco di spiegarmi meglio:
-La Situazione:
Io (potenza A), e te (potenza B), concordiamo delle mosse che prevedono appoggi reciproci e/o movimenti coordinati per un attacco/difesa nei confronti di C, altra potenza in gioco;
Al momento in cui si "scoprono " gli ordini i tuoi (di te potenza B) non rispettano gli accordi.
-La Presa Di Coscenza:
Tu, potenza B, hai tradito me, potenza A.
-La Reazione:
Nel momento in cui tu non rispetti gli accordi ho voglia/diritto di chiederti una spiegazione delle tue mosse.
Per come la vedo io, NIUBBO INESPERTO, tu potenza B hai tradito me (potenza A), e hai tre possibili tipi di risposte da dare:
1) Scegli tra millemila risposte plausibili (nel gioco) da darmi.
Che vanno dal farmi un'esposizione/predizione delle tue tattiche per i prossimi 10 anni di gioco, passano per il" Mi veniva bene perché pensavo di vincere"e arrivano al "Odio la potenza A e le gioco contro in ogni partita"
2) Non rispondere più in diplomazia (E allora vai a votare AUTISTICO al sondaggio su quale tipo di giocatore sei, perché ti ho appena detto che accetto un "mi veniva bene fare così!")
3) La Supercazzola [per chi non sapesse a cosa mi riferisco guardate http://www.youtube.com/watch?v=FZaA6VycnWE ]
Delle supercazzole porto ad esempio TRE RISPOSTE datemi (realmente) nelle partite che stò giocando ad oggi (chiaramente non tutte in una sola partita!):
a)"non ho visto il tuo messaggio in diplomazia" ovvero scusa ma avevo impostato mosse contro di te però volevo aiutarti ;
b)"Il centro x è mio e non ci piove perché statistiche e articoli sul gioco dicono che se lo prendi tu non vinci mai! " all'origine delle dicussioni e dei miei post precedenti.
c)"La potenza C ha sbagliato gli ordini e mi ha fatto cambiare impostazione tattica della partita, ma non ti dico quando " che secondo me è la più bella;
Esempio reale, all'origine di questo mio post:
Al momento dell'attacco alla potenza C la potenza B mi nega il supporto (che prima era stato promesso/garantito/fatto intravedere), giustificando che ha cambiato strategia
"per via delle mosse fatte dalla potenza C che l'hanno costretto a cambiare strategia".
A fronte di questa risposta decido di scaricare REALPOLITIK (a proposito, grazie al sito che dà le info, e a chi ci lavora) e decido di rigiocarci la partita, cioé prendo tutti gli ordini potenza per potenza e li inserisco turno per turno (bellissimo esercizio, che consiglio a tutti i niubbi tra l'altro, per capire di più i perché e i percome delle partite giocate).
Individuo il momento di possibile "svolta" e chiedo all'altro giocatore se è quello il momento in cui ha cambiato strategia...
Risposta "Non solo quello! La (potenza C) ha sbagliato ulteriormente"
Domando quando, e la risposta è "Guarda le mosse"
"L'ho fatto" dico io, e aggiungo "Secondo me mi predi per il cxxx"
"No...non ti prendo per il cuxx" dice lui!, ma non spiega ulterirmente!
Ora, io credo di essere abbastanza maturo per capire la filosofia intrinseca a questo gioco...
Ogni "GIOCO" prevede la partecipazione di più giocatori che, concordi su determinate regole, misurano le proprie capacità/destrezze/fortune.
E ogni "GIOCATORE" partecipa al gioco per mettere alla prova queste sue abilità, e per ottenere il risultato della vittoria (o quello che a lui sembra il più consono).
Nel caso del Diplomacy l'abilità stà nell'ideare una tattica di gioco che ti porti ad ottenere 18 centri (o non c'ho capito nulla???) e portarla avanti.
Per quanto questa tattica possa essere complessa e prevedere tradimenti a più livelli il fine è, o dovrebbe rimanere, tradire nell'ambito della PARTITA... del GIOCO.
Da quì la domanda del titolo, cui spero vogliate rispondere perché ritengo interessante il quesito:
"il dualismo che attanaglia il niubbo: Novizio o Supercazzolato???"
ovvero: SONO IO (NIUBBO) CHE NON CAPISCO ALCUNE DINAMICHE DI GIOCO, OPPURE TU (ALTRO GIOCATORE) CERCHI FALSE GIUSTIFIFCAZIONI ALLE TUE SCELTE??
In altre parole: un giocatore di Diplomacy ha l'obbligo morale di scindere il piano ludico dal piano "di vita" e quindi, secondo la mia interpretazione personale, di dire sinceramente a un altro <ti ho tradito> ? E magari spiegargli il perché...
Il mio pensiero/risposta, a cui vi prego di postare commenti, è questo:
come giocatore Niubbo, ma sopratutto perché giocatore niubbo, ci posso anche stare a subire un tradimento... vorrei però che questo fosse motivato da dinamiche di gioco (giuste, sbagliate, opinabili...), MA SOPRATUTTO VORREI che mi fossero spiegate tali dinamiche, oppure chiedo troppo?
ovvero il dualismo che attanaglia il niubbo: Novizio incompetente o Passante Supercazzolato???
Salve a tutti,
molti di voi mi conoscono (o hanno imparato a farlo) perché ultimamente ho animato il forum postando interventi che riguardavano le impressioni di un "niubbo" (ancora una volta, neologismo di anglo-Webbica etimologia, orribile secondo me!) sulle sue prime partite.
Vorrei lanciare un altro sasso nello stagno delle discusioni su questo gioco, giusto per vedere dove arrivano le onde generate, e SOPRATUTTO per veder di capire/capirci/far capire qualcosa di interessante su questo gioco che mi stà appassionando.
Lo Spunto è questo: un appartenente alla comunità che ha avuto voglia di perdere tempo nella fase di "apprendistato" dei nuovi giocatori ha detto (cito a memoria): "dopo la parte riguardante le regole di movimento e le meccaniche di gioco si passa allo svezzamento diplomatico del neofita...".
Giocate (ma non ancora finite) le partite/tutorial che dovrebbero spiegarmi le basi di questo gioco sono curioso di approfondirne gli aspetti!
La base del quesito:
Da buon giocatore (non per qualità ma per spirito) ormai sono pronto a capire e accettare un tradimento;
ma da buon neofita di carattere orgoglioso mantengo un'idiosincrasia per tutti coloro che invece che dirti "ti ho tradito" cercano di giustificare la cosa dando delle spiegazioni surreali.
