Occorre vedere come lo scoprono, primo.
Se si riconoscono per battute, citazioni, etc - beh, c'è poco da fare (alla fine, chi gioca trenta partita sul forum ha giocato un po' con tutti i "non nuovi"), si chiede di non menzionare più la propria identità. Fate finta di niente, insomma.
Cosa e' ammesso e cosa non lo e'?
- Francesco
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Re: Cosa e' ammesso e cosa non lo e'?
La filosofia è come la Russia: piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.
Re: Cosa e' ammesso e cosa non lo e'?
Se io, dal modo che hai di scrivere, capisco chi sei, ne posso trarre solo vantaggio.robertorifokkk ha scritto:aspetta però... le mute okay, ma se nell'anonima due giocatori scoprono vicendevolmente chi sono, forse è un po' falsata ma che ci si può fare?
Nella mia idea di Diplomacy le partite anonime con diplomazia hanno poco senso, o meglio su queste non metterei la regola di non rivelare la propria identita'.
Se lo voglio fare, peggio (forse) per me, ma non deve essere regola ferrea.
Discorso diverso per per le mute, dove l'unico modo per comunicare sono le mosse e BASTA ed ogni violazione alla regola deve essere punita.
Leonardo Quirini
Re: Cosa e' ammesso e cosa non lo e'?
Per le partite con diplomazia, il giocare partite non anonime garantisce che chi conosce l'avversario prenderà le dovute contromisure: se poi lo stile dell'avversario "è conosciuto" da più parti e il suo approccio non è proprio apprezzabile, è certo che sarà nel mirino di molti dall'inizio della partita. Questi Conosciuti lo sanno, e per ovviare a questo sconveniente possono ripiegare nelle partite anonime (NB: questo non significa che pecchino di vigliaccheria. Il Diplomacy è un gioco dove la sportività è apprezzata ma non è remunerativa, e quindi tradire non costitusce una pecca ma il più delle volte una necessità). Se un Conosciuto non è sportivo (termine molto relativo in questo gioco) è inevitabile (e normale) che gli altri gli daranno addosso, e ciò potrebbe al limite essere riconducibile ad un particolare caso di metagaming (ripeto: al limite... è comunque ovvio che lo svantaggiato è il Conosciuto perché gli altri fanno comunella).
D'altro canto, una partita non anonima con diplomazia non garantisce al 100% l'anonimato, proprio perché i messaggi possono tradire l'identità; però c'è sempre il beneficio del dubbio...
D'altro canto, una partita non anonima con diplomazia non garantisce al 100% l'anonimato, proprio perché i messaggi possono tradire l'identità; però c'è sempre il beneficio del dubbio...
*Un compromesso è perfetto quando tutti sono scontenti. (Aristide Briand, Presidente del Consiglio di Francia, 1915-1917)
*SI... PUÒ... FARE! (Frankenstein Junior)
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- Francesco
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Re: Cosa e' ammesso e cosa non lo e'?
Mettici anche la faccenda dei punti. Uno che ha tanti punti ha sempre un mirino così addosso pure da chi non lo conosce, quando in realtà anche lui - come tutti - cerca alleati per una buona partita, ed all'inizio magari non ne trova per diffidenza (ma su sei giocatori prima o poi si trova sempre qualcuno disposto a proteggerti se gli offri il giusto compenso).
Questa faccenda sparisce con l'anonimato, e non è una bazzecola, ve lo garantisco...
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