Diplomacy live, considerazioni
Re: Diplomacy live, considerazioni
hai comunque evidenziato uno dei fondamenti di questo gioco: giocare con persone varie e differenti.
"Preferisco i delinquenti ai cretini, perché i primi almeno ogni tanto si riposano"
"Il vero potere non ha bisogno di tracotanza, barba lunga, vocione che abbaia. Il vero potere ti strozza con nastri di seta, garbo, intelligenza."
"-Ciò che suggerisci è alto tradimento -Solo se perderemo."
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Re: Diplomacy live, considerazioni
dbrn ha scritto:Ieri ho avuto occasione di giocare per la prima volta live.
Abbiamo organizzato un tavolo di 7 persone tutte più o meno esperte di giochi da tavolo; 5 si conoscevano tra loro da parecchio tempo e escono insieme regolarmente, gli altri 2 (io e un amico) si conoscono da sempre. Tutti hanno capito abbastanza facilmente come giocare sebbene ci siano stati un paio di casi in cui non si era esattamente sicuri di come andassero risolte alcune situazioni di conflitto particolari; tuttavia è stata un'ottima esperienza. Cosa che trovo molto singolare e a cui non avevo nemmeno pensato è quanto tra giocatori inesperti le amicizie nella vita reale siano poi trasposte sul piano di gioco. C'è stata occasione di buttare fuori gioco l'Austria già nel 1903 ma nessuno dei suoi amici ha voluto accollarsi la responsabilità, coalizzandosi tutti contro di me (Germania) e l'altro ragazzo che al tavolo non conosceva nessuno all'infuori di me. (Russia)
Quanto effettivamente contano le vere amicizie in diplomacy? Come è possibile giocare con persone chesi conoscono e non vogliono danneggiarsi reciprocamente per non "danneggiare" o "tradire" un amico? Volevano giocare nuovamente in futuro, probabilmente lunedì prossimo. Come mi preparo?
Penso che bisogna riuscire a sperare il piano ludico da quello della vita reale, io sarei capace benissimo a tradire in diplomacy il mio migliore amico, ma questo non deve assolutamente cambiare il nostro rapporto:)
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Re: Diplomacy live, considerazioni
Parole sante!nemo ha scritto:Penso che bisogna riuscire a sperare il piano ludico da quello della vita reale, io sarei capace benissimo a tradire in diplomacy il mio migliore amico, ma questo non deve assolutamente cambiare il nostro rapporto:)
Giuseppe Salerno
Re: Diplomacy live, considerazioni
sottoscrivo...tra l'altro cosa che succede quasi sempre nel mio gruppo di gioco live...e molto raramente se non mai ci sono stati strascichi extrapartita...magari qualche resa della pariglia nel game successivokypo582 ha scritto:Parole sante!nemo ha scritto:Penso che bisogna riuscire a sperare il piano ludico da quello della vita reale, io sarei capace benissimo a tradire in diplomacy il mio migliore amico, ma questo non deve assolutamente cambiare il nostro rapporto:)
"There exist 10 kinds of people: those who understand binary and those who don't."
"If debugging is the process of removing bugs, then programming must be the process of putting them in."
"Gli alleati sono come dei palloncini, appena gli pianti un chiodo dietro la schiena spariscono immediatamente."
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Re: Diplomacy live, considerazioni
Giusto.nemo ha scritto: Penso che bisogna riuscire a sperare il piano ludico da quello della vita reale, io sarei capace benissimo a tradire in diplomacy il mio migliore amico, ma questo non deve assolutamente cambiare il nostro rapporto:)
La mia prima esperienza diplomatica con gli amici di sempre e' stata alle superiori.
La sequenza degli eventi era invariabilmente questa:
1) Partita il pomeriggio a casa di uno qualsiasi
2) Tradimenti balordi al momento meno opportuno
3) Litigate furiose
4) 4-5 giorni da perfetti sconosciuti, manco ciao la mattina (il giorno dopo la partita col rischio di arrivare alle mani)
5) "Hey, giochiamo a Diplomacy?" come se niente fosse
6) Ricomincia dal punto 1
Ma eravamo giovani ...
Quello che dici nemo e' sacrosanto, e non dovrebbe mai succedere fra persone "intelligenti"; il difficile e' fare il contrario, ossia giocare col tuo migliore amico al tavolo come se fosse un perfetto sconosciuto e trattarlo come tale, tradendolo senza problemi se pensi sia giusto e non giocandoci alleato a prescindere.
Ma questo, come detto piu' volte, e' solo una questione di esperienza.