-La Domanda: Prendi per il culo il ME persona o il ME giocatore?
Cerco di spiegarmi meglio:
-La Situazione:
Io (potenza A), e te (potenza B), concordiamo delle mosse che prevedono appoggi reciproci e/o movimenti coordinati per un attacco/difesa nei confronti di C, altra potenza in gioco;
Al momento in cui si "scoprono " gli ordini i tuoi (di te potenza B) non rispettano gli accordi.
-La Presa Di Coscenza:
Tu, potenza B, hai tradito me, potenza A.
-La Reazione:
Nel momento in cui tu non rispetti gli accordi ho voglia/diritto di chiederti una spiegazione delle tue mosse.
Per come la vedo io, NIUBBO INESPERTO, tu potenza B hai tradito me (potenza A), e hai tre possibili tipi di risposte da dare:
1) Scegli tra millemila risposte plausibili (nel gioco) da darmi.
Che vanno dal farmi un'esposizione/predizione delle tue tattiche per i prossimi 10 anni di gioco, passano per il" Mi veniva bene perché pensavo di vincere"e arrivano al "Odio la potenza A e le gioco contro in ogni partita"
2) Non rispondere più in diplomazia (E allora vai a votare AUTISTICO al sondaggio su quale tipo di giocatore sei, perché ti ho appena detto che accetto un "mi veniva bene fare così!")
3) La Supercazzola [per chi non sapesse a cosa mi riferisco guardate http://www.youtube.com/watch?v=FZaA6VycnWE ]
Delle supercazzole porto ad esempio TRE RISPOSTE datemi (realmente) nelle partite che stò giocando ad oggi (chiaramente non tutte in una sola partita!):
a)"non ho visto il tuo messaggio in diplomazia" ovvero scusa ma avevo impostato mosse contro di te però volevo aiutarti ;
b)"Il centro x è mio e non ci piove perché statistiche e articoli sul gioco dicono che se lo prendi tu non vinci mai! " all'origine delle dicussioni e dei miei post precedenti.
c)"La potenza C ha sbagliato gli ordini e mi ha fatto cambiare impostazione tattica della partita, ma non ti dico quando " che secondo me è la più bella;
Esempio reale, all'origine di questo mio post:
Al momento dell'attacco alla potenza C la potenza B mi nega il supporto (che prima era stato promesso/garantito/fatto intravedere), giustificando che ha cambiato strategia
"per via delle mosse fatte dalla potenza C che l'hanno costretto a cambiare strategia".
A fronte di questa risposta decido di scaricare REALPOLITIK (a proposito, grazie al sito che dà le info, e a chi ci lavora) e decido di rigiocarci la partita, cioé prendo tutti gli ordini potenza per potenza e li inserisco turno per turno (bellissimo esercizio, che consiglio a tutti i niubbi tra l'altro, per capire di più i perché e i percome delle partite giocate).
Individuo il momento di possibile "svolta" e chiedo all'altro giocatore se è quello il momento in cui ha cambiato strategia...
Risposta "Non solo quello! La (potenza C) ha sbagliato ulteriormente"
Domando quando, e la risposta è "Guarda le mosse"
"L'ho fatto" dico io, e aggiungo "Secondo me mi predi per il cxxx"
"No...non ti prendo per il cuxx" dice lui!, ma non spiega ulterirmente!
Ora, io credo di essere abbastanza maturo per capire la filosofia intrinseca a questo gioco...
Ogni "GIOCO" prevede la partecipazione di più giocatori che, concordi su determinate regole, misurano le proprie capacità/destrezze/fortune.
E ogni "GIOCATORE" partecipa al gioco per mettere alla prova queste sue abilità, e per ottenere il risultato della vittoria (o quello che a lui sembra il più consono).
Nel caso del Diplomacy l'abilità stà nell'ideare una tattica di gioco che ti porti ad ottenere 18 centri (o non c'ho capito nulla???) e portarla avanti.
Per quanto questa tattica possa essere complessa e prevedere tradimenti a più livelli il fine è, o dovrebbe rimanere, tradire nell'ambito della PARTITA... del GIOCO.
Da quì la domanda del titolo, cui spero vogliate rispondere perché ritengo interessante il quesito:
"il dualismo che attanaglia il niubbo: Novizio o Supercazzolato???"
ovvero: SONO IO (NIUBBO) CHE NON CAPISCO ALCUNE DINAMICHE DI GIOCO, OPPURE TU (ALTRO GIOCATORE) CERCHI FALSE GIUSTIFIFCAZIONI ALLE TUE SCELTE??
In altre parole: un giocatore di Diplomacy ha l'obbligo morale di scindere il piano ludico dal piano "di vita" e quindi, secondo la mia interpretazione personale, di dire sinceramente a un altro <ti ho tradito> ? E magari spiegargli il perché...
Il mio pensiero/risposta, a cui vi prego di postare commenti, è questo:
come giocatore Niubbo, ma sopratutto perché giocatore niubbo, ci posso anche stare a subire un tradimento... vorrei però che questo fosse motivato da dinamiche di gioco (giuste, sbagliate, opinabili...), MA SOPRATUTTO VORREI che mi fossero spiegate tali dinamiche, oppure chiedo troppo?
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Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Di solito è meglio ragionare a mente fredda alla fine della partita.
Alcuni tradimenti non servono a nulla, altri ben assestati ti aiutano ad arrivare alla vittoria (che può essere anche "chi ha più centri alla fine del 1907").
Non essendo una scienza esatta, bisogna prendere quello che viene offerto in spiegazione e scremare opportunamente ciò che realmente si pensa, da ciò che si vorrebbe, sa ciò che ci si dice come auto-giustificazione (soprattutto agli inizi, alcuni non tradiscono.. a meno di "concrete motivazioni").
Per come è concepito il gioco, ci sono pochi centri e troppi giocatori quindi è un gioco creato per creare frizioni tra le ambizioni dei giocatori e un tradimento in quanto tale assume un valore diverso se si gioca in ottica "turno per turno" e non in quella "alleati per tutta la partita fino al prossimo tradimento".
In ogni caso fornire/fornirsi false giustificazioni alle proprie scelte non è una cosa intrinseca al gioco ma estremamente comune al giorno d'oggi, la differenza è che il gioco acuisce le crisi e di conseguenza stimola i reciproci meccanismi di difesa della persona (chi si sente CATTIVO?).
Alcuni tradimenti non servono a nulla, altri ben assestati ti aiutano ad arrivare alla vittoria (che può essere anche "chi ha più centri alla fine del 1907").
Non essendo una scienza esatta, bisogna prendere quello che viene offerto in spiegazione e scremare opportunamente ciò che realmente si pensa, da ciò che si vorrebbe, sa ciò che ci si dice come auto-giustificazione (soprattutto agli inizi, alcuni non tradiscono.. a meno di "concrete motivazioni").
Per come è concepito il gioco, ci sono pochi centri e troppi giocatori quindi è un gioco creato per creare frizioni tra le ambizioni dei giocatori e un tradimento in quanto tale assume un valore diverso se si gioca in ottica "turno per turno" e non in quella "alleati per tutta la partita fino al prossimo tradimento".
In ogni caso fornire/fornirsi false giustificazioni alle proprie scelte non è una cosa intrinseca al gioco ma estremamente comune al giorno d'oggi, la differenza è che il gioco acuisce le crisi e di conseguenza stimola i reciproci meccanismi di difesa della persona (chi si sente CATTIVO?).
Giuseppe Salerno
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Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Secondo il mio umile parere(gioco a Diplomacy da poco più di un anno,non da chissà quanto tempo,c'è n'è di gente molto più esperta di me) un BUON giocatore di diplomacy(da notare che la parola buon non si riferisce alla correttezza di un giocatore o alla sua bravura ma da una serie di variabili etiche e morali "di vita" come ad esempio la sua bravura nel far capire ai novizi come si gioca a diplomacy anche se lui stesso li ha magari traditi,non ovviamente durante la loro prima partita pochè non credo sia consigliabile farlo,per far conoscere loro uno degli aspetti più affascinenti del gioco) HA l'obbligo morale di dire a un giocatore che lo ha tradito e perchè DOPO la fine della partita ma non DURANTE,poichè tutto ciò che avviene durante la partita è e rimane sul piano ludico e può contribuire,almeno si spera ,alla crescita del giocatore che ha subito il torto,anche se ciò vuol dire doversi sorbire una marea di cazzate.ziomi68 ha scritto:In altre parole: un giocatore di Diplomacy ha l'obbligo morale di scindere il piano ludico dal piano "di vita" e quindi, secondo la mia interpretazione personale, di dire sinceramente a un altro <ti ho tradito> ? E magari spiegargli il perché...
Tornando al tuo caso:se DOPO la fine della partita il giocatore che ti ha tradito non ti spiegherà,utilizzando i messaggi privati o il resoconto della partita che eventuale ognuno scriverà in un topic apposito del forum,i motivi che lo hanno indotto a tradirti allora,almeno secondo me,puoi tranquillamente ritenere tale giocatore un CATTIVO giocatore(almeno secondo il piano "di vita",per quanto riguarda il piano ludico nessuno è cattivo e nessuno è buono...siamo semplicemente giocatori di diplomacy ).Ma non prima!
Anche perchè così facendo egli,molto probabilmente,si farà,in modo del tutto gratuito,te come nemico e ciò ovviamente non potrà agevolare l'avvio di eventuali nuove relazioni diplomatiche tra di voi durante delle nuove partite che potrete giocare in futuro insieme.
Per quanto riguarda tutte le altre cose che hai scritto nel tuo intervento sono assolutamente d'accordo con Giuseppe(Kypo).
- Francesco
- Messaggi: 1576
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- Nome su webDiplo: BreathOfVega
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Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Rivelarti una strategia in mezzo alla partita, con il rischio che tu la spifferi a chi, a differenza di te (nel caso in cui il tradimento ti abbia tolto di mezzo), è in grado di approfittarne per fermarmi e magari vincere? Non mi sembra una buona idea.
Intendiamoci, a volte lo si fa (per spiegare, per indorare un po' la pillola), ma in assoluto non è consigliabile, a meno che non si sia sicuri che il tradito sia immune da considerazioni tipo "mi hai tradito e io faccio vincere qualcun altro).
Dopo la partita è un'altra storia, secondo me è dovere spiegare le proprie mosse ai novizi (e non solo: la discussione delle mosse avviene, a posteriori, a tutti i livelli), solo che a volte il confine tra novizi ed esperti è labile (per non parlare del fatto che anche gli esperti sbagliano, o che non sempre si hanno le idee chiarissime sulla partita ma non si ha voglia di andare a dire "non ero sicuro di fare la cosa giusta ma ci ho provato lo stesso" per spiegare le proprie mosse).
Resta inteso che la balla fine a se stessa non sia mai una mossa furba, ma riempirti di stupidaggini per ottenere qualcosa come una reazione contro qualcuno (o semplicemente che tu sparga una certa voce in giro) è una mossa validissima: l'importante è non portare le bugie oltre la partita (ma c'è anche chi non ha voglia, dopo mesi, di dire "sì, guarda, ti ho preso in giro fin dall'inizio", perché potrebbe essere peggio....)
Intendiamoci, a volte lo si fa (per spiegare, per indorare un po' la pillola), ma in assoluto non è consigliabile, a meno che non si sia sicuri che il tradito sia immune da considerazioni tipo "mi hai tradito e io faccio vincere qualcun altro).
Dopo la partita è un'altra storia, secondo me è dovere spiegare le proprie mosse ai novizi (e non solo: la discussione delle mosse avviene, a posteriori, a tutti i livelli), solo che a volte il confine tra novizi ed esperti è labile (per non parlare del fatto che anche gli esperti sbagliano, o che non sempre si hanno le idee chiarissime sulla partita ma non si ha voglia di andare a dire "non ero sicuro di fare la cosa giusta ma ci ho provato lo stesso" per spiegare le proprie mosse).
Resta inteso che la balla fine a se stessa non sia mai una mossa furba, ma riempirti di stupidaggini per ottenere qualcosa come una reazione contro qualcuno (o semplicemente che tu sparga una certa voce in giro) è una mossa validissima: l'importante è non portare le bugie oltre la partita (ma c'è anche chi non ha voglia, dopo mesi, di dire "sì, guarda, ti ho preso in giro fin dall'inizio", perché potrebbe essere peggio....)
La filosofia è come la Russia: piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.
Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Allora concordo con Franz e Antonio.
Durante la partita ho già 15 minuti in un torneo per seguire altre 5 persone e su webdiplomacy magari ho cose da fare nella vita reale che non mi permettono di spiegare le mosse, ricordandoci che non è un gioco a due, ma c'è necessità di parlare con altre 5 persone.