Ci sono persone che riescono a farlo da subito, ma la maggioranza tende a giocare in maniera "sicura" all'inizio, appoggiandosi a chi si conosce bene.
Leonardo Quirini
Re: Diplomacy live, considerazioni
Anche oggi purtroppo la partita è stata a sei giocatori a causa di un franco tiratore, abbiamo scelto di adottare la variante dell'Italia neutrale come la volta precedente per non sconvolgere troppo gli altri.
Gli ordini ora vengono letti da un solo giocatore ad eccezione del proprio che viene letto un po' da chi capita.
Timer da 15 minuti e 5 minuti per ritiri, costruzioni e distruzioni.
Pesco la Francia, stipulo temporanea non belligeranza col tedesco e apro muovendo
F BRE MAO
A PAR PIC
A MAR SPA
l'Inglese, mio "alleato", apre con sorpresa, sebbene gli avessi garantito il Belgio (motivo per altro del mio spostamento in PIC), apre con:
F LON H
A LIV WAL
F EDI NS
Decido di occupare il belgio, il portogallo e la spagna in autunno.
Nuove considerazioni:
Qualcuno finalmente ha iniziato a sciogliersi un po'! L'Inghilterra sebbene con un po' di errori tattici ha giocato una partita piuttosto indipendente voltando le spalle a me (Francia) e al tedesco in base ai propri scopi: una specie di scheggia impazzita.
Il Russo (Il francese delle due puntate precedenti) con fiducia totale del tedesco, il suo migliore amico, raggiunge la linea maginot per dargli man forte e occupa una buona porzione dei balcani in accordo con la turchia per sconfiggere l'Austria. Il suo intervento insieme al tradimento dell'inglese è stato cruciale per la perdita nel 1904 del Belgio.
Come francese ho tentato di garantirmi un'influenza nel mediterraneo per guadagnare qualche centro italiano senza fortuna: ho dovuto mantenere in vita l'austriaco perchè ostacolasse il russo. Il turco con una svolta a U inizia nel 1903 ad attaccare centri russi dopo aver preso il controllo del mar nero (dopo un iniziale smilitarizzazione dello stesso senza stand-off); il russo, spaventato, spezza a sorpresa la non belligeranza con l'austriaco ed inizia ad occupare i suoi centri iniziali; il turco diventa quindi chi mantiene in vita l'austriaco garantendoselo come alleato fino alla fine della partita (1907).
Morale della favola: Francia isolata ad ovest con un inglese completamente imprevedibile (sia per incapacità tattica che per pazzia), con tedeschi in veneto, piemonte e maginot. Russo che sostiene l'attacco francese sulla maginot e finisce in guerra con Turchia e Austria. Turchia e Austria che tentano di aiutarmi ostacolando il russo.
Un gran casino; tuttavia le amicizie reali, sebbene inizino a scricchiolare, sono state per l'ennesima volta il kickstarter delle alleanze.
Lunedì prossimo non giocheremo: mancano tre giocatori per altri impegni. Speriamo che la settimana di pausa porti consiglio
Risultato finale: Austria 3, Germania 4, Francia 5, Inghilterra 6, Russia 7, Turchia 8.
Orribile quote del tedesco: "io non tradisco mai le alleanze perchè non mi interessa vincere" (peccato che non ci sia l'India sennò sarebbe un ottimo Gandhi).
Anche per questa settimana è tutto!
Gli ordini ora vengono letti da un solo giocatore ad eccezione del proprio che viene letto un po' da chi capita.
Timer da 15 minuti e 5 minuti per ritiri, costruzioni e distruzioni.
Pesco la Francia, stipulo temporanea non belligeranza col tedesco e apro muovendo
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l'Inglese, mio "alleato", apre con sorpresa, sebbene gli avessi garantito il Belgio (motivo per altro del mio spostamento in PIC), apre con:
F LON H
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Decido di occupare il belgio, il portogallo e la spagna in autunno.
Nuove considerazioni:
Qualcuno finalmente ha iniziato a sciogliersi un po'! L'Inghilterra sebbene con un po' di errori tattici ha giocato una partita piuttosto indipendente voltando le spalle a me (Francia) e al tedesco in base ai propri scopi: una specie di scheggia impazzita.
Il Russo (Il francese delle due puntate precedenti) con fiducia totale del tedesco, il suo migliore amico, raggiunge la linea maginot per dargli man forte e occupa una buona porzione dei balcani in accordo con la turchia per sconfiggere l'Austria. Il suo intervento insieme al tradimento dell'inglese è stato cruciale per la perdita nel 1904 del Belgio.