Che la "vittima" (dal suo punto di vista) chieda spiegazioni mi sembra normale ed ovvio, che il "vittimante" (dal punto di vista della vittima) le dia è "cortesia" se vi è modo e maniera durante la partita.
Personalmente le persone che si attaccano ad un tradimento per disturbarmi tutto il resto della partita, in uno gioco dove tradire è uno degli elementi base, le trovo abbastanza irritanti.
E' successo a me 1000 volte, mi succederà altra 1000 volte, probabilmente succederà altre 1000 a te.
secondo me quello che inizia a dividere il "novizio" da un giocatore completo è la reazione ad un tradimento inaspettato.
Come ho sottolineato non è un gioco a 2, ma a 7, se c'è un tradimento improvviso ci sono altre 5 persone al tavolo con cui parlare e negoziare aiuto o favore e che probabilmente non vedranno troppo di buon occhio il fatto che qualcuno stia diventanto primo al tavolo.
Per questo ci vuole flessibilità e lungimiranza , ad esempio caso tipo A e B stanno attaccando C, e lo stanno riducento a pochi centri...A tradisce B e lo attacca...C in questo caso cosa fà?
dimostra anche lui di esser un "vendicativo" che si allea subito con A per eliminare C "reo di averlo attaccato" pur sapendo che ci prenderà forse 1 centro e poi sarà lo stesso attaccato da A, oppure è cosi flessibile da poter far fronte comune con B, per arginare A?
Certo poi ci sono quelle partite frustranti in cui spesso per paura di perdere ti trovi una sfilza di risposte dagli altri 5 come "non lo so" "se lo attacco mi scopro con gli altri" "se lo attacco rischio di perdere il secondo posto" "mi sta simpatico" anche se oggettivamente l'ultima frase è quella che capisco di +.
Diplomacy non è solo un gioco di strategia (dove oltre a sapere le mosse da fare, dici solo le cose giuste da dire) ma è anche un gioco fatto di simpatie e caratteri e magnetismi personali c'è poco da fare.
Per questo non amo tantissimo le anonime, si capisco che difendono chi ha tanti diplopoint da un possibile attacco subito subito, ma togliendo la conoscenza personale, portano tutto su un mero piano strategico (non importà più chi sono i giocatori ma solo come dicono le cose).
Però in generale se uno vuole chiarimenti sicuramente dopo partita, non nel mentre , quando tutti e due i giocatori DEVONO tener in considerazione anche cosa fanno gli altri 5.
Un tradimento fatto male , o che ingrandisce troppo in fretta, solitamente coalizza sempre 2 o 3 potenze al tavolo contro quello che sta rischiando al partita.
Oltre al componente tattica c'è anche quella diplomatica, e spesso una buona diplomazia ci fà trovare subito un altro alleato.
Durante la partita ho già 15 minuti in un torneo per seguire altre 5 persone e su webdiplomacy magari ho cose da fare nella vita reale che non mi permettono di spiegare le mosse, ricordandoci che non è un gioco a due, ma c'è necessità di parlare con altre 5 persone.
Che la "vittima" (dal suo punto di vista) chieda spiegazioni mi sembra normale ed ovvio, che il "vittimante" (dal punto di vista della vittima) le dia è "cortesia" se vi è modo e maniera durante la partita.
Personalmente le persone che si attaccano ad un tradimento per disturbarmi tutto il resto della partita, in uno gioco dove tradire è uno degli elementi base, le trovo abbastanza irritanti.
E' successo a me 1000 volte, mi succederà altra 1000 volte, probabilmente succederà altre 1000 a te.
secondo me quello che inizia a dividere il "novizio" da un giocatore completo è la reazione ad un tradimento inaspettato.
Come ho sottolineato non è un gioco a 2, ma a 7, se c'è un tradimento improvviso ci sono altre 5 persone al tavolo con cui parlare e negoziare aiuto o favore e che probabilmente non vedranno troppo di buon occhio il fatto che qualcuno stia diventanto primo al tavolo.
Per questo ci vuole flessibilità e lungimiranza , ad esempio caso tipo A e B stanno attaccando C, e lo stanno riducento a pochi centri...A tradisce B e lo attacca...C in questo caso cosa fà?
dimostra anche lui di esser un "vendicativo" che si allea subito con A per eliminare C "reo di averlo attaccato" pur sapendo che ci prenderà forse 1 centro e poi sarà lo stesso attaccato da A, oppure è cosi flessibile da poter far fronte comune con B, per arginare A?
Certo poi ci sono quelle partite frustranti in cui spesso per paura di perdere ti trovi una sfilza di risposte dagli altri 5 come "non lo so" "se lo attacco mi scopro con gli altri" "se lo attacco rischio di perdere il secondo posto" "mi sta simpatico" anche se oggettivamente l'ultima frase è quella che capisco di +.
Diplomacy non è solo un gioco di strategia (dove oltre a sapere le mosse da fare, dici solo le cose giuste da dire) ma è anche un gioco fatto di simpatie e caratteri e magnetismi personali c'è poco da fare.
Per questo non amo tantissimo le anonime, si capisco che difendono chi ha tanti diplopoint da un possibile attacco subito subito, ma togliendo la conoscenza personale, portano tutto su un mero piano strategico (non importà più chi sono i giocatori ma solo come dicono le cose).
Però in generale se uno vuole chiarimenti sicuramente dopo partita, non nel mentre , quando tutti e due i giocatori DEVONO tener in considerazione anche cosa fanno gli altri 5.
Un tradimento fatto male , o che ingrandisce troppo in fretta, solitamente coalizza sempre 2 o 3 potenze al tavolo contro quello che sta rischiando al partita.
Oltre al componente tattica c'è anche quella diplomatica, e spesso una buona diplomazia ci fà trovare subito un altro alleato.
"There exist 10 kinds of people: those who understand binary and those who don't."
"If debugging is the process of removing bugs, then programming must be the process of putting them in."
"Gli alleati sono come dei palloncini, appena gli pianti un chiodo dietro la schiena spariscono immediatamente."
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Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Okey facciamo un esempio, un giocatore lo chiameremo Antonio per semplicità,sta giocando una partita della LDM, due giocatori diversi gli dicono di non fare due cose diverse, in diversi punti della mappa, che non servono a niente.
Antonio da bravo Niubbo che fa le fa entrambe e si inimica due giocatori alla volta per niente.
Cosa avrebbe fatto un Niubbo che vuole crescere ? avrebbe pensato "cazzarola ma se questi che hanno insieme 4 volte i mie anni e giocano insieme da più della mia età lo dicono forse potrei anche accettare per capire se hanno ragione".
Ma Antonio no, Antonio continua imperterrito a giocare "Come lui sa" ed a non ottenere niente.
Ma lui sa....i veri giocatori non sanno i veri giocatori devono essere flessibili per capire la partita non ci sono paletti in questo gioco!!!!
Antonio da bravo Niubbo che fa le fa entrambe e si inimica due giocatori alla volta per niente.
Cosa avrebbe fatto un Niubbo che vuole crescere ? avrebbe pensato "cazzarola ma se questi che hanno insieme 4 volte i mie anni e giocano insieme da più della mia età lo dicono forse potrei anche accettare per capire se hanno ragione".
Ma Antonio no, Antonio continua imperterrito a giocare "Come lui sa" ed a non ottenere niente.
Ma lui sa....i veri giocatori non sanno i veri giocatori devono essere flessibili per capire la partita non ci sono paletti in questo gioco!!!!
Cordiali Saluti
Davide
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Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Parli della partita in cui c'erano sette giocatori giocanti, vero?
Giuseppe Salerno
Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
diciamo che se due giocatori mi dicono di non fare 2 cose diverse a nord e sud, di fatto mi obbligano a farne una terza contro qualcun'altro, magari a loro uso e consumo...probabilmente se ci fosse stato fulvio, avrebbe scelto quale dei due non inimicarsi, e suonare l'inimicato con la terza potenza, quello che il "duo" voleva che attaccassi.fenix71 ha scritto:Okey facciamo un esempio, un giocatore lo chiameremo Antonio per semplicità,sta giocando una partita della LDM, due giocatori diversi gli dicono di non fare due cose diverse, in diversi punti della mappa, che non servono a niente.
Antonio da bravo Niubbo che fa le fa entrambe e si inimica due giocatori alla volta per niente.
Cosa avrebbe fatto un Niubbo che vuole crescere ? avrebbe pensato "cazzarola ma se questi che hanno insieme 4 volte i mie anni e giocano insieme da più della mia età lo dicono forse potrei anche accettare per capire se hanno ragione".
Ma Antonio no, Antonio continua imperterrito a giocare "Come lui sa" ed a non ottenere niente.
Ma lui sa....i veri giocatori non sanno i veri giocatori devono essere flessibili per capire la partita non ci sono paletti in questo gioco!!!!
Se il giocatore a cui ho dato retta, e non ho fatto quella cosa, mi attacca per difendere l'altro...credo non ci siano dubbi che i due erano in combutta.
Diciamo che se vogliamo il problema del buon antonio è stato di inimicarsi 2 potenze, senza avere una terza e magari anche una quarta molto amiche^^
"There exist 10 kinds of people: those who understand binary and those who don't."
"If debugging is the process of removing bugs, then programming must be the process of putting them in."
"Gli alleati sono come dei palloncini, appena gli pianti un chiodo dietro la schiena spariscono immediatamente."
"If debugging is the process of removing bugs, then programming must be the process of putting them in."
"Gli alleati sono come dei palloncini, appena gli pianti un chiodo dietro la schiena spariscono immediatamente."
Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Scusa Fenix ma non ti seguo più. (o forse non devo seguirti, perché non so a cosa ti riferisci)
Proviamo così: Partita ipotetica senza limite di turni fissato, fasi diplomatiche virtualmente infinite (ovvero un gicatore ha tutto il tempo di ponderare le sue decisioni e di concordare le strategie.)
FASE 1
Tre giocatori, A B e C. B e C concordano di attaccare A. B tradisce e invece di appoggiare l'attacco di C supporta la difesa di A. O addirittura supporta un attacco di A nei confronti di C. (C è un niubbo.)
-Per definizione B è il traditore, C è il tradito e A è lo spettatore...
FASE 2
L'attacco di B e A continua, e C si vede ridotto a pochi centri. Poi A tradisce e attacca B. B chiede l'aiuto di C.
C deve essere flessibile e aiutare B contro A?
Nel mondo dei sogni Sì a prescindere, in base a un principio di equilibro delle forze in campo.
Nel mondo reale C (che è sempre un niubbo), al momento in cui viene tradito si dibatte in diplomazia per cercare salvezza. Contatterà D, E, F, G... ma anche e sopratuto A e B. Il fine di questi ultimi contatti è, nelle sue intenzioni, CAPIRE DOVE, QUANDO E PERCHE' LA SUA "PROPOSTA DIPLOMATICA" fatta a B (dai, attachiamo insieme A) E' RISULTATA PIU' DEBOLE DI QUELLA DI A (dai, rivoltati contro C e attacchiamolo insieme.)
Nel caso D E F e G si astengano dall'aiutare C la salvezza (tra la fase uno e la due) passa solo dal costruire una proposta diplomatica più vantaggiosa per A o B di quella in essere, ovvero A+B vs C. Come arrivare a questa costruzione è argomento interessante, ma che vorrei accantonare per ora e trattare in un altro momento.
C prende quindi contatto anche con B, e gli chiede, per avere un punto di partenza, "Perché mi hai tradito?"
Non è ingenuo... cerca di capire/carpire qualcosa di utile nella strategia di quello che ad ora è un nemico, e trovarne magari un punto debole...
B può rispondere come vuole, o non rispondere per niente. MA se B si avventura in spiegazioni strategiche, queste devono/dovrebbero risultare il più convincenti possibili. Anche perché C è niubbo, e sicuramente non capisce tutti i risvolti del gioco, ma proprio per questo molto "critico" nell'analisi delle parole dell'altro.
Inaccetabile è (sempre secondo me) che B risponda "Era Ineluttalibe che ti tradissi. Non c'era altra possibilità!"
Se il niubbo C proprio non "si fa convinto delle spiegazioni di B, o non accetta l'ineluttabilità come spiegazione sifarà la domanda che dà il titolo al mio intervento: sono.. (C è) un niubbo incompetente o un passante supercazzolato?
E sopratutto, visto che non condivido l'idea della "ineluttabilità di un tradimento", si può parlare di comportamento "personalmente" scorretto nel nascondersi dietro tale spiegazione, invece che ammetterlo?