Come francese ho tentato di garantirmi un'influenza nel mediterraneo per guadagnare qualche centro italiano senza fortuna: ho dovuto mantenere in vita l'austriaco perchè ostacolasse il russo. Il turco con una svolta a U inizia nel 1903 ad attaccare centri russi dopo aver preso il controllo del mar nero (dopo un iniziale smilitarizzazione dello stesso senza stand-off); il russo, spaventato, spezza a sorpresa la non belligeranza con l'austriaco ed inizia ad occupare i suoi centri iniziali; il turco diventa quindi chi mantiene in vita l'austriaco garantendoselo come alleato fino alla fine della partita (1907).
Morale della favola: Francia isolata ad ovest con un inglese completamente imprevedibile (sia per incapacità tattica che per pazzia), con tedeschi in veneto, piemonte e maginot. Russo che sostiene l'attacco francese sulla maginot e finisce in guerra con Turchia e Austria. Turchia e Austria che tentano di aiutarmi ostacolando il russo.
Un gran casino; tuttavia le amicizie reali, sebbene inizino a scricchiolare, sono state per l'ennesima volta il kickstarter delle alleanze.
Lunedì prossimo non giocheremo: mancano tre giocatori per altri impegni. Speriamo che la settimana di pausa porti consiglio
Risultato finale: Austria 3, Germania 4, Francia 5, Inghilterra 6, Russia 7, Turchia 8.
Orribile quote del tedesco: "io non tradisco mai le alleanze perchè non mi interessa vincere" (peccato che non ci sia l'India sennò sarebbe un ottimo Gandhi).
Anche per questa settimana è tutto!
- Francesco
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Re: Diplomacy live, considerazioni
Beh, dai, qualcosa si muove...
Però portare il discorso sulla faccenda delle alleanza potrebbe essere una buona idea. Se il tedesco dice che non tradisce mai le alleanze, la risposta naturale è "certo, perché ne hai già di forti e non temi il tradimento a tua volta. Con il dubbio vedresti che le cose cambiano, come succede a chi non ha il vantaggio di un alleato sicuro".
Però portare il discorso sulla faccenda delle alleanza potrebbe essere una buona idea. Se il tedesco dice che non tradisce mai le alleanze, la risposta naturale è "certo, perché ne hai già di forti e non temi il tradimento a tua volta. Con il dubbio vedresti che le cose cambiano, come succede a chi non ha il vantaggio di un alleato sicuro".
La filosofia è come la Russia: piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.
Re: Diplomacy live, considerazioni
aggiungerei anche un commento significativo uscito nella discussione post-partita:
Chiedo al tedesco perché nessuno si fida mai di me al tavolo e mi viene risposto: "perché sei un intrallazzone: parli con tutti sempre".
Chiedo al tedesco perché nessuno si fida mai di me al tavolo e mi viene risposto: "perché sei un intrallazzone: parli con tutti sempre".
- thug
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Re: Diplomacy live, considerazioni
"La domanda nasce spontanea" (cit.)
Chi gioca si diverte?
Dalla recensione di dbrn spiccano un tedesco non interessato alla vittoria , un inglese random e due gicatori in simbiosi perfetta
Dato che continuate a giocare, direi che la gente si diverte per cui con il tempo certe dinamiche spariranno lasciando il posto ad altre più malefiche
Chi gioca si diverte?
Dalla recensione di dbrn spiccano un tedesco non interessato alla vittoria , un inglese random e due gicatori in simbiosi perfetta
Dato che continuate a giocare, direi che la gente si diverte per cui con il tempo certe dinamiche spariranno lasciando il posto ad altre più malefiche
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Re: Diplomacy live, considerazioni
Beh, benvenuto nel covo degli intrallazzoni.dbrn ha scritto:sei un intrallazzone: parli con tutti sempre
Giuseppe Salerno
Re: Diplomacy live, considerazioni
non per altro... Mi stupirei se qualcuno giocasse a diplomacy senza palare con tutti...
- Francesco
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Re: Diplomacy live, considerazioni
"...è amico di Ilaria, parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è primetime, è amico di tutti. Io non sono così." [Cit.]
La filosofia è come la Russia: piena di paludi e spesso invasa dai tedeschi.
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Re: Diplomacy live, considerazioni
Non è classico, ma è diventato un classico. E' José Mourinho!Francesco Conte ha scritto:"...è amico di Ilaria, parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è primetime, è amico di tutti. Io non sono così." [Cit.]
*Un compromesso è perfetto quando tutti sono scontenti. (Aristide Briand, Presidente del Consiglio di Francia, 1915-1917)
*SI... PUÒ... FARE! (Frankenstein Junior)
*SI... PUÒ... FARE! (Frankenstein Junior)