Ora, certo, questo è e rimane un gioco. E le scorrettezze che dovrebbero far riflettere nel mondo sono altre... Ma questo è un forum sul diplomacy, quindi il posto giusto per porre certe domande. In più non voglio credere che ci sono delle situazioni di gioco in cui un tradimento è INEVITABILE E DOVUTO (a meno di gravi errori di posizionamento).
Io credo che molta di quella flessibilità richiesta al giocatore C quando (se!) si arriva alla fase due dell'esempio dipenda da questo punto.
La percezione che un giocatore ha degli altri influenza sicuramente le scelte, e questo è sicuramente "voluto" dallo spirito del gioco che prevede i colloqui, segreti e non.
Com'è stato scritto domandare (in diplomazia) è lecito, e rispondere è cortesia...
ma se è l'empatia tra i giocatori che caratterizza e sposta il peso delle decisioni nel gioco, quanto conta che quella cortesia (il rispondere) venga percepita come comunque corretta, anche se manifesta intenzioni ostili ( nel gioco)?
Preferite/preferiamo aiutare un giocatore che, molto sinceramente, vi dice "E' vero che ti ho tradito, ma adesso...", uno che ti dice "ma io non ti ho tradito" quando ha una sua armata in un tuo centro patrio, o uno che ti garantisce appoggio per un centro e poi ti rimbalza dicendo "non avevo capito/ho sbagliato a inserire (scrivere) le mosse"?
O tutto questo non ha motivo di pesare sulle decisioni di gioco che prendiamo?
Proviamo così: Partita ipotetica senza limite di turni fissato, fasi diplomatiche virtualmente infinite (ovvero un gicatore ha tutto il tempo di ponderare le sue decisioni e di concordare le strategie.)
FASE 1
Tre giocatori, A B e C. B e C concordano di attaccare A. B tradisce e invece di appoggiare l'attacco di C supporta la difesa di A. O addirittura supporta un attacco di A nei confronti di C. (C è un niubbo.)
-Per definizione B è il traditore, C è il tradito e A è lo spettatore...
FASE 2
L'attacco di B e A continua, e C si vede ridotto a pochi centri. Poi A tradisce e attacca B. B chiede l'aiuto di C.
C deve essere flessibile e aiutare B contro A?
Nel mondo dei sogni Sì a prescindere, in base a un principio di equilibro delle forze in campo.
Nel mondo reale C (che è sempre un niubbo), al momento in cui viene tradito si dibatte in diplomazia per cercare salvezza. Contatterà D, E, F, G... ma anche e sopratuto A e B. Il fine di questi ultimi contatti è, nelle sue intenzioni, CAPIRE DOVE, QUANDO E PERCHE' LA SUA "PROPOSTA DIPLOMATICA" fatta a B (dai, attachiamo insieme A) E' RISULTATA PIU' DEBOLE DI QUELLA DI A (dai, rivoltati contro C e attacchiamolo insieme.)
Nel caso D E F e G si astengano dall'aiutare C la salvezza (tra la fase uno e la due) passa solo dal costruire una proposta diplomatica più vantaggiosa per A o B di quella in essere, ovvero A+B vs C. Come arrivare a questa costruzione è argomento interessante, ma che vorrei accantonare per ora e trattare in un altro momento.
C prende quindi contatto anche con B, e gli chiede, per avere un punto di partenza, "Perché mi hai tradito?"
Non è ingenuo... cerca di capire/carpire qualcosa di utile nella strategia di quello che ad ora è un nemico, e trovarne magari un punto debole...
B può rispondere come vuole, o non rispondere per niente. MA se B si avventura in spiegazioni strategiche, queste devono/dovrebbero risultare il più convincenti possibili. Anche perché C è niubbo, e sicuramente non capisce tutti i risvolti del gioco, ma proprio per questo molto "critico" nell'analisi delle parole dell'altro.
Inaccetabile è (sempre secondo me) che B risponda "Era Ineluttalibe che ti tradissi. Non c'era altra possibilità!"
Se il niubbo C proprio non "si fa convinto delle spiegazioni di B, o non accetta l'ineluttabilità come spiegazione sifarà la domanda che dà il titolo al mio intervento: sono.. (C è) un niubbo incompetente o un passante supercazzolato?
E sopratutto, visto che non condivido l'idea della "ineluttabilità di un tradimento", si può parlare di comportamento "personalmente" scorretto nel nascondersi dietro tale spiegazione, invece che ammetterlo?
Ora, certo, questo è e rimane un gioco. E le scorrettezze che dovrebbero far riflettere nel mondo sono altre... Ma questo è un forum sul diplomacy, quindi il posto giusto per porre certe domande. In più non voglio credere che ci sono delle situazioni di gioco in cui un tradimento è INEVITABILE E DOVUTO (a meno di gravi errori di posizionamento).
Io credo che molta di quella flessibilità richiesta al giocatore C quando (se!) si arriva alla fase due dell'esempio dipenda da questo punto.
La percezione che un giocatore ha degli altri influenza sicuramente le scelte, e questo è sicuramente "voluto" dallo spirito del gioco che prevede i colloqui, segreti e non.
Com'è stato scritto domandare (in diplomazia) è lecito, e rispondere è cortesia...
ma se è l'empatia tra i giocatori che caratterizza e sposta il peso delle decisioni nel gioco, quanto conta che quella cortesia (il rispondere) venga percepita come comunque corretta, anche se manifesta intenzioni ostili ( nel gioco)?
Preferite/preferiamo aiutare un giocatore che, molto sinceramente, vi dice "E' vero che ti ho tradito, ma adesso...", uno che ti dice "ma io non ti ho tradito" quando ha una sua armata in un tuo centro patrio, o uno che ti garantisce appoggio per un centro e poi ti rimbalza dicendo "non avevo capito/ho sbagliato a inserire (scrivere) le mosse"?
O tutto questo non ha motivo di pesare sulle decisioni di gioco che prendiamo?
- thug
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Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Per come la vedo io, se un tradimento è "fatto bene", è molto più semplice motivarlo.
Forse non esiste l'ineluttabilità del tradimento ma a volte si presentano occasioni in cui chiunque tradirebbe, anzi, occasioni in cui chiunque DOVREBBE tradire. Quando il tuo alleato (alleato del momento, perché si gioca in sette ma è uno solo quello che vince) si dispone in modo sbagliato o si scopre un po' troppo oppure sta prendendo troppo vantaggio (!) e ti si presenta l'occasione giusta, è giusto tradire. Dopo averlo tradito, gli puoi dire molto serenamente che lo hai tradito perché ti ha fornito l'occasione giusta ed un bravo giocatore capisce ed accetta. Anzi, uno bravo non ti offre l'occasione diciamo che uno che sta imparando capisce. Non che gli piaccia ma comprende la situazione e man mano capirà che verrà tradito prima che questo accada (senza diventare paranoico ).
Quando invece tradisci "male", o perché semplicemente sbagli oppure perché ti sei lasciato ingannare dagli altri, ti rimangono poche alternative. O menti a te stesso ed al tradito cercando delle scuse oppure ammetti le tue colpe cercando di recuperare la fiducia dell'altro.
Le interpretazioni personali, le alchimie e le simpatie sono importanti ma, secondo me, l'alleanza migliore è quella che frutta ad entrambi gli alleati. Non appena uno si sente minacciato dall'altro o non ha più convenienza a sostenere un'alleanza, va da sè che ci sarà un tradimento.
Per ritornare in topic. La mia scuola di pensiero è che durante la partita ci si affronta da giocatori per cui tutte le frasi sono rivolte al giocatore, non alla persona. L'unica eccezione, se vuoi, sono le partite per novizi (è più bello di niubbi?!?) in cui ogni tanto ci si può fermare ed uscire dalla foga agonistica per motivare, spiegare e raccontare le partite ai nuovi.
Ma comunque, come detto da più persone più volte, le regole sono chiare. Tolte le offese dirette non è vietato (quasi) nulla.
Io ogni tanto provo a fingermi donna durante le anonime...
Forse non esiste l'ineluttabilità del tradimento ma a volte si presentano occasioni in cui chiunque tradirebbe, anzi, occasioni in cui chiunque DOVREBBE tradire. Quando il tuo alleato (alleato del momento, perché si gioca in sette ma è uno solo quello che vince) si dispone in modo sbagliato o si scopre un po' troppo oppure sta prendendo troppo vantaggio (!) e ti si presenta l'occasione giusta, è giusto tradire. Dopo averlo tradito, gli puoi dire molto serenamente che lo hai tradito perché ti ha fornito l'occasione giusta ed un bravo giocatore capisce ed accetta. Anzi, uno bravo non ti offre l'occasione diciamo che uno che sta imparando capisce. Non che gli piaccia ma comprende la situazione e man mano capirà che verrà tradito prima che questo accada (senza diventare paranoico ).
Quando invece tradisci "male", o perché semplicemente sbagli oppure perché ti sei lasciato ingannare dagli altri, ti rimangono poche alternative. O menti a te stesso ed al tradito cercando delle scuse oppure ammetti le tue colpe cercando di recuperare la fiducia dell'altro.
Le interpretazioni personali, le alchimie e le simpatie sono importanti ma, secondo me, l'alleanza migliore è quella che frutta ad entrambi gli alleati. Non appena uno si sente minacciato dall'altro o non ha più convenienza a sostenere un'alleanza, va da sè che ci sarà un tradimento.
Per ritornare in topic. La mia scuola di pensiero è che durante la partita ci si affronta da giocatori per cui tutte le frasi sono rivolte al giocatore, non alla persona. L'unica eccezione, se vuoi, sono le partite per novizi (è più bello di niubbi?!?) in cui ogni tanto ci si può fermare ed uscire dalla foga agonistica per motivare, spiegare e raccontare le partite ai nuovi.
Ma comunque, come detto da più persone più volte, le regole sono chiare. Tolte le offese dirette non è vietato (quasi) nulla.
Io ogni tanto provo a fingermi donna durante le anonime...
Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Ogni riferimento alla partita da poco finita (in patta) in cui giocavamo entrambi è puramente casuale vero????thug ha scritto: Forse non esiste l'ineluttabilità del tradimento ma a volte si presentano occasioni in cui chiunque tradirebbe, anzi, occasioni in cui chiunque DOVREBBE tradire. Quando il tuo alleato (alleato del momento, perché si gioca in sette ma è uno solo quello che vince) si dispone in modo sbagliato o si scopre un po' troppo oppure sta prendendo troppo vantaggio (!) e ti si presenta l'occasione giusta, è giusto tradire. Dopo averlo tradito, gli puoi dire molto serenamente che lo hai tradito perché ti ha fornito l'occasione giusta ed un bravo giocatore capisce ed accetta. Anzi, uno bravo non ti offre l'occasione diciamo che uno che sta imparando capisce. Non che gli piaccia ma comprende la situazione e man mano capirà che verrà tradito prima che questo accada (senza diventare paranoico ).
Sopratutto per quello che riguarda paranoie e tradimenti ineluttabili...
Dovremmo aprire un altro topic per commentarla, ma ti confesso che mi era venuta forte forte la voglia di vedere cosa succedeva se costruivo una flotta a trieste dopo aver tolto un altro centro all'inglese...
- thug
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Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
In quel caso avrei cercato il dialogo con l'inglese, abbandonando il fornte francese e supportando l'inglese contro di te. Non so come sarebbe finita ma la patta mi sembrava (e ne sono davvero convinto) la conclusione più giusta
Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Comunque, Novizio (o neofita, o principiante) è sicuramente più piacevole di niubbo. E' tanto bella e ricca la lingua italiana.
E come donna non ti ci vedo, nemmeno per scritto!
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Re: Intelligenza di gioco e intelligenza personale
Detto che mi sono un po' perso alla fine e che le risposte non sono state tutte esattamente pertinenti alla domanda...
Per risponderti riciclo sempre la stessa storia: mettiti nei panni sia di A che di B che di C. Anzi, A lasciamolo stare perché sta giocando bene (ammesso che i tradimenti a catena lo portino più vicino alla vittoria invece che più vicino ad una patta con 16 centri ma che sempre patta è).
Nei panni di C ti ci sei messo (non credo sia un caso), ma ti trovi in stallo. Forse metterti nei panni di B potrebbe risolvere anche lo stallo di C.
Supponiamo che tu sia B. Hai un accordo contro C assieme ad A, e nei tuoi piani l'invasione successiva di A tramite un patto con D, E, F, G.
Dunque giochi contro C (magari prima sondi un attacco ad A, ma nei tuoi piani l'attacco a C è migliore perché si incastra perfettamente nella cronologia degli attacchi che hai in mente, legandoli alle evoluzioni europee dall'altra parte della mappa). Certo, parli con C anche per farlo scoprire un po' meglio e invaderlo più facilmente (d'altra parte è un giocatore nuovo e affatto esperto, magari).
Tradisci C.
E qui il dramma: A ti tradisce prima che riesca a farlo tu, magari perché D, E, F e G non sono intervenuti come avrebbero dovuto (qualcosa è andato storto dall'altra parte della mappa, insomma). Sondi tutto il sondabile, ma alla fine ti resta una sola speranza: chiedere aiuto a C.
Ora, va bene che i giocatori oltre che avatar sono anche persone. Però tu devi andare lì ed ottenere un risultato preciso, ovvero ammorbidire la posizione di C. Andare lì e dire "era nei miei piani fin dall'inizio farti fuori e ho cercato di gabbarti" non è necessariamente la via migliore per ottenere la tua benevolenza. Forse è meglio dirti qualche altra bugia, possibilmente credibile, perché stai ancora giocando.
Torniamo a C. Ci sentiamo dire qualcosa che non ci convince. Abbiamo il dubbio - o forse siamo convinti - che ci stiano dicendo stupidaggini. Però siamo sicuri che a B serva il nostro aiuto, e che la sua richiesta sia sincera.
Ci sono due possibilità: riconosciamo che B sta ancora giocando, e che quindi la sua insincerità è semplicemente il tentativo di tenere nascoste le sue vere intenzioni (come è giusto che sia) ma siamo sicuri che la sua proposta sia sincera. Allora valutiamo se accettarla o meno, sia dicendogli "guarda che è evidente che mi dici stupidaggini" (ed in caso minacciarlo che "o mi convinci meglio, magari con la verità, o affondi", oppure dicendogli "ok, non ti credo più di tanto, ma è evidente che sei sincero visto che...") oppure facendo finta di credere alle sue parole per fargli alzare le difese vista la nostra "faciloneria".
L'altra possibilità è dire a B "Avevi un'occasione per convincermi ma l'hai buttata con altre stupidaggini". In questo modo B impara che non sei così sciocco come evidentemente crede, ma tu hai peccato fortemente nel gioco - alla fine, per te si stava mettendo bene dopo la richiesta di B, no? E tu butti tutto all'aria per vendetta.
Per risponderti (finalmente): il piano etico, a diplomacy, scricchiola pericolosamente. Non è solo un discorso del primo livello: il piano etico scricchiola pure sul secondo - il rapporto tra giocatore e giocatore, oltre che tra potenza e potenza, all'interno della partita. Semplicemente perché non è possibile capire se un giocatore è sincero perché a quel punto non vuole prenderti in giro, o se è sincero semplicemente perché gli conviene; e se non è chiaro questo, come possiamo offenderci in nome di una presa in giro "nei confronti della persona", invece che "nei confronti del giocatore"?
Per risponderti riciclo sempre la stessa storia: mettiti nei panni sia di A che di B che di C. Anzi, A lasciamolo stare perché sta giocando bene (ammesso che i tradimenti a catena lo portino più vicino alla vittoria invece che più vicino ad una patta con 16 centri ma che sempre patta è).
Nei panni di C ti ci sei messo (non credo sia un caso), ma ti trovi in stallo. Forse metterti nei panni di B potrebbe risolvere anche lo stallo di C.
Supponiamo che tu sia B. Hai un accordo contro C assieme ad A, e nei tuoi piani l'invasione successiva di A tramite un patto con D, E, F, G.
Dunque giochi contro C (magari prima sondi un attacco ad A, ma nei tuoi piani l'attacco a C è migliore perché si incastra perfettamente nella cronologia degli attacchi che hai in mente, legandoli alle evoluzioni europee dall'altra parte della mappa). Certo, parli con C anche per farlo scoprire un po' meglio e invaderlo più facilmente (d'altra parte è un giocatore nuovo e affatto esperto, magari).
Tradisci C.
E qui il dramma: A ti tradisce prima che riesca a farlo tu, magari perché D, E, F e G non sono intervenuti come avrebbero dovuto (qualcosa è andato storto dall'altra parte della mappa, insomma). Sondi tutto il sondabile, ma alla fine ti resta una sola speranza: chiedere aiuto a C.
Ora, va bene che i giocatori oltre che avatar sono anche persone. Però tu devi andare lì ed ottenere un risultato preciso, ovvero ammorbidire la posizione di C. Andare lì e dire "era nei miei piani fin dall'inizio farti fuori e ho cercato di gabbarti" non è necessariamente la via migliore per ottenere la tua benevolenza. Forse è meglio dirti qualche altra bugia, possibilmente credibile, perché stai ancora giocando.
Torniamo a C. Ci sentiamo dire qualcosa che non ci convince. Abbiamo il dubbio - o forse siamo convinti - che ci stiano dicendo stupidaggini. Però siamo sicuri che a B serva il nostro aiuto, e che la sua richiesta sia sincera.
Ci sono due possibilità: riconosciamo che B sta ancora giocando, e che quindi la sua insincerità è semplicemente il tentativo di tenere nascoste le sue vere intenzioni (come è giusto che sia) ma siamo sicuri che la sua proposta sia sincera. Allora valutiamo se accettarla o meno, sia dicendogli "guarda che è evidente che mi dici stupidaggini" (ed in caso minacciarlo che "o mi convinci meglio, magari con la verità, o affondi", oppure dicendogli "ok, non ti credo più di tanto, ma è evidente che sei sincero visto che...") oppure facendo finta di credere alle sue parole per fargli alzare le difese vista la nostra "faciloneria".
L'altra possibilità è dire a B "Avevi un'occasione per convincermi ma l'hai buttata con altre stupidaggini". In questo modo B impara che non sei così sciocco come evidentemente crede, ma tu hai peccato fortemente nel gioco - alla fine, per te si stava mettendo bene dopo la richiesta di B, no? E tu butti tutto all'aria per vendetta.
Per risponderti (finalmente): il piano etico, a diplomacy, scricchiola pericolosamente. Non è solo un discorso del primo livello: il piano etico scricchiola pure sul secondo - il rapporto tra giocatore e giocatore, oltre che tra potenza e potenza, all'interno della partita. Semplicemente perché non è possibile capire se un giocatore è sincero perché a quel punto non vuole prenderti in giro, o se è sincero semplicemente perché gli conviene; e se non è chiaro questo, come possiamo offenderci in nome di una presa in giro "nei confronti della persona", invece che "nei confronti del giocatore"?
La filosofia è come la Russia: piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